Idee di viaggio

Pesaro: un giro in centro. Che cosa vedere nella Capitale della Cultura 2024

Valentina Pierucci

Valentina Pierucci

Caratterizzata da lunghi tratti di litorale sabbioso a cui si accostano due verdi promontori a picco sul mare, il Colle Ardizio e il Monte San Bartolo, Pesaro è un centro vivace. Fondata dai Romani, mantiene ancora oggi la tipica struttura a croce suddivisa fra Cardo e Decumano, intorno alla quale si sviluppa un bellissimo centro storico che merita di essere scoperto con lentezza, un passo alla volta. In un solo  giorno Pesaro sa conquistare il cuore dei visitatori grazie al suo mix di arte e natura, mare e collina, antichità e contemporaneità. Ecco alcune tappe che consiglio di fare in una giornata, in attesa di grandi eventi come il celebre “Rossini Opera Festival”, che in agosto richiama appassionati di musica da tutto il mondo, e respirando già l'aria frizzante portata dal titolo di Capitale della Cultura italiana 2024.

La Fontana di Piazza del Popolo. Credits Valentina Pierucci
La Fontana di Piazza del Popolo. Credits Valentina Pierucci
Piazza del Popolo: storia di un'antica fontana

Questa piazza è oggi il centro nevralgico della città, centralizza lo spazio cittadino e continua ad essere punto di riferimento per i pesaresi. Venne costruita tra il 1588 e il 1593 in seguito all'ampliamento voluto da Guidubaldo II Della Rovere di piazza del Popolo. Negli anni 1684-'85 la fontana subisce un radicale rifacimento ad opera dello scultore Lorenzo Ottoni; il gran numero di getti d'acqua rispondeva non solo ad una finalità estetica, ma soprattutto ad uno scopo pratico per la popolazione, tra cui era molto radicato l'uso di portare animali ad abbeverarsi e di condurvi carri per lavarli. Distrutta nel 1944 durante la guerra, la fontana viene ricostruita fedelmente nel 1960, secondo il modello dell'Ottoni.

Sulla Piazza si affaccia il bellissimo Palazzo Ducale di epoca rinascimentale, oggi sede della Prefettura. Si tratta del più importante edificio rinascimentale della città. Residenza, prima dei Malatesta e degli Sforza (la facciata si deve ad Alessandro Sforza nel XV secolo) poi dei Della Rovere, duchi di Urbino e Pesaro tra il 1523 circa e il 1621, cui si deve la ristrutturazione e l’ampliamento dell’edificio fino alle attuali dimensioni. Si possono ammirare gli appartamenti dei duchi, il Salone Metaurense, i Saloni di rappresentanza e le corti: il Cortile d’onore, il Cortile della caccia, il Giardino segreto con la Loggia del Genga. Si affacciano sulla piazza il Palazzo Ducale, il Palazzo Baviera o Municipale e la Piaggeria.

Il Palazzo Ducale venne fatto costruire in origine dai Malatesta e poi rifatto dagli Sforza, in stile rinascimentale. Le sale più famose sono l’enorme Salone Metaurense dove si tennero le nozze nel 1475 di Camilla D’Aragona e Costanzo Sforza e la sala da bagno di Lucrezia Borgia decorata con raffinati stucchi ed esili grottesche. Oggi sede della Prefettura.

Palazzo Baviera e Palazzo Paggeria vennero costruiti nel 1564, nel primo sono di rilievo architettonico le arcate inferiori con pilastri in bugnato simile a Palazzo Ducale, il secondo era adibito a dépendance della corte.

La Rocca Costanza. Credits Valentina Pierucci
La Rocca Costanza. Credits Valentina Pierucci
Rocca Costanza: da fortezza a spazio civico

Spostandosi di pochi passi dalla centralissima Piazza del popolo, non potrete fare a meno di notare un’imponente edificio in stile militare con tanto di fossato e torri: Rocca Costanza. Edificata nel 1400 su una precedente fortificazione dei Malatesta, la rocca, che inizialmente aveva lo scopo di difendere la città dalle incursioni esterne, venne trasformata in carcere dal 1864 al 1989 ed oggi vi si organizzano conferenze culturali e mostre, oltre a eventi estivi. Voluta da Costanzo Sforza, che la commissionò all'architetto Luciano Laurana, è stata poi ampliata da Cesare Borgia nel 1500.

La 'palla' di Pomodoro. Credits Valentina Pierucci
La 'palla' di Pomodoro. Credits Valentina Pierucci
Il lungomare e la “palla” di Pomodoro

Per chi viene in città è d’obbligo una sosta lungo Viale Trieste per una passeggiata al mare, nella gradevole promenade animata dai tanti locali sulla spiaggia. Nel Piazzale della Libertà si trova uno dei simboli di Pesaro: la Sfera Grande del famoso scultore Arnaldo Pomodoro, che i pesaresi chiamano affettuosamente la “Palla”. L’imponente Sfera adagiata sulla superficie dell’acqua di una fontana da cui si guarda il mare, è la fusione in bronzo realizzata nel 1998 dallo scultore Arnaldo Pomodoro sul modello in poliestere giunto a Pesaro nel 1971, ma realizzato nel 1967 per l’Expo’ di Montreal. L’opera originale si trova oggi a Roma davanti all’ingresso principale della Farnesina, sede del Ministero degli Esteri.

La Sfera Grande è oggi meta tradizionale d’incontro per chi deve vedersi al mare oppure riferimento inequivocabile ogni volta che si debbano fornire informazioni ai visitatori di passaggio in città. La Sfera Grande di Arnaldo Pomodoro, fratello maggiore di Giò Pomodoro, è un elemento di arte contemporanea molto particolare. Una struttura di 3,5 mt di diametro completamente realizzata in bronzo; è scomposta al centro e si apre in modo tale da mostrare agli osservatori i dettagli interni. Una delle caratteristiche di questa opera d’arte sta proprio nel fatto che ha una superficie liscia all’esterno ma il meccanismo interno mette in evidenza quali sono le sue peculiarità, come se ci fosse un meccanismo funzionante, un cuore vitale in questa struttura.

Il Villino Ruggeri. Credits Valentina Pierucci
Il Villino Ruggeri. Credits Valentina Pierucci
Alla scoperta del Villino Ruggeri

Affacciato sul Piazzale della Libertà si trova uno degli esempi di architettura Liberty più importanti d’Italia, il Villino Ruggeri. Venne fatto costruire tra il 1902 e il 1907 da Oreste Ruggeri, dinamico industriale farmaceutico e della ceramica. Nato a Urbino, si trasferisce a Pesaro dopo il grande successo dei suoi prodotti. Quando la famiglia Ruggeri occupa l’edificio, tutto quanto (infissi, decori e arredi delle stanze compresi maniglie, coperte dei letti e stoviglie) è rigorosamente Liberty.

Il villino sorge in un ampio giardino che prima della guerra era arricchito da aiuole variopinte, una serra in vetro, un gazebo in ferro e un sedile maiolicato; oggi rimane la grande fontana circolare, decorata da grosse aragoste. Nonostante le gravissime perdite del periodo bellico, ciò che caratterizza ancora l’edificio è una ricchissima decorazione a rilievo in cemento idraulico, con soggetti marini e floreali che si ripetono su pareti, mensole e sottogronda.

Sono certa che questo edificio vi lascerà senza fiato! Pesaro vi offre la possibilità di scoprire le bellezze del suo ricco centro storico e, in pochi minuti a piedi, di raggiungere il mare. Niente male, vero?

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