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Arte a Milano: Van Gogh e non solo

Redazione Marco Polo

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“Van Gogh pittore colto" è il titolo della mostra che il Mudec di Milano dedica al pittore che ha rivoluzionato la cultura artistica europea del secondo Ottocento. Aperta fino al 28 gennaio 2024, la rassegna presenta un Van Gogh capace di comprendere in profondità la cultura della propria epoca e di viverla ben al di là di quello che suggeriscono i luoghi comuni sulla sua emarginazione. Milano si conferma dunque città d’arte di livello assoluto, con musei che custodiscono capolavori di ogni tempo.

Al Mudec dialogano le culture del mondo

Il Museo che ospita la mostra su Van Gogh è situato nelle fabbriche dismesse dell'ex area Ansaldo, che il comune di Milano ha acquistato negli anni Novanta per realizzarvi laboratori e spazi creativi. La collezione permanente e le esposizioni che vengono di volta in volta allestite propongono un approccio interdisciplinare alle culture del mondo attraverso l’etnografia, le arti visive e sonore, il design, il costume. Di grande interesse anche la struttura architettonica del museo, nato da un’operazione di recupero di archeologia industriale. C’è poi un’ottima notizia per chi ama l’alta cucina: del complesso fa infatti parte il ristorante di Enrico Bartolini, tre stelle Michelin nel 2023. 

La luce e le trasparenze del Mudec. Credits andersphoto / Shutterstock
La luce e le trasparenze del Mudec. Credits andersphoto / Shutterstock
Le meraviglie di Brera

Quello che un tempo era un piccolo appezzamento fuori dalle mura della città è oggi il quartiere milanese dell’arte e della cultura. Nel cuore di Brera si trova una delle più preziose collezioni d’arte d'Italia, composta per la maggior parte da opere raccolte dai francesi di Napoleone durante le campagne in Italia: nel secentesco cortile del palazzo è collocata peraltro un monumento all’imperatore scolpito da Antonio Canova. Tra gli artisti rappresentati spiccano Raffaello, Mantegna, Caravaggio, Tiepolo, Rubens, Van Dyck. A rendere straordinaria l'atmosfera del posto contribuisce la presenza degli studenti dell'Accademia ospitata nello stesso palazzo: vedrete le loro opere nella scuola d'arte situata al pianterreno.

Il cortile della Pinacoteca di Brera con il monumento a Napoleone. Credits Jan Cattaneo / Shutterstock
Il cortile della Pinacoteca di Brera con il monumento a Napoleone. Credits Jan Cattaneo / Shutterstock
L'Ambrosiana per tutti

Fu il cardinale Federico Borromeo a patrocinare il complesso dell’Ambrosiana, nel 1607 la Biblioteca, undici anni dopo la Pinacoteca, cui il prelato contribuì donando la propria collezione di dipinti, statue e disegni. Seguendo il percorso espositivo, articolato su ventiquattro sale, avrete modo di ammirare capolavori come il Musico di Leonardo, la Canestra di frutta di Caravaggio, l’Adorazione dei Magi di Tiziano, la Madonna del Padiglione di Botticelli e gli splendidi Vasi di fiori di Jan Brueghel. Nella Biblioteca è conservato il Codice Atlantico, la più vasta raccolta esistente di scritti e disegni di Leonardo da Vinci. Per aiutare i visitatori a orientarsi in questa inestimabile offerta il sito www.ambrosiana.it suggerisce itinerari su misura a seconda del tempo a disposizione: in questo modo, anche chi abbia meno di un’ora di tempo potrà vivere un’esperienza da ricordare. 

Una sala della Pinacoteca Ambrosiana. Credits marcobrivio.photography / Shutterstock
Una sala della Pinacoteca Ambrosiana. Credits marcobrivio.photography / Shutterstock
Il Castello di Milano

Il castello non è sempre stato caro ai milanesi, che anzi per secoli l’hanno identificato con la tirannide e la dominazione straniera. Solo dopo l’Unità d’Italia  il poderoso complesso è diventato un punto di riferimento della cultura e uno dei simboli più riconoscibili della Milano italiana. Oggi mette a disposizione del pubblico dieci musei dedicati a epoche e forme d'arte differenti, dalla Pietà Rondanini di Michelangelo alle sculture in legno, dall’antichità agli strumenti musicali, dallo straordinario archivio di stampe di Achille Bertarelli alle opere della pittura lombarda esposte nella Pinacoteca. Al termine della visita potrete rilassarvi nei 47 ettari del Parco Sempione adiacente al castello, realizzato nel tardo Ottocento per legare simbolicamente la Milano sforzesca con quella napoleonica.

Il Castello e il parco. Credits Hunterframe / Shutterstock
Il Castello e il parco. Credits Hunterframe / Shutterstock
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