Ho la nausea! Bambini e mal d’auto, i 7 segreti per sconfiggerlo
Parliamo di uno dei disturbi più frequenti tra i piccoli viaggiatori (e non solo): il mal d’auto. I consigli per sconfiggerlo e riprendere a viaggiare sereni e spensierati.
Per molto tempo, a casa nostra, la Coca-Cola è stata solo una deliziosa bevanda gassata, la radice di zenzero un ingrediente radical chic da grattugiare su gamberi rigorosamente crudi per risultare “cool” e le nuvole solo masse di vapore acqueo condensato, ma negli ultimi anni la visione è totalmente cambiata. Ora la Coca-Cola è diventata un valido alleato, lo zenzero un economico rimedio contro la nausea e le nuvole un espediente ingegnoso per raccontare storie e in generale distrarre… di cosa sto parlando? Ovviamente del mal d’auto, un problema che “attanaglia” quasi un bambino su tre, conosciuto con il termine tecnico di cinetosi.
La cinetosi, esattamente, è la sensazione di nausea che si presenta nelle situazioni di movimento e si manifesta con sintomi diversi quali pallore, sudorazione, sonnolenza, nausea fino al vomito. Il disturbo tende a manifestarsi in condizioni di movimento passivo e può essere causato da stimoli visivi eccessivi.
Noi purtroppo conosciamo bene questo fenomeno, entrambi i miei figli ne soffrono da alcuni anni; ho letto, infatti, che la cinetosi è più acuta tra i 2 e i 12 anni. Dopo i primi episodi dei miei piccoli, appurato (con un certo sconforto) che non si trattava di fenomeni isolati ma di amara routine, ho iniziato a documentarmi, ad analizzare in quali momenti i miei figli manifestassero i sintomi e ad attrezzarmi per affrontare la situazione per uscirne a testa alta.
Ecco, quindi, i 7 segreti per affrontare (e si spera sconfiggere) il famigerato mal d’auto.
Prima di entrare in macchina è importante che vengano consumati pasti leggeri e secchi (pane, cracker, biscotti) e che i bimbi non siano a stomaco vuoto. Mio figlio, che ha l’età giusta per capire il problema, ormai ha imparato a gestirlo e, prima di intraprendere un viaggio in auto, si sforza e non si limita a un solo biscotto isolato, ma osa con due se non tre frollini.
Soprattutto per viaggi lunghi è auspicabile viaggiare di notte o la mattina presto o comunque, in generale, in corrispondenza del momento di sonno del pargolo (se i vostri bambini dormono dopo pranzo, quello è il momento migliore perché saranno a stomaco pieno e facilmente cadranno tra le braccia di Morfeo). Dormendo in auto sarà poi più facile evitare che i piccoli siano tentati da stimolazioni esterne.
È fondamentale evitare di bere latte o liquidi acidi (es. spremuta) prima di partire e in generale è raccomandabile assumere pochi liquidi (l’acqua andrebbe consumata a piccoli sorsi). Per noi la Coca-Cola in alcuni casi si è rivelata essere un espediente utile contro la nausea, anche se si tende a sconsigliare di ricorrere a bevande gassate.
Sembra che in Italia solo 1 famiglia su 5 usi i seggiolini in auto eppure, oltre che ad essere obbligatorio per una questione di sicurezza, l’uso del rialzo è di grande aiuto anche per stemperare gli effetti della cinetosi. Sedendo più in alto, per un bambino sarà più facile guardare avanti, così da essere più stabile ed evitare di vedere scorrere il paesaggio soltanto dal finestrino, aspetto che induce alla cinetosi.
Ho verificato che se un bimbo è annoiato facilmente avvertirà i primi disturbi. Se è distratto, invece, magicamente affronterà il viaggio indenne (o quasi). Ecco perché negli ultimi anni ho affinato le mie doti di animatrice, ingegnandomi in ogni modo per intrattenere i miei figli. Punto sui classici giochi che li portino a guardare fuori, come la ricerca di “n” auto colorate. Li esorto a osservare le nuvole in cerca di forme animali, evitando che focalizzino l’attenzione su dettagli all’interno dell’auto. Se posso, e se non siamo in autostrada, li invito ad aprire un po’ il finestrino.
Ai primi segnali di pallore o sudorazione è consigliabile fermarsi e fare due passi e, in generale, nei viaggi lunghi è raccomandabile fare delle soste ogni 2/3 ore. Ormai i miei figli hanno capito l’antifona e quando hanno voglia di fare una sosta, invece di limitarsi a chiederlo, puntano direttamente sulla frase ad effetto “Ho la nausea”, che puntualmente genera in me un senso di ansia e preoccupazione estrema.
È noto che lo zenzero aiuti a ridurre gli effetti della nausea ed esistono in commercio per i bambini degli integratori alimentari a base di zenzero (come Nausil) studiati proprio per ridurre gli effetti della cinetosi. Da un po’ di anni noi siamo diventati grandi consumatori di zenzero candito: ai miei bimbi piace e masticarlo li aiuta a intraprendere il viaggio con maggiore serenità.