Aprile: un mese perfettamente inglese
Pare proprio che non ci sia mese più inglese di aprile, perché un'infinità di spunti letterari e paesaggistici ci invitano a eleggere l'Inghilterra come paese perfetto per questo periodo. Ci racconta tutto Giovy Malfiori, in una ricognizione molto ispirata tra viaggio e letteratura in grado di ispirare innumerevoli incursioni oltre Manica negli anni che verranno.
T.S. Eliot scriveva, nel 1922, la citazione più utilizzata per annunciare l’arrivo di aprile.
Aprile è il mese più crudele, genera
lillà da terra morta, confondendo
memoria e desiderio, risvegliando
le radici sopite con la pioggia di primavera.
L’incipit di The Waste Land è una delle citazioni più famose di questo genio della letteratura americano, naturalizzato poi britannico. L’Inghilterra, per Eliot, è sempre stata una grande fonte di ispirazione e proprio aprile è un mese che sprizza Inghilterra da tutti i pori. Perché? Semplice: non c’è mese con più riferimenti dedicati all'Inghilterra di questo. Andiamo a scoprirli!
Citando T.S. Eliot come “padre” della definizione del mese di aprile, non possiamo iniziare con un riferimento alla cattedrale di Canterbury, praticamente l’edificio religioso più importante per la Church of England. Per la religione anglicana, la Regina è il capo della Chiesa, seguita subito dopo dall’Arcivescovo di Canterbury che, nel corso dei secoli, ha popolato – e non poco – la storia inglese. E anche la letteratura. I Canterbury Tales di Geoffrey Chaucer sono un grande classico medievale che racconta il pellegrinaggio da Londra a Canterbury in forma di racconto. Perché la cattedrale divenne luogo di pellegrinaggio?
Nel 1170, l’arcivescovo della cattedrale era un certo Thomas Becket. Egli venne barbaramente assassinato dentro la cattedrale. Eliot stesso, nel 1935, scrisse un testo teatrale chiamato Murder in the Cathedral per dare la sua versione dell’accaduto. Quell’evento è un grande classico della storia britannica, da rivivere proprio passeggiando tra le navate gotiche di una delle cattedrali più belle del mondo.
Aprile è il mese perfetto (sicuramente l’anno prossimo lo sarà) per fare un giro a Stratford-upon-Avon perché il 23 aprile del 1564 proprio lì nacque William Shakespeare. Ci sono dei documenti ad attestarlo, altrimenti sembrerebbe una data scelta appositamente. Perché? Perché il 23 aprile è il giorno di San Giorgio, ovvero il patrono dell’Inghilterra. William Shakespeare è la guida ideale per visitare Stratford-upon-Avon e godersi un po’ di quella English countryside che in aprile pullula di narcisi gialli e campanule blu.
La leggenda dice che Shakespeare sia morto sempre il 23 aprile, ma del 1616. Nascere e morire nel giorