Marocco: grand tour tra deserto e città imperiali
Terra del deserto del Sahara, delle medine affollate, delle alte montagne e del mare blu, il Marocco è stato ed è ancora oggi crocevia di popoli diversi e ponte tra Europa e Africa. Così vicino alla nostra Italia eppure così lontano per usi, costumi e sapori, questo Paese è un luogo che stupisce per la varietà dei paesaggi e le atmosfere uniche. Scopriamoli con questo itinerario!
L’itinerario parte da Casablanca, ben collegata con l’Italia e ottimo punto di partenza. Assolutamente da non perdere è la grande moschea Hassan II che, completata nel 1993, è la più grande di tutto il Marocco! Il momento migliore per visitarla è al tramonto, quando il cielo si tinge di mille colori e il richiamo alla preghiera risuona dal minareto.
Da Casablanca in circa un’ora si raggiunge la prima delle città imperiali: Rabat. Anch’essa affacciata sul mare, presenta una graziosa medina con le case bianche e blu e un fantastico panorama sull’oceano. Da non perdere un giro nei giardini Andalusi e un thè alla menta con dolcetti tipici al Café Maure!
Rabat è però famosa per l’imponente mausoleo in stile arabo di Mohammed V affiancato dalle rovine dell’antica moschea e dalla torre di Hassan: imperdibili!
Nonostante siano necessarie quattro ore di auto da Rabat, una visita alla blu Chefchaouen è d’obbligo! La medina completamente dipinta di blu è unica nel suo genere e vale la pena dormire in città per poter ammirare il cambiamento dei colori delle case dal tramonto all’alba!
Da Chefchaouen in circa quattro ore di auto è possibile raggiungere ben due città imperiali: Meknes e Fez. Meknes, anche detta “La Versailles del Marocco” è circondata da ben 40 chilometri di mura con 9 grandi porte monumentali tra cui la maestosa Bab Mansour. Da non perdere inoltre le scuderie reali e l’incantevole scuola coranica: la “Madrasa Bou Inania”.
La vicina Fez è invece nota per la sua intricata medina, dichiarata patrimonio UNESCO nel 1981 ed assolutamente imperdibile durante un viaggio in Marocco. Le strette vie della medina nascondono capolavori come piccole moschee e antichi caravanserragli e sono un susseguirsi di botteghe artigiane, venditori e bancarelle di cibo tipico. Immergersi nelle strettissime vie della medina è un po’ come fare un viaggio nel tempo, in un Marocco tradizionale e autentico! Anche dovendo sfidare più di qualche remora e preconcetto, vi consiglio di provare le specialità locali servite dalle piccole botteghe e bancarelle del mercato e visitare le antiche concerie: il cuore pulsante, antico e tradizionale di questa città.
Non si può dire di aver vissuto appieno il Marocco se non si visita il luogo che racchiude le sue radici più profonde: il deserto. La strada da Fez si snoda tra le alte montagne dell’Atlante che lentamente lasciano il posto alle distese infinite di roccia rossa che si trasforma poi in sabbia! Scorgere pian piano le dune di sabbia di Erg Chebbi è una sensazione difficile da dimenticare.
Il deserto è un luogo magico con le sue alte dune dorate accarezzate dal vento, il cielo terso, le file di dromedari e il popolo berbero con gli occhi profondi nascosti tra i tessuti colorati dei turbanti. Il deserto, così sconfinato e maestoso, infonde un profondo senso di pace che permette di riconnettersi con gli elementi fondamentali della natura: la sabbia, l’acqua, il cielo.
Fulcro di tutto il viaggio in Marocco è dormire una notte in uno dei piccoli hotel allestiti nel deserto. I ricordi più belli da portare con sé da questo viaggio saranno un tramonto infuocato, una cena tipica al ritmo dei canti berberi intorno al fuoco ed un cielo stellato commovente, con stelle così vicine da poterle toccare, mentre pian piano il sole comincia a fare capolino tra le dune per dare inizio ad un nuovo giorno con una spettacolare alba dorata.
I ragazzi berberi inoltre sono soliti accompagnare i viaggiatori a conoscere le popolazioni nomadi che vivono lungo il deserto di pietre nere a confine con l’Algeria. La vita di queste persone è fatta di tende e tappeti, asini ed un forno scavato sotto il terreno per poter cucinare il pane. L’incontro con queste persone e la condivisione con loro di un bicchiere di tè alla menta è l’esperienza che vale l’intero viaggio.
Proseguendo verso ovest da Erg Chebbi e continuando a macinare chilometri lungo le strade polverose costeggiate da rocce, montagne e oasi, si arriva al luogo più fotografato di tutto il Marocco: la kasbah di “Ait Ben Haddou”. Color sabbia, sembra sorgere dal terreno come per magia, incastonata in un tempo lontano che sa di leggende beduine ed atmosfere da “Le mille ed una Notte”. È stata utilizzata come set da importanti produzioni cinematografiche come: Il gladiatore, Lawrence d’Arabia, Gesù di Nazareth, Tè nel deserto, 007 e Game of Thrones!
L’atmosfera di Marrakesh, l’ultima città imperiale dell’itinerario, è invece ben rappresentata dalla sua grande piazza principale Jemaa el fna attorno alla quale si sviluppa la medina in cui si accalcano commercianti di spezie, datteri e piccoli manufatti, incantatori di cobra, aste improvvisate al miglior offerente, scimmiette addestrate e bancarelle di cibo tradizionale. Marrakesh è però anche custode di antichi luoghi storici tutti da visitare come il Palazzo “El Bahia” in stile andaluso e i Giardini Majorelle risalenti invece al periodo coloniale Francese.
Il Marocco è un paese dalla mille anime, ancorato con forza al passato ma vivo nel presente e teso verso il futuro. Il paese dell’oceano blu, del deserto caldo, delle montagne rosse, delle spezie, delle antiche leggende e degli occhi al kajal. Lasciatevi andare e immergetevi negli usi e costumi di questo popolo, per fermare nella mente e nel cuore le atmosfere di questo paese incastonato tra Africa e Mediterraneo.