Pasqua 2022: i migliori viaggi nel Mediterraneo
State cercando spunti per vivere una grande Pasqua in viaggio? Noi adoriamo il Mediterraneo e in questo articolo vi suggeriamo 10 mete da non perdere per esplorarlo tutto, dalle colonne d'Ercole a dove sorge il sole.
La costa della Sicilia è splendida, ma è nell'entroterra che quest'isola distilla l'essenza della sua anima. A Ragusa, per esempio: questa gemma posta a monte di una profonda gola è la capitale del barocco siciliano, nonché il capoluogo della provincia più piccola e ricca della Sicilia. È composta da due nuclei cittadini: la parte moderna e la piccola Ibla, in stile barocco, tutta scalinate, viuzze e piazze irregolari. Un tempo residenza di nobili, membri del clero, artigiani e agricoltori, oggi Ibla è il luogo di ritrovo serale dei giovani. Scoprite di più in questo articolo.
Quando il vecchio proverbio dice 'Pasqua con chi vuoi', probabilmente vuole anche dire 'come vuoi', soprattutto quando si tratta di scegliere la dimensione del viaggio. Per chi vuole concedersi una pausa dalla dimensione urbana, niente di meglio che inoltrarsi nel fascinoso territorio dei giganti della Sila, dove ragnano sovrani i secolari pini neri calabri. Nel vasto acrocoro compreso dalle province di Cosenza, Crotone e Catanzaro, questa regione ha distillato un autentico elisir, capace di rubarvi per sempre il cuore. Andiamo a vedere?
Situata al fondo dell’estuario del Guadalquivir, Siviglia impressiona i visitatori con la sua maestosità. Il capoluogo dell'Andalusia si distingue per lo stile Mudéjar dell’arte e dell’architettura, lascito della civiltà musulmana che si sviluppò nella penisola iberica per otto secoli, unito alle influenze cristiane ed arabe. In questo articolo vi diciamo quali attrattive non dovete perdere, a partire da Plaza de España, un luogo davvero speciale.
Grazie all’apertura di negozietti originali, atelier, gallerie, ristoranti moderni, pub e caffetterie, quello che era un tempo un umile quartiere di artigiani è diventato molto di moda, sia di giorno che di notte. Tutto questo senza perdere gran parte del suo carattere autentico. Una sua ulteriore attrattiva? Il vivace quartiere della Ribera confina con uno dei più bei parchi della città, il Parc de la Ciutadella.
Rodi è l’isola più grande del Dodecaneso e la sua storia si perde nella notte dei tempi. Il suo nome, con tutta probabilità, deriva dal greco ῥοδον (rhodon) che altro non è che la rosa, il fiore profumato che, da tempo immemorabile, dà una forte connotazione al territorio di Rodi. Che siano state le rose o la mitica storia del Colosso di Rodi, ciò che è lampante è quanto Rodi sia sempre stata un luogo fortemente turistico, anche ai tempi in cui il turismo - così come lo conosciamo noi - è nato. Scopriamo perché?
In soli 30 minuti di aliscafo ci si lascia alle spalle la confusione di Napoli per sbarcare sulla più piccola e tranquilla delle isole dell’arcipelago, nota per i giardini di limoni e aranci che prosperano su fertili terreni lavici e sotto i riflettori quest'anno per il suo ruolo di capitale italiana delle cultura. I napoletani la adorano e la considerano un vero e proprio paradiso mediterraneo alla portata di tutti, perché facile da raggiungere e da girare, e soprattutto perché non è troppo cara. Ecco le esperienze da non perdere sull'isola.
Dubrovnik è la gemma della Croazia – una città ricca di edifici, chiese e monumenti gotici e rinascimentali. Il centro storico, fitto di case l’una vicina all’altra, si estende su una punta rocciosa che nel XV secolo fu circondata da possenti mura. Il centro è ideale per i pedoni perché sono vietate le auto. La cosa migliore è entrare dalla Porta Pile (Vrata od Pile), di fronte alla quale ferma la maggior parte degli autobus. Passate sul ponte in pietra e poi su quello levatoio in legno fino alla porta esterna, sul cui arco potrete vedere la statua di San Biagio, il vescovo armeno martire nel III secolo. Proseguite il viaggio con questo articolo.
Avignone è una città che non lascia indifferenti: si capisce subito, passando attraverso la porta di Saint-Lazare per accedere alla città fortificata. È un labirinto di vie che si incrociano in maniera irregolare tra edifici grigi, dall’aspetto cupo. Forse è proprio questo il fascino della città, la ragione per cui vi verrà voglia di visitarla: il contrasto tra la sobrietà gotico-medioevale e quell’aria un po’ decadente che a noi però piace tanto.
Con un'escursione sulle antiche Victoria Lines, le fortificazioni costruite nell'Ottocento dagli inglesi da est a ovest dell'isola, abbraccerete con lo sguardo il magnifico panorama che va da Gozo, a Nord, a Mdina, a sud. Il percorso è di immenso interesse per gli appassionati di storia militare, ma è adatto a chiunque voglia trascorrere una giornata nella natura, scattare magnifiche fotografie di paesaggio, variare un po' sulla vita della costa. Grande muraglia maltese? Un soprannome azzeccato... con un pizzico di ironia.
“Porta d’Oriente”: il soprannome di Otranto si riferisce alla posizione, nel punto più a est d’Italia, e all’aspetto, con casette bianche che sembrano uscite da una fiaba delle Mille e una notte. Nei giorni limpidi, all’orizzonte oltre l’Adriatico, si scorgono le coste dell’Albania. Il curato centro storico, il castello e la cattedrale rendono il suo richiamo per Pasqua (ma non solo) irresistibile. Vediamo meglio perché.