Londra: la top 10 dei miti pop
Buona parte del fascino di Londra è dovuto ai suoi miti pop. Da James Bond ai Fish&Chips, andiamoli a cercare, quartiere per quartiere!
Con il suo eterno sigaro e soprattutto con la sua volontà ad andare avanti a tutti i costi, Winston Churchill è ancora un riferimento per molti inglesi. Visitate il bunker sotterraneo da cui contribuì a difendere le Isole Britanniche con le unghie e con i denti.
Chi non ha visto almeno una delle ‘puntate’ della saga di James Bond? Vi consigliamo di rispolverare Il mondo non basta (1999), che inizia con un inseguimento in motoscafi davanti a questo palazzo, che è la sede dell’MI6, l’agenzia per lo spionaggio estero di Sua Maestà. L’edificio è così strano da essere soprannominato Legoland. Se vi venisse voglia di smontarlo, vi capiremo.
Non impazzite a cercare la casa di Sherlock Holmes al 221B di Baker Street, perché non esiste! In compenso al civico 239 c’è lo Sherlock Holmes Museum. Non perdetelo, meglio se dopo aver soggiornato allo Sherlock Holmes Hotel, che si trova al n. 108.
Godetevi il trenino Kew Explorer che attraversa questi immensi giardini Patrimonio UNESCO e poi sedetevi alle Tea Rooms per bere il tè in tazze di porcellana e gustare irresistibili cheesecake Maid-of-Honour preparati secondo una ricetta segreta!
Premiato con una stella Michelin e diretto da Sua Golosità Gordon Ramsay, il Petrus promette meraviglie, e le mantiene! Se potete permettervelo prenotate un posto allo Chef’s Table, in cucina, oppure accontentatevi dei menu a partire da 30 sterline (a pranzo).
Gli originali Fish&Chips, semplici, saporiti e gustosi, vanno provati da Poppies (Hanbury St. 6-8), nel sempre più alla moda quartiere di Spitalfields. Una nota green: il pesce arriva dal Billingsgate Market, seguendo metodi di pesca rispettosi dell’ambiente.
I manti erbosi dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club (questo è il sontuoso nome completo di Wimbledon) sono da sempre nel cuore degli inglesi – e più che mai dal 2013, dopo la vittoria del campione locale Andy Murray. Uno dei grandi miti legati a questo posto, però, fu la celebre partita in cui John McEnroe apostrofò il giudice di sedia urlandogli ‘You cannot be serious!’. Una rivoluzione nel tennis: da quel momento il rock era sceso in campo!
Non stupitevi se torna due volte in questa top! Il tè è un culto a Londra e questa boutique dagli interni in legno lo serve come vuole la tradizione, senza tentennamenti da oltre 300 anni. C’è anche un piccolo museo, con degustazione inclusa nella visita.
Fate un salto al Victoria Palace Theatre per il musical Billy Elliot, tratto dal romanzo di Melvin Burgess e ispirato a uno degli episodi più duri della storia inglese, lo Sciopero dei minatori del marzo 1984, scatenato dalla decisione del governo Thatcher di chiudere la miniera di carbone di Cortonwood, nello Yorkshire. Avete già visto il film? Beh, un motivo in più per non mancare!
Un meraviglioso tuffo nel passato, poco importa se il teatro originario, quello che ha visto sulla scena nientemeno che William Shakespeare, è stato demolito già nel Seicento! Questo luogo straordinario è risorto dalle ceneri del passato negli anni ’90 e vi regala l’esperienza più vicina a quella del teatro elisabettiano che possiate immaginare.