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Marche, per colline e montagne nella Provincia Bella

Valentina Pierucci

Valentina Pierucci

Le Marche racchiudono un patrimonio naturalistico enorme, fatto di Riserve Naturali Statali, parchi nazionali e foreste in molti dei quali si trovano aree faunistiche e floristiche protette. Nella Provincia di Pesaro e Urbino, le colline rappresentano la sinuosa linea di confine tra cielo e terra e permettono di scoprire fioriture coloratissime e profumate. Le guardano dall’alto le montagne, che orgogliose svettano su di loro. Insieme, esploreremo alcuni luoghi-simbolo della Provincia di Pesaro e Urbino, detta anche la “Provincia Bella”, per chiari motivi.

 Catria © Valentina Pierucci
Catria © Valentina Pierucci

Il mio viaggio alla scoperta delle bellezze naturalistiche del territorio parte dal Monte Catria, dove è d’obbligo respirare a pieni polmoni per godere dell’aria pura di montagna.

Posto lungo il confine tra Marche e Umbria, si trova all’interno del territorio dei comuni di Cagli, Cantiano, Frontone e Serra Sant’Abbondio e per tutti i suoi 1701 metri di altitudine offre paesaggi ed esperienze uniche, anche grazie ad un piccolo comprensorio sciistico.

In realtà ogni stagione è buona per una visita poiché questo territorio offre la possibilità di fare trekking o anche semplici passeggiate 365 giorni l’anno. La Primavera, per esempio, è tempo di fioriture ed è facile scorgere amplissime vallate in cui i prati sono costellati di fiori dalle forme e dai colori più bizzarri… un vero spettacolo per la vista! Ovviamente, vietato toccare!

Gola del Furlo © Valentina Pierucci
Gola del Furlo © Valentina Pierucci

Immancabile tappa di questo viaggio alla scoperta della natura incontaminata della Provincia di Pesaro e Urbino è la Riserva Naturale Statale Gola del Furlo, istituita nel 2001 e caratterizzata da una superficie di 3.626,94 ettari ricompresa nei comuni di Acqualagna, Cagli, Fermignano, Fossombrone, Urbino.

La fauna presenta numerose specie di interesse naturalistico: nella Riserva del Furlo si è stabilita da anni una coppia di maestose aquile reali e nelle pareti di roccia nidifica il falco pellegrino.

Tra i monti delle Cesane © Valentina Pierucci
Tra i monti delle Cesane © Valentina Pierucci

Se siete guidati nei vostri viaggi dall’amore per la natura più incontaminata, non potete non fare tappa nei Monti delle Cesane.  Qui, a circa 650 metri sul livello del mare, è racchiusa una rigogliosa foresta Demaniale Regionale di circa 1400 ettari che si estende da Fossombrone a Urbino. In passato questo territorio era sfruttato per uso agricolo o per la produzione di legname. Nel corso dei secoli l’estensione della superficie forestale si ridusse notevolmente, tanto da rendere necessario, dal 1915, un intervento di rimboschimento massiccio, effettuato, a causa delle condizioni del terreno, con specie non autoctone ma con conifere ad alta rapidità di accrescimento.

In mezzo ai rimboschimenti iniziano ad insediarsi di nuovo le specie autoctone: Leccio, Roverella, Orniello. Oggi questa porzione di territorio è tutelato da ben tre Aree Floristiche Protette istituite dalla Regione Marche. In autunno si può ammirare il foliage, uno spettacolo unico, un tripudio di foglie variopinte la cui colorazione va dal giallo intenso, all’arancio, al rosso ed ogni anno attira a sé numerosissimi fotografi.

La rete sentieristica delle Cesane è composta da numerosi sentieri di difficoltà non elevata, si va da semplici percorsi turistici con bassi dislivelli (100-150 metri), a percorsi di tipo escursionistico con maggiore pendenza (si arriva fino ai 540 metri del sentiero 137), tutti caratterizzati da un’ottima segnatura (segni su alberi e frecce direzionali con indicazioni dei tempi) che rende semplicissimo l’orientamento.

Se vi è venuta una grande voglia di andare alla scoperta delle bellezze naturalistiche delle Marche, non vi resta che partire!

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