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Barcellona, 5 curiosità che ti colpiranno

Cristina Rampado

Cristina Rampado

Barcellona, un bel colpo d’occho. Credits Marchello74 / Shutterstock
Barcellona, un bel colpo d’occho. Credits Marchello74 / Shutterstock

Per chi ci va per la prima volta o per chi la conosce come le proprie tasche, Barcellona nasconde tra le sue strade e opere, curiosità che mai avremmo pensato. Da oggi avrete cinque ragioni in più per far la valigia e partire!

Un mondo sotterraneo da scoprire

Quando ho scoperto che sotto Barcellona esiste un mondo sotterraneo, ne sono rimasta affascinata. Se anche voi, come me, amate gli edifici abbandonati e pieni di mistero, non potete perdervi tutto quello che si trova sotto i vostri passi mentre camminate per la città: labirinti, grotte, tunnel medioevali, rifugi di guerra e stazioni fantasma (ben 12 ) che nascondono un’infinità di storie… da brividi!

Uno dei rifugi antiaerei superstiti, visitabili e imperdibili è il Refugi 307. Il suo ingresso lo potete trovare a Nou de la Rambla ed è costituito da quattrocento metri di gallerie. Un memoriale della lotta alla sopravvivenza durante la guerra.

Barcellona, il Camp Nou. Credits lestertair / Shutterstock
Barcellona, il Camp Nou. Credits lestertair / Shutterstock
Il Camp Nou, lo stadio più grande d'Europa

Sede del FC Barcelona (o il grande Barça), lo stadio Camp Nou è il più grande costruito in Europa e udite udite, il terzo più grande al mondo. Si può ovviamente visitare anche al di fuori delle giornate di partite ed è un’esperienza imperdibile per gli amanti del genere. Lo stadio può contenere circa centomila persone durante una partita di calcio, vi immaginate cosa può essere? Inoltre, è possibile vedere anche il museo Fc Barcelona, nemmeno a dirlo uno dei più visitati della città.

Barcellona, Fronte del porto
Barcellona, Fronte del porto. Credits BearFotos / Shutterstock
Barcellona ha spiagge solo dal 1992

Sembra impossibile immaginarlo, ma Barcellona fino al 1992 non aveva spiagge in cui prendere il sole, fare jogging o semplicemente passeggiare ascoltando le onde del mare. Al loro posto c’erano grandi fabbriche, che sono rimaste fino al momento in cui la città è stata scelta per ospitare i Giochi Olimpici ed è quindi stato deciso di traslocare le industrie in un luogo diverso dal lungomare. Ora questo spazio urbano tutto trasformato ci piace molto tra ristoranti, bar e attività da fare tra la brezza marina.

La Sagrada Familia ha 137 anni e non è ancora stata completata

Gaudì subentrò ai lavori della grande chiesa un anno dopo che fu posata la prima pietra dall’architetto Francisco de Paula del Villar. Gaudì dedicò a questa opera più di quarantatré anni. Dal 1914 fino alla fine dei suoi giorni consacrò la sua vita lavorativa esclusivamente a lei, senza però riuscire a finirla.

Dopo la sua morte i lavori proseguirono a rilento: benché finanziati con le donazioni, furono spesso interrotti anche a causa della guerra, durante la quale una parte della cripta andò bruciata.

Dopo la sua morte i lavori proseguirono a rilento: benché finanziati con le donazioni, furono spesso interrotti anche a causa della guerra, durante la quale una parte della cripta andò bruciata.

Plaça Reial de L’Ombra del Vento

Se non avete ancora letto L’Ombra del Vento di Zafón vi invito a farlo prima di intraprendere il vostro viaggio a Barcellona. Troverete tanti spunti, reali e non, per visitare una città tra le pagine di un libro.

Plaça Reial è la bellissima piazza con le palme ed è il posto dove Daniel va a leggere i libri a Clara, la meravigliosa nipote di Don Gustavo Barcelò. Daniel descrive l’appartamento di Clara come un “susseguirsi di corridoi, saloni e verande”.  Sempre Daniel, in questa piazza incontra Fermin Romero de Torres, il mendicante, straordinario e anticonformista, che diventerà oltre che aiutante della libreria Sempere, anche suo caro amico.

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