Gran Canaria: tour in quattro mosse
Sognate un bel viaggio a Gran Canaria e vi state chiedendo quali mete inserire nella vostra to do list? Ecco un bel po’ di idee raccolte per noi da Diana Facile, blogger di LaGlobetrotter.it, che in pochi giorni è riuscita a distillare un concentrato di esperienze sorprendente! Seguitela e mettetevi in viaggio con la nostra guida nello zaino.
Una settimana a Gran Canaria non mi è bastata a visitarla tutta, ma io sono la tipica viaggiatrice rilassata, che si prende il tempo di vivere a pieno anche i momenti più insignificanti. A volte, però, i giorni possono essere un po’ contati, e allora una buona lista delle cose da non perdere sarà di grande aiuto. Così, ecco questo mio road trip a Gran Canaria in quattro step, adatto anche a chi ama correre veloce, come in Formula Uno, ma senza perdersi i cosiddetti must! A proposito di auto: una macchina a noleggio a Gran Canaria può costare meno di una cena in una pizzeria milanese!
Partite dal sud dell’isola, la parte decisamente più turistica e gettonata. Belle spiagge, clima piacevole 365 giorni l’anno e una movida notturna piuttosto animata. Oltre a essere nota per le sue dune che non sono – come molti erroneamente credono – un prolungamento del deserto del Sahara, Maspalomas è la località in cui si concentrano i resort più esclusivi e i ristoranti più rinomati dell’isola.
Lasciatevi Maspalomas alle spalle e prendete la Ruta GC-60, superate San Bartolomé de Tirajana e guidate per un’altra ora circa fino a raggiungere il Roque Nublo, uno dei simboli di Gran Canaria. È un enorme monolito che svetta per ottanta metri sul paesaggio vulcanico dell’isola. Disponendo di un po’ di tempo in più, questa parte di Gran Canaria – che coincide grosso modo con il centro dell’isola – si presta a ottimi trekking, a piedi o in bicicletta. Siamo intorno ai 2.000 metri d’altezza per cui occhio alle temperature! Una felpina non fa certo male, anzi…
Pronti a riprendere la strada? State per entrare nell’emisfero nord di Gran Canaria. Superata Tejeda, il paesaggio cambia radicalmente e si passa dal mondo “minerale” al mondo “vegetale”. Attraverso questo scenario in mutamento fate una breve sosta a Teror, il cui aspetto non ha nulla a che vedere con il suo nome. Il villaggio è noto come “la città dei balconi”. Dalla piazza principale su cui si erge l’ottocentesca basilica Nuestra Señora del Pino parte una strada, calle Real de la Plaza, su cui si affacciano splendide dimore dall’architettura coloniale con i balconi in legno. Solitamente quasi deserto, Teror si anima la domenica mattina durante il mercato settimanale. Fateci un salto e provate alcune delle specialità locali. La cucina qui è fantastica, come racconto – tra le altre cose – nel mio blog.
Da Teror, la strada scende lentamente verso il litorale fino a raggiungere Las Palmas de Gran Canaria, capitale o capoluogo che dir si voglia – dell’isola. La prima cosa che consiglio di fare appena arrivati è visitare Vegueta, centro storico di Las Palmas. È un quartiere molto caratteristico: non perdete una passeggiata lungo i suoi vicoli ammirando la tipica architettura isolana. La giornata sarà quasi giunta al termine, ma prima di riprendere la strada per tornare a Maspalomas fatevi un giro a Las Canteras, animata sia di giorno che di notte in un susseguirsi di bar, ristoranti e pub frequentati da turisti e locali.
E soprattutto, ¡qué lo disfruten! Buon divertimento!