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Tre itinerari a Bergen: cosa vedere e dove mangiare

Silvia Demick

Silvia Demick

Lungo la costa sudoccidentale norvegese, Bergen è la seconda città più grande della Norvegia dopo Oslo. A differenza della capitale, è un centro tranquillo ma non per questo meno ricco di cose da vedere e da fare. Andiamo a dare un’occhiata?

Dal Bryggen al Fisketorget 

Con un paio di giorni a disposizione, è possibile riuscire a conoscere questa città dove si respira contemporaneamente aria di montagna e profumo di salsedine. Ecco qualche consiglio per scoprire Bergen attraverso tre itinerari.

Il primo itinerario parte dal quartiere anseatico, il Bryggen, con i suoi edifici di legno a due piani dipinti a colori vivaci. Oggi patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, un tempo ospitava i magazzini dei mercanti della Lega Anseatica, che tra queste strade sul porto avevano il loro quartier generale. Le case del Bryggen sono un susseguirsi di negozi di artigianato locale, souvenir e locali: è molto turistico, ma non si può andare a Bergen senza aver fatto tappa al Bryggen.

Dal quartiere anseatico ci si sposta verso la piazza del porto. Qui si trova il Fisketorget, il mercato del pesce. È passato qualche anno da quando i pescatori allestivano sulla piazza i banchi per la vendita del pescato: ora ci sono soprattutto stand con pesce fresco e piatti pronti da consumare. Non ha conservato quasi nulla del fascino rustico del mercato di un tempo, ma il cibo è di ottima qualità. Con l’equivalente di una trentina di euro si possono ordinare due birre locali e tre panini con varie farciture (le mie preferite: polpa di granchio, gamberi di fiume e salmone affumicato).

Bergen, farciture squisite © Silvia Demick
Bergen, farciture squisite © Silvia Demick
La salita al Monte Fløyen e la discesa verso la città

Dal centro di Bergen parte la Fløibanen, la funicolare che in pochi minuti porta in cima al Fløyen, uno dei sette monti che circondano la città. Un consiglio: andate alla stazione prima delle dieci del mattino, in modo da evitare lunghe code per acquistare i biglietti e per salire sul trenino che si arrampica sul fianco della montagna. In cima al Fløyen si gode di una vista stupenda sulla città: anche in questo caso, arrivando presto sarà più facile scattare qualche fotografia in tranquillità.

All’arrivo della funicolare c’è una caffetteria per chi volesse fare una tappa veloce, altrimenti si può partire per una piacevole passeggiata fino al lago Skomakerdiket: da qui  in tre chilometri si arriva in centro. Oltre a risparmiare sul biglietto del ritorno, il sentiero che porta in città passa attraverso alcune zone meno note con casette di legno, strade lastricate e giardini con vista sul fiordo.

Al termine della passeggiata, una pausa al Kaffemisjonen, un bar con vista su una tranquilla piazza. Ottimo per un caffè o una cioccolata calda, insieme a una fetta di torta o a un croissant salato.

Bergen, penisola di Nordnes © Silvia Demick
Bergen, penisola di Nordnes © Silvia Demick
Dalla penisola di Nordnes a Festplassen via Nygård

Se siete alla ricerca di altri quartieri tranquilli e silenziosi con casette di legno in toni pastello, allora dovete dedicare una mezz’ora abbondante alla penisola di Nordnes, partendo dall’Acquario di Bergen. Il punto ideale di arrivo è Nygård, il quartiere universitario dove, tra le altre cose, si trovano il Museo Marittimo e il Museo di Storia Naturale. Si tratta di una zona poco trafficata e poco turistica, dalla quale si può comodamente raggiungere la Festplassen, in pieno centro. Qui, intorno al laghetto al centro della piazza, si riversano ogni anno gli abitanti della città per la Festa della Costituzione che si celebra il 17 maggio. Lungo la Festplassen si trovano le quattro sedi del Kode, uno tra i più vasti musei di arte e design del Nord Europa. 

Se nel frattempo si è fatta l’ora di cena, Marg & Bein è il posto ideale: un locale non troppo grande, con ampie vetrate su una strada poco frequentata non lontana dall’università. Cucina nordica con prodotti locali, principalmente pesce, ma anche formaggi del vicino Sognefjord e carne di agnello. E poi diverse birre, tutte di produzione artigianale.

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