Margherita di Savoia: tesori della Puglia imperiale
All’inizio potreste pensare che si tratti ‘soltanto’ di una splendida località di mare, con spiagge caraibiche e una vocazione estiva per il divertimento. In realtà il territorio di questo comune della provincia di Barletta-Andria-Trani possiede notevoli elementi di personalità, in grado di rendere unica la visita, anche in inverno.
Margherita e le saline, le saline e Margherita: il legame è indissolubile. Per entrare nello spirito del luogo, per prima cosa bisogna cominciare a elidere il ‘di Savoia’, perché si tratta di un complemento ufficiale, ma pressoché assente nell’uso comune. Le persone che vivono qui, tra loro, amano chiamarsi ‘salinari’ – proprio così, gli abitanti della salina. E amano sentirsi parte della cosiddetta Puglia Imperiale, un territorio fortemente legato alla presenza di Federico II, l’imperatore svevo che fu ben consapevole dell’importanza delle saline.
Quella che oggi è una Riserva naturale era già nota nel terzo secolo d.C. ed è stata utilizzata per estrarre il preziosissimo sale per tutto il Medioevo. Quando divennero padroni del territorio, anche i Borboni si occuparono delle saline e incaricarono il grande architetto Vanvitelli – quello della Reggia di Caserta – di progettare un sistema di dighe e chiuse tuttora funzionante. Ancora perfettamente attiva, la salina di Margherita è la più grande d’Europa e si presta a escursioni infinite nel territorio. Venti km di lunghezza, cinque di larghezza, il Monte Vulture ben visibile sullo sfondo, e Castel del Monte riconoscibile di lontano ad un occhio esperto: venire qui è un’esperienza di godimento puro anche a dicembre. E poi vi aspetta l’incontro con gli elegantissimi uccelli che diventeranno i protagonisti di tante vostre fotografie e riprese…
A partire dagli anni ’90 lo svernamento dei fenicotteri nelle saline di Margherita è diventato più frequente e oggi gli esemplari che vivono e nidificano qui non si contano. Per capire le ragioni della loro bellezza bisogna sapere che buona parte del merito, almeno per quanto riguarda il colore, è dei carotenoidi contenuti nel piccolo gamberetto rosa Artemia salina, di cui i fenicotteri si nutrono. La bellezza di questi uccelli, quindi, è dovuta all’alimentazione: alla nascita sono perfettamente grigi e con il tempo, assumendo sempre più carotenoidi, il loro piumaggio si accende di rosa.
Maestosi signori delle saline, i fenicotteri sono animali piuttosto schivi, quindi non pensate di poterli avvicinare come i colombi di piazza del Duomo a Milano. Per osservarli e godere al meglio della loro compagnia servono binocoli, teleobiettivi e, aspetto non secondario, buone scarpe per camminare sugli argini delle saline in cerca dell’avvistamento migliore. L’occasione da non perdere per passare un po’ di tempo in loro compagnia è partecipare ai Feni Day. Di che si tratta? Sono giornate dedicate al censimento di questi animali e quest’anno Margherita ha ospitato l’evento con tutti i crismi dell’ufficialità. Per sapere di più e per organizzare al meglio la vostra vacanza, fate riferimento alla Pro Logo Margherita di Savoia e al suo dinamico e ospitale presidente Gaetano Dipace.
Tra il mare e le saline, protetti da argini che impediscono all’Adriatico di strappare la terra ai contadini, i campi intorno a Margherita generano cose buonissime. La regina incontrastata della tavola è la cipolla IGP. Succulenta, delicata, insolitamente amica della convivialità, questa bulbosa bianca si presta a infinite ricette e variazioni sul tema. In agrodolce, come ingrediente di frittate e torte salate, ripiena – qui a Margherita scoprirete quante cose si possono fare con una cipolla. Il consiglio è: compratene un po’ da portare a casa, ma soprattutto assaggiatela nelle ricette dei grandi ristoranti locali. Il risotto dell’amore, preparato dallo chef Salvatore Riontino al ristorante Canneto Beach 2, ha una croccantezza, una fragranza e una leggerezza che innamorano… e che non minaccerà (troppo) i vostri baci.
E poi le spiagge, certo. Godetele in inverno, quando diventano il terreno ideale per fantastiche passeggiate tra vento e mare, ma non mancate al grande appuntamento con l’estate. Profonde tra i 300 e i 400 metri e disseminate di sabbia ferrosa trasportata dal fiume Ofanto direttamente dalle pendici del Monte Vulture, in Basilicata, in estate si colorano di filari di ombrelloni.
Se arrivate qua tra maggio e novembre, quando sono aperte, fate scorta di benessere alle Terme di Margherita di Savoia. Dalle terapie inalatorie alla fango-balneoterapia, avrete numerose possibilità di sperimentare gli effetti curativi dei fanghi, delle acque e, naturalmente, del sale di Margherita.