Isole Tremiti: che cosa vedere. Invito al viaggio nel segno di Lucio Dalla
Mito, leggenda, patrimonio naturalistico ineguagliabile e quel fascino particolare che deriva dall’essere percepite come remote, nello spazio, ma anche nel tempo. Le Tremiti sono tutto questo e non stupisce che lo spirito poetico di Lucio Dalla si sia innamorato del luogo.
Abbiamo chiesto a Raffaele Fanelli, accompagnatore turistico in Puglia con l’Associazione di promozione sociale utopikaMente, di raccontarci questo arcipelago sospeso nel blu. Ecco la prima tappa, che ha il sapore di un invito al viaggio, nel segno di Lucio Dalla.
… e in mezzo a questo mare cercherò di scoprire quale stella sei …
Lucio Dalla, La sera dei miracoli, 1980.
Lucio Dalla era intimamente legato al Gargano e in particolare alle isole Tremiti. Sull’isola di San Domino in prossimità di Cala Matano possedeva una modesta villa dal sapore greco-mediterraneo: mura bianche e infissi blu oltremare. Qui aveva allestito una sala registrazione e vi si rifugiava.
In questi luoghi scrisse alcune delle sue canzoni più significative. Visitando e soprattutto vivendo questo paradiso in terra potrete comprendere i motivi per cui Lucio amava questi tre diamanti incastonati (le tre isole principali, San Domino, San Nicola e Caprara) nel basso Adriatico e intrecciati a una storia millenaria.
L’arcipelago è citato già nelle fonti storiche greche ed è costellato di cale e spiagge molto diverse l’una dall’altra, ciascuna di esse dotata di una propria peculiarità. Le acque delle isole diomedeae ospitano una riserva marina che offre fondali meravigliosi, ricchissimi di vita animale e vegetale.
L’isola di San Nicola è dominata da un’abbazia fortificata dedicata a Santa Maria a mare che stagliandosi nel blu sembra avere le fattezze della prua di una nave e da secoli protegge l’isola, a guardia di questo tratto di mare incontaminato.