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Marche: i migliori borghi della Provincia Bella

Valentina Pierucci

Valentina Pierucci

Una costellazione di borghi: è questa l’essenza più profonda delle Marche. Vanno visitati con lentezza, se possibile, per “assaporare” il profumo dei vicoli, delle antiche pietre, del tempo che passando ha lasciato traccia di sé.

Mercatello sul Metauro
Mercatello sul Metauro. Credits Roberto Lo Savio / Shutterstock
Mercatello e i tesori del Metauro

Il mio viaggio alla scoperta dei borghi di questo territorio parte da Mercatello sul Metauro, uno dei più antichi castelli della Massa Trabaria. Perfettamente incastonato nella rigogliosa natura dell’alta vallata del Metauro, in questo luogo magico potrete scoprire un ricco patrimonio artistico-culturale accompagnato da un forte senso di ospitalità ed accoglienza.

Tra i borghi più belli d’Italia e insignito dal 2002 della bandiera arancione, Mercatello fa respirare atmosfere antiche, raccontate dalle pietre dei vicoli ancora ben conservati, dagli antichi edifici e dalle numerose opere artistiche. Dalla bellissima Piazza Garibaldi, alla Pieve Collegiata, fino ad uno dei simboli della città, il ponte romanico con le sue caratteristiche tre arcate che sovrastano il fiume Metauro, Mercatello vi stupirà per la sua silenziosa bellezza. Nel territorio del suo comune, troverete anche Castello della Pieve, un borgo nel borgo, minuscolo ma curatissimo e noto perché qui si decise l’esilio di Dante Alighieri.

Veduta di Saltara © Valentina Pierucci
Veduta di Saltara © Valentina Pierucci
Montemaggiore, Saltara e Serrungarina: sospesi nel tempo

Se siete guidati nei vostri viaggi dalla passione per i borghi, non potete non fare tappa a Colli al Metauro. Questa fu terra della battaglia del Metauro ed oggi custodisce gelosamente tre borghi: MontemaggioreSaltara e Serrungarina, perfettamente conservati, testimonianza del tempo che passa e che conserva e preserva i ricordi.

La visita potrebbe partire da Montemaggiore al Metauro, un borgo antico, in cui i panni stesi al vento, il profumo di arrosto, le tende scostate ai lati delle finestre per fare entrare più luce, sono segni di un piccolo centro storico abitato, in cui il tempo sembra essere sospeso.

Ospitato nella ex chiesa di Santa Maria del Soccorso, si trova il Museo del Fiume che raccoglie le testimonianze del passaggio di Winston Churchill in questo territorio. Come seconda tappa del tour propongo Saltara. Forse pochi sanno che proprio qui vi è uno dei più grandi musei della scienza in Italiail Museo del Balì, un’esposizione interattiva che conta ogni anno la visita di 50.000 persone. Proseguendo la passeggiata, si giunge a Serrungarina, anche questo un borgo di piccole dimensioni delimitato da una rocca che racchiude la cisterna malatestiana e la chiesa di S. Antonio Abate con i dipinti del Guerrieri.

Mondavio: uno spettacolo di arte e natura

Altra meta obbligata per gli amanti dei borghi è Mondavio, adagiato su una collina a 280 mt sul livello del mare, con vedute che si dispiegano fra l’Adriatico e l’Appennino. Il suo splendido centro storico è uno tra i meglio conservati delle Marche. È dominato dalla Rocca Roveresca, costruita tra il 1482 e il 1492 per volontà di Giovanni della Rovere e progettata da Francesco di Giorgio Martini, inespugnabile fortezza con una fondamentale funzione difensiva di questo territorio. E se anche voi siete, come me, degli amanti dei teatri, non potrete perdervi una visita al Teatro Apollo, di origini tardo settecentesche. Ricavato nella preesistente ex-chiesa dedicata a San Filippo Neri, nel suo genere è un autentico gioiello.

Fratte Rosa © Valentina Pierucci
Fratte Rosa © Valentina Pierucci
Fratte Rosa: il borgo balcone

La nostra scoperta prosegue alla volta di Fratte Rosa. Balcone delle valli del Cesano e del Metauro, questo antico borgo è conosciuto per la sua grande tradizione di artigiani che realizzano i cosiddetti “cocci”, terrecotte di alta qualità. Qui troverete botteghe in cui avviene la realizzazione delle terrecotte sin dal 1730, a testimonianza che l’attività di quelli che un tempo venivano chiamati “pignattari” è profondamente radicata nella storia del paese.

Passando per la Chiesa di San Giorgio con il suo alto e massiccio campanile, il Pozzo malatestiano e la Chiesa di San Marco, potrete dirigervi poco fuori il castello, alla scoperta del Convento di Santa Vittoria, che sorge in cima a una collina panoramica.

Fossombrone: non fermatevi ai simboli

Seguendo il corso del fiume Metauro, arriviamo fino a Fossombrone, ameno borgo noto soprattutto per il suo simbolo, il Ponte della Concordia. Forse in pochi sanno che qui il Duca Federico da Montefeltro e sua moglie, amavano venire per sfuggire ai rigidi inverni di Urbino. Le tappe obbligate della visita? La Casa Museo e Quadreria Cesarini, lasciata al Comune dal suo ultimo proprietario, il Notaio Cesarini, che è una delle case-museo più belle delle Marche, con oltre 70 opere dell’artista Anselmo Bucci e originali mobili di pregio. La Pinacoteca ed il Museo Archeologico “A. Vernarecci”, in cui sono raccolti resti di epoca romana provenienti dal parco archeologico Forum Sempronii, sito in località San Martino. La maestosa Chiesa di San Filippo, uno degli esempi di chiesa barocca tra i più belli della Regione.

Sempre restando nel Comune di Fossombrone, tappa obbligata per gli amanti, come me, dei borghi poco conosciuti è Torricella.

Alle pendici del Monte Paganuccio, questo antico agglomerato medievale è sormontato dai ruderi di una rocca, un’antica torre da cui si dominava la Valle del Tarugo. Di certo si tratta di un piccolissimo pezzetto di Paradiso, lontano dai flussi turistici di massa, ideale per escursioni in bicicletta o per il trekking.

Se vi è venuta una grande voglia di borghi marchigiani, non vi resta che partire!

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