Barcellona, 5 curiosità che ti colpiranno
Per chi ci va per la prima volta o per chi la conosce come le proprie tasche, Barcellona nasconde tra le sue strade e opere, curiosità che mai avremmo pensato. Da oggi avrete cinque ragioni in più per far la valigia e partire!
Quando ho scoperto che sotto Barcellona esiste un mondo sotterraneo, ne sono rimasta affascinata. Se anche voi, come me, amate gli edifici abbandonati e pieni di mistero, non potete perdervi tutto quello che si trova sotto i vostri passi mentre camminate per la città: labirinti, grotte, tunnel medioevali, rifugi di guerra e stazioni fantasma (ben 12 ) che nascondono un’infinità di storie… da brividi!
Uno dei rifugi antiaerei superstiti, visitabili e imperdibili è il Refugi 307. Il suo ingresso lo potete trovare a Nou de la Rambla ed è costituito da quattrocento metri di gallerie. Un memoriale della lotta alla sopravvivenza durante la guerra.
Sede del FC Barcelona (o il grande Barça), lo stadio Camp Nou è il più grande costruito in Europa e udite udite, il terzo più grande al mondo. Si può ovviamente visitare anche al di fuori delle giornate di partite ed è un’esperienza imperdibile per gli amanti del genere. Lo stadio può contenere circa centomila persone durante una partita di calcio, vi immaginate cosa può essere? Inoltre, è possibile vedere anche il museo Fc Barcelona, nemmeno a dirlo uno dei più visitati della città.
Sembra impossibile immaginarlo, ma Barcellona fino al 1992 non aveva spiagge in cui prendere il sole, fare jogging o semplicemente passeggiare ascoltando le onde del mare. Al loro posto c’erano grandi fabbriche, che sono rimaste fino al momento in cui la città è stata scelta per ospitare i Giochi Olimpici ed è quindi stato deciso di traslocare le industrie in un luogo diverso dal lungomare. Ora questo spazio urbano tutto trasformato ci piace molto tra ristoranti, bar e attività da fare tra la brezza marina.
Gaudì subentrò ai lavori della grande chiesa un anno dopo che fu posata la prima pietra dall’architetto Francisco de Paula del Villar. Gaudì dedicò a questa opera più di quarantatré anni. Dal 1914 fino alla fine dei suoi giorni consacrò la sua vita lavorativa esclusivamente a lei, senza però riuscire a finirla.
Dopo la sua morte i lavori proseguirono a rilento: benché finanziati con le donazioni, furono spesso interrotti anche a causa della guerra, durante la quale una parte della cripta andò bruciata.
Dopo la sua morte i lavori proseguirono a rilento: benché finanziati con le donazioni, furono spesso interrotti anche a causa della guerra, durante la quale una parte della cripta andò bruciata.
Se non avete ancora letto L’Ombra del Vento di Zafón vi invito a farlo prima di intraprendere il vostro viaggio a Barcellona. Troverete tanti spunti, reali e non, per visitare una città tra le pagine di un libro.
Plaça Reial è la bellissima piazza con le palme ed è il posto dove Daniel va a leggere i libri a Clara, la meravigliosa nipote di Don Gustavo Barcelò. Daniel descrive l’appartamento di Clara come un “susseguirsi di corridoi, saloni e verande”. Sempre Daniel, in questa piazza incontra Fermin Romero de Torres, il mendicante, straordinario e anticonformista, che diventerà oltre che aiutante della libreria Sempere, anche suo caro amico.