Il peggio in Europa. 10 cose da non fare
Non si fa! Dimenticare di dire “please” a Londra è quasi un insulto. Come arrivare puntuali a un appuntamento con i portoghesi. Ecco 10 cose da non fare nelle città più belle d’Europa.
Avete presente quel talento straordinario per la forma che ha reso celebre lo stile british? Benissimo, il ‘please’ ne è la quintessenza! Nei ristoranti, negli alberghi e nei negozi terminate sempre le vostre frasi con questa formuletta magica. Dire ‘per favore’ è la norma a Londra, e vi farà sentire dei veri londoner.
La fretta non è una caratteristica universale e i danesi ne sono immuni! Se nei caffè e nei ristoranti i camerieri non arrivano subito al tavolo, mantenete la calma. Se proprio siete di corsa, ordinate al bancone e pagate subito, ma poi non prendetevela per la cattiva digestione!
I portoghesi hanno un senso della puntualità molto personale. Se siete invitati a pranzo o avete un appuntamento, non spaccate il minuto. È un atteggiamento che crea inutili situazioni di imbarazzo. Volete un consiglio? Arrivate almeno un quarto d’ora più tardi.
(Anche a Berlino) non dimenticate mai di convalidare il biglietto. I controllori della Capitale amano il loro lavoro e lo svolgono in modo serio: si muovono in borghese e sono estremamente diligenti e severi quando scoprono qualcuno sprovvisto di tagliando sulla metro o sulla S-Bahn. La multa è di €40. La cosa migliore da fare è acquistare subito un abbonamento settimanale o una WelcomeCard.
Se passeggiate sulla Rambla e qualcuno vi invita a partecipare a un gioco d’azzardo, assicurandovi che la vincita è sicura e che è il vostro giorno fortunato, non credeteci! Truffa e raggiro sono in agguato. Attenti anche agli ‘autentici spettacoli di flamenco’: sp
Ad Amsterdam è permesso molto, ma non certamente tutto. Soltanto le droghe leggere come l’hashish o la marijuana sono tollerate e anche queste possono essere vendute solo nei coffee-shop autorizzati che possiedono un’apposita licenza statale. L’acquisto e la vendita sono invece vietati per strada. Nei Paesi Bassi l’importazione e l’esportazione di sostanze oppiacee sono punite con una pena detentiva fino a 12 anni e il possesso e la vendita di una quantità di droghe leggere inferiore a 30 g con un mese di prigione!
Fate un po’ attenzione, suvvia. Evitate di far trapelare che vi piace Glasgow o i giocatori del Celtic. Le due città sono completamente diverse e i rispettivi abitanti non si vedono di buon occhio.
Non cambiate mai somme di denaro dai cambiavalute ambulanti, perché è illegale. Rischiate di essere imbrogliati se non addirittura derubati una volta che tirate fuori il portafoglio. Conviene rivolgersi alle banche o agli appositi uffici, oppure prelevare dagli sportelli automatici.
Come in Italia, in Spagna è in vigore una rigida legge antifumo. È vietato fumare in tutti i luoghi pubblici come caffè, bar, ristoranti e club. Sono state abolite anche le zone e le cabine per fumatori. Chi proprio non resiste deve uscire all’aria aperta.
Per una serata a teatro, niente minigonne, t-shirt, jeans o pantaloncini! Per gli uomini sono obbligatorie almeno la giacca e la cravatta. Anche durante la giornata ci sono alcune regole che è consigliabile seguire: per esempio è meglio evitare di stare a torso nudo o con top succinti, com’è naturale soprattutto in chiesa.