Consigli pratici

Il peggio in Europa. 10 cose da non fare

Redazione Marco Polo

Redazione Marco Polo

Non si fa! Dimenticare di dire “please” a Londra è quasi un insulto. Come arrivare puntuali a un appuntamento con i portoghesi. Ecco 10 cose da non fare nelle città più belle d’Europa.

Londra, “please, say please”

Avete presente quel talento straordinario per la forma che ha reso celebre lo stile british? Benissimo, il ‘please’ ne è la quintessenza! Nei ristoranti, negli alberghi e nei negozi terminate sempre le vostre frasi con questa formuletta magica. Dire ‘per favore’ è la norma a Londra, e vi farà sentire dei veri londoner.

Copenaghen, non siate impazienti!

La fretta non è una caratteristica universale e i danesi ne sono immuni! Se nei caffè e nei ristoranti i camerieri non arrivano subito al tavolo, mantenete la calma. Se proprio siete di corsa, ordinate al bancone e pagate subito, ma poi non prendetevela per la cattiva digestione!

Lisbona, il tram 28
Lisbona, il tram 28. Credits Rrrainbow / Shutterstock
Lisbona: il tempo è un elastico

I portoghesi hanno un senso della puntualità molto personale. Se siete invitati a pranzo o avete un appuntamento, non spaccate il minuto. È un atteggiamento che crea inutili situazioni di imbarazzo. Volete un consiglio? Arrivate almeno un quarto d’ora più tardi.

Berlino: precisione teutonica

(Anche a Berlino) non dimenticate mai di convalidare il biglietto. I controllori della Capitale amano il loro lavoro e lo svolgono in modo serio: si muovono in borghese e sono estremamente diligenti e severi quando scoprono qualcuno sprovvisto di tagliando sulla metro o sulla S-Bahn. La multa è di €40. La cosa migliore da fare è acquistare subito un abbonamento settimanale o una WelcomeCard.

Barcellona: mai fidarsi della fortuna

Se passeggiate sulla Rambla e qualcuno vi invita a partecipare a un gioco d’azzardo, assicurandovi che la vincita è sicura e che è il vostro giorno fortunato, non credeteci! Truffa e raggiro sono in agguato. Attenti anche agli ‘autentici spettacoli di flamenco’: sp

Amsterdam, minaccioso solo all'apparenza. Credits Ekaterina Kupeeva / Shutterstock
Amsterdam, minaccioso solo all'apparenza. Credits Ekaterina Kupeeva / Shutterstock
Amsterdam: non tutto è lecito

Ad Amsterdam è permesso molto, ma non certamente tutto. Soltanto le droghe leggere come l’hashish o la marijuana sono tollerate e anche queste possono essere vendute solo nei coffee-shop autorizzati che possiedono un’apposita licenza statale. L’acquisto e la vendita sono invece vietati per strada. Nei Paesi Bassi l’importazione e l’esportazione di sostanze oppiacee sono punite con una pena detentiva fino a 12 anni e il possesso e la vendita di una quantità di droghe leggere inferiore a 30 g con un mese di prigione!

Edimburgo: occhio a Glasgow

Fate un po’ attenzione, suvvia. Evitate di far trapelare che vi piace Glasgow o i giocatori del Celtic. Le due città sono completamente diverse e i rispettivi abitanti non si vedono di buon occhio.

Budapest, romantica per vocazione. Credits Mikhail Markovskiy / Shutterstock
Budapest, romantica per vocazione. Credits Mikhail Markovskiy / Shutterstock
Budapest: cambiate come si deve

Non cambiate mai somme di denaro dai cambiavalute ambulanti, perché è illegale. Rischiate di essere imbrogliati se non addirittura derubati una volta che tirate fuori il portafoglio. Conviene rivolgersi alle banche o agli appositi uffici, oppure prelevare dagli sportelli automatici.

Madrid: non fumate (troppo)

Come in Italia, in Spagna è in vigore una rigida legge antifumo. È vietato fumare in tutti i luoghi pubblici come caffè, bar, ristoranti e club. Sono state abolite anche le zone e le cabine per fumatori. Chi proprio non resiste deve uscire all’aria aperta.

Vienna, il dress code è tutto

Per una serata a teatro, niente minigonne, t-shirt, jeans o pantaloncini! Per gli uomini sono obbligatorie almeno la giacca e la cravatta. Anche durante la giornata ci sono alcune regole che è consigliabile seguire: per esempio è meglio evitare di stare a torso nudo o con top succinti, com’è naturale soprattutto in chiesa.

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