Il viaggio è donna: 10 esperienze sulle orme di viaggiatrici che hanno fatto la Storia
Donne dalle storie tormentate, donne in anticipo sulla loro epoca, donne creative e tenaci. Donne che hanno saputo fare breccia nei cuori della gente ed essere, così, ricordate per sempre. Partiamo per un viaggio alla scoperta delle loro storie!
Tra le perle del Mar Egeo c’è Lesbo, isola ancora non troppo battuta, patria dell’ouzo, ricoperta di ulivi e abitata da bellissimi ed eleganti fenicotteri rosa.
Tra spiagge chilometriche, villaggi senza tempo, una foresta pietrificata che racconta una storia accaduta milioni di anni fa, a Lesbo gli abitanti non hanno mai abbandonato lo stile di vita tradizionale della Grecia. Qui si seguono ritmi lenti, si sorseggia il distillato all’anice assaporando pesce fresco e si guarda il cielo stellato ricordando i versi di poesie antiche.
Su quest’isola nacque Saffo, poetessa leggendaria che dedicò la sua vita ai versi e fondò un tìaso dedicato al culto della dea dell’amore, Afrodite. Qui le giovani ragazze dell’isola venivano istruite alla delicatezza, alla grazia, all’arte della seduzione e al canto. A Ereso, luogo di nascita della poetessa e villaggio ancora autentico, troverete un’atmosfera fuori dal tempo dove rilassarvi davanti a un tramonto e immergervi in un sogno.
Cleopatra, donna indimenticabile, epica regina, amante desiderata da re e condottieri. Cleopatra figura mitica capace di affascinare dopo più di 2.000 anni. La sua vita è stata raccontata in testi antichi, pièce teatrali, romanzi storici e pellicole del grande schermo. Ancora oggi il suo nome suscita ammirazione.
Cleopatra parlava sette lingue, conosceva l’arte della diplomazia e quella della seduzione: fu l’ultima sovrana di una dinastia che regnò in Egitto per quasi 300 anni e fu in grado di piegare ai suoi voleri gli uomini più influenti di quell’epoca.
Nell’Egitto della dinastia Tolemaide, a cui Cleopatra appartenne, i costumi ellenici si incrociarono con quelli egiziani, le statue trovarono un’espressione del volto più vicina alla realtà, venne eretta la grande Biblioteca di Alessandria e fu fondata Tolemaide di Tebaide, una delle nuove capitali del Regno.
Tra le sale del Museo del Cairo oggi si può ripercorrere l’antica storia di un Paese che è ancora capace di portare con sé fascinazioni uniche. Nonostante la vita e la morte di Cleopatra siano, in parte, ancora un mistero, un viaggio in Egitto vi farà sognare.
Lucrezia Borgia fu una delle donne più famose (e chiacchierate) del Rinascimento. Una femme fatale, una figura complessa, il cui nome evoca ancora oggi intrighi, omicidi e passioni (lecite e non). Figlia illegittima di Papa Alessandro VI, Lucrezia andò in sposa tre volte e diede alla luce almeno otto figli.
Nella sua vita amori segreti e complotti erano all’ordine del giorno, ma arrivata a Ferrara Lucrezia trovò un po’ di serenità: qui seppe farsi amare dalla corte e dal popolo. Si dedicò all’arte e alla cultura, conobbe alcuni degli artisti più famosi dell’epoca e trovò anche il tempo di dedicarsi alla preghiera.
Una storia affascinante, quella di Lucrezia Borgia, che può essere in parte ripercorsa attraverso un itinerario per Ferrara: dal Castello degli Estensi, dove visse insieme ad Alfonso I d’Este, a Casa Romei, dove si ritirava in preghiera, fino al Palazzo Schifanoia dove è raffigurato l’unico ritratto attendibile della Duchessa.
Arrivata a Londra alla corte di Caterina d’Aragona ed Enrico VIII, con la sua bellezza Anna ammaliò così tanto il re che questi decise di divorziare dalla regina spagnola adducendo come motivazione l’incapacità di quest’ultima di dargli un erede maschio. La sua decisione non solo causò lo scisma anglicano e la separazione dalla Chiesa Cattolica di Roma, ma provocò una serie di conflitti che portarono, infine, alla decapitazione della stessa Anna Bolena.
Anna diede alla luce la futura Elisabetta I e non l’erede maschio desiderato da Enrico. Nel 1536, Anna fu indagata per alto tradimento e con lei alcuni suoi presunti amanti. Tutti furono giustiziati. Un viaggio sulle tracce di questa triste storia deve includere una visita al Leeds Castle, nel Kent, il luogo che vide crescere la passione tra Anna Bolena e il re. Ovviamente se vi troverete a nella capitale, dovrete visitare la Torre di Londra, il luogo in cui la regina fu imprigionata e poi giustiziata.
La Reggia di Versailles è sinonimo di splendore, sfarzo e lusso. Quando si pensa alle sue sontuose stanze o agli enormi giardini salta subito alla mente il nome del Re Sole, che qui si trasferì con la sua corte. Ma non fu solo Luigi XIV a vivere qui: dopo di lui fu la volta di Luigi XV e Luigi XVI, marito della celebre regina Maria Antonietta d’Asburgo Lorena.
