Sicilia: tutte le meraviglie vicino a Trapani
È uno degli scorci più belli della Sicilia, isola che di bellezza e di grandiose meraviglie se ne intende. Andiamo a goderci il Trapanese con gli spunti della nostra nuova guida. Dalle ardite casette in pietra di Erice ai sapori delle Egadi, le occasioni non mancheranno.
Arroccato a oltre 700 m di altezza, il borgo medievale di Erice sembra quasi sospeso sul mare. Le sue casette in pietra sono spesso nascoste dalle nuvole, ma quando è sereno si gode di un panorama strepitoso: lo sguardo spazia dalle saline e le isole della laguna di Marsala, fino alle Egadi e alla costa frastagliata di San Vito Lo Capo.
La storia di Erice affonda le sue radici ai tempi in cui gli Elimi, provenienti dall’Asia Minore, si stabilirono qui per adorare la dea dell’amore Astarte, costruendo un santuario, a cui in epoca romana si sovrappose un tempio dedicato a Venere, sulle cui rovine venne poi edificato un castello normanno, detto appunto di Venere. Il mezzo più veloce per raggiungere questo luogo delizioso è la funivia. Il ristorante Monte San Giuliano propone il famoso cous cous alla trapanese accompagnato dai migliori vini siciliani.
San Vito, che sorge su una pianeggiante baia sabbiosa vicino al promontorio con un faro, si è sviluppata intorno a un’imponente fortezza saracena, oggi convertita in chiesa. La posizione favorevole, la spiaggia e la scogliera di Torre dell’Impiso hanno contribuito a renderla una località turistica molto frequentata. La cucina di San Vito è famosa per il cous cous di pesce e frutti di mare: ogni anno, a settembre, si tiene un grande festival in onore di questo piatto, con partecipanti anche dall’Angola. Negli altri periodi potete assaggiarlo da Alfredo (contrada Valanga, 3), che serve anche un’ottima pasta con gamberi.
La cittadina è cinta da mura ed è poco più di un podere fortificato. Sotto, il mare spumeggia in piccole baie dominate da alti faraglioni. A nord inizia la Riserva Naturale dello Zingaro: al suo interno si procede solo a piedi su sentieri che conducono a baie da sogno. Il tragitto di 7 km lungo la costa è segnato e facile, ma bisogna avere acqua, cibo e crema solare. Per percorrere la strada litoranea ci vogliono circa quattro ore (andata e ritorno); per il sentiero a mezza costa calcolate invece sei ore.
Il Ristorante del Golfo si trova nel centro di Castellammare, 10 km a sud est lungo la costa, dove potrete gustare una cucina marinara con ingredienti freschissimi, come gli spaghetti ai ricci di mare.
In questa solitaria zona montuosa, gli Elimi, popolazione che aveva adottato la cultura e le tradizioni greche, fondarono una città di cui sono giunti fino a noi solo un tempio e un teatro. Il primo, solitario nello spoglio paesaggio, risale al V secolo a.C. ed è uno dei più perfetti e meglio conservati esemplari di architettura dorica. Il teatro invece è situato sulla cima di una collina da cui si apre una vista panoramica sulla sottostante valle di Alcamo con il mare in lontananza.
Più in basso scorre il fiume Caldo con acque termali sulfuree che sgorgano alla fine di una profonda gola. Sulla strada per Castellammare, subito dopo il ponte sul fiume, trovate una deviazione che vi condurrà alle Terme Segestane.
L’arcipelago è raggiungibile da Trapani in aliscafo ed è composto da tre isolette circondate da fondali con una ricca varietà di fauna acquatica che li rende perfetti per le immersioni.
Dalle coste rocciose di Favignana (19 km2, 33 km di costa, 4300 abitanti) veniva un tempo estratto il tufo, poi esportato come materiale da costruzione: ancora oggi sono visibili le forme bizzarre di queste cave a ridosso del mare.
Levanzo (6 km2, 12 km di costa, 200 abitanti) è un promontorio roccioso alto 278 m ricoperto da una fitta vegetazione mediterranea. La costa è rocciosa e scoscesa. La Grotta del Genovese è un luogo di culto preistorico con incisioni di animali che hanno circa 12.000 anni e dipinti alle pareti (uomini danzanti, fiere e idoli), antichi 5000 anni.
L’isola di Marettimo (12 km2, 19 km di costa, 700 abitanti) è invece un’aspra catena montuosa che raggiunge i 686 m di altezza e si getta a strapiombo nel mare. Dall’entroterra sono pochi gli accessi al mare facilmente percorribili: le calette con i fondali più belli e le grotte più spettacolari si raggiungono soltanto via mare (escursioni con partenza dal porto). La trattoria Il Pirata è il punto di ritrovo dell’isola e il posto giusto dove assaggiare la pasta con l’aragosta.