Edimburgo... e se piove?
Edimburgo è splendida, ma quando piove diventa ancora più affascinante. Anche perché, con la scusa di stare all’asciutto, si possono fare e vedere cose molto interessanti.
La John Knox House, una splendida villa costruita 500 anni fa, è senza dubbio l’edificio esteticamente più bello del Royal Mile. Fu l’abitazione di John Knox, il fondatore del Presbiterianesimo scozzese e del ricco orafo James Mossmann. Salendo una scala a chiocciola, si arriva in alcune camere dove l’atmosfera originaria sopravvive quasi intatta e in cui sembra di sentir risuonare all’improvviso le dispute tra Mossmann e Knox, oppure tra quest’ultimo e Maria Stuarda, regina di Scozia. Insomma, un luogo che incute un po’ di soggezione!
Real Mary King’s Close è il vicolo per eccellenza della città. Racchiude un pezzo di storia di Edimburgo, che oggi si trova nel sottosuolo, e lascia intravedere uno spaccato autentico del XVII secolo. Nel labirinto di vicoli che si dipana dal Royal Mile la città si sviluppò in verticale per mancanza di spazio. In questa zona si raccoglievano i liquami e le acque di scarico di Edimburgo e infuriavano le malattie, tanto che si dice che gli appestati fossero murati vivi. A Nor Loch – oggi Prices Street Gardens – potete prendere parte a un tour sotterraneo per conoscere lo spirito più autentico della capitale della Scozia.
Le superbe vetrate colorate creano dei giochi di luce tali, che la St. Giles Cathedral riesce a entusiasmare i visitatori anche nelle giornate di brutto tempo. All’interno, vi aspettano musica d’organo e visite guidate. Entrate con una certa deferenza, perché si tratta della culla del Presbiterianesimo scozzese. A voler essere precisi, non è una vera cattedrale, poiché St. Giles è stata sede del vescovato anglicano solo per due brevi periodi nel XVII secolo. Poi il centro del potere, anche religioso, si spostò nettamente su Londra.
Le opere d’arte della Scottish National Gallery vanno dal Medioevo all’Impressionismo: fanno parte della collezione dipinti di Holbein, Tiziano, Rembrandt, Gainsborough, Cézanne e Van Gogh. Ogni anno, nel mese di gennaio, vengono esposti anche i delicatissimi quadri di William Turner, che possono sopportare senza subire troppi danni solamente la luce fioca delle giornate invernali. È nata una vera e propria leggenda intorno al piccolo ritratto del 1795 intitolato Reverend Robert Walker Skating on Duddingston Loch, dipinto dal ritrattista dell’alta società di allora Henry Raeburn. Immortala Robert Walker, parroco della chiesa di Canongate e membro della rispettabile Edinburgh Skating Society, intento a pattinare sul ghiaccio, su una sola gamba e in una posa stranamente rigida, mentre indossa il cilindro e una lugubre finanziera nera. Oggi il dipinto fa l’effetto di una caricatura. Curioso, vero?