Data in moglie a soli 14 anni per ragioni politiche, Marie Antoinette fu odiata dal popolo francese, che la ribattezzò spregevolmente l’Austriaca. Marie fu considerata senza cuore, frivola, dedita all’ostentazione e allo spreco. Il suo destino inevitabile fu la ghigliottina: il 16 ottobre 1793 Maria Antonietta venne decapitata in Place de la Concorde (l’allora Place de la Révolution). Oggi a due chilometri dalla celebre Reggia di Versailles è possibile visitare L’Hameau de Marie Antoinette, un piccolo borgo fatto edificare dalla regina per sfuggire ai vincoli della corte.
Mary Shelley non fu una donna qualunque. Non pensò a sposarsi, a essere una buona moglie e una buona madre, come prescritto dal suo Secolo, ma a scrivere libri e… ad innamorarsi di un uomo già sposato. La sua opera più celebre è Frankenstein o il moderno Prometeo, un libro così cupo che scandalizzò la critica e i lettori dell’epoca. Figuratevi quando si scoprì che l’autore era una donna!
Mary Shelley nacque a Londra come Mary Wollstonecraft Godwin, ma nel 1816 prese il cognome del marito, Percy Bysshe Shelley. Quell’estate Mary e Percy decisero di trascorrere un periodo di villeggiatura a Ginevra con Lord Byron, John William Polidori (il creatore di un altro ‘mostro’, il Vampiro) e Claire Clairmont. Proprio durante una serata in compagnia nacque l’idea di Frankenstein.
Nel salotto di Villa Diodati, a Cologny, una cittadina vicino Ginevra, fu ideata una storia che parla di paura, sviluppo tecnologico, solitudine e dolore, ma soprattutto capace di raccontare come l’uomo sia sempre terrorizzato dal diverso. Purtroppo gli interni della villa non sono visitabili, ma ci si può fermare a pochi passi per godere di un magnifico panorama sul lago. In Boulevard Georges-Favon, nel cuore di Ginevra, invece, potrete trovare una statua raffigurante il celebre mostro!
Vi immaginate nell’Ottocento una donna che decide di fare il giro del mondo?! Sembra impossibile, ma Ida Laura Pfeiffer ne fu capace! All’età di 44 anni, dopo una vita difficile e un matrimonio triste, la donna viennese partì, da sola, verso la Palestina. Seguirono altri viaggi, fino alla grande impresa del 1846: il giro del mondo!
Ida si imbarcò per Rio de Janeiro, da lì proseguì in direzione Cile, Tahiti, Hong Kong, India, Persia, Armenia e Georgia. Un viaggio che durò per ben due anni.
Si sa, il viaggio è un vizio, più ne fai, più ne vuoi… E così nel 1851, all’età di 54 anni, Ida ripartì per un secondo giro del mondo. Raggiunse Singapore, Giava e Sumatra, il luogo in cui entrò in contatto con i Batak, una popolazione che aveva la fama di praticare il cannibalismo. Continuò a viaggiare e arrivò in California, poi in Ecuador e in Perù. La sua esperienza di vita per molti è ancora fonte di ispirazione!
Di solito Venezia evoca i dipinti del Canaletto, il Ponte di Rialto e le opere del Bellini, ma la città lagunare è anche arte contemporanea. Una prova per tutte: nel 1948 Peggy Guggenheim venne invitata a esporre la sua collezione in occasione della Biennale , all’interno del Padiglione della Grecia. Proprio in quell’anno, la collezionista americana decise di acquistare Palazzo Venier dei Leoni, un edificio mai completato che divenne il luogo in cui si stabilirà per 30 anni insieme alla sua collezione.
Oggi visitare la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia significa fare un’immersione nell’arte d’avanguardia, ma anche scoprire la storia di una donna che è stata in grado di influenzare il panorama artistico contemporaneo.
Peggy Guggenheim fu una personalità leggendaria, un’appassionata d’arte e un’abile collezionista. Se oggi riconosciamo la grandezza di personalità come Jackson Pollock, è anche merito suo.
Se amate la moda, a Parigi non dovrete certamente perdere il Musée Galliéra, che ripercorre la storia del costume dagli albori ad oggi, ma c’è anche un altro luogo che vi consiglio. È l’Atelier Chanel, al 31 di rue Cambon: non è visitabile all’interno, ma è una meta di pellegrinaggio per chi ammira la figura di Coco Chanel.
Che dire di Coco, che non sia già stato detto? Non fu solo un’icona di stile, ma una mente geniale capace di rivoluzionare per sempre la storia della moda. Gonna, pullover e cardigan dai colori sobri e semplici come il nero, il grigio il blu e il bianco sono il tratto distintivo di una stilista intramontabile. Il suo primo profumo, lo Chanel n°5, è ancora oggi una delle fragranze più apprezzate e vendute al mondo.
Al di là degli scandali, del gossip, del suo carisma e della fine tragica – o forse proprio per questo – ancora oggi Lady D è amata dal suo popolo e dai turisti che ogni anno vengono in visita nel Regno Unito e desiderano ritrovare alcuni dei luoghi che le sono appartenuti.
A Londra oggi sono tantissimi gli itinerari sulle orme della “principessa triste” ed esiste un cammino lungo circa 7 miglia che conduce alla scoperta dei luoghi più significativi legati a Diana Spencer: è il The Diana Princess of Wales Memorial Walk. Tra le tappe da non perdere ci sono Kensington Palace, luogo in cui la principessa visse per circa 15 anni, il Memoriale ufficiale a Hyde Park e la St. Paul’s Cathedral, la Cattedrale dove Carlo e Diana si sposarono, il 29 luglio 1981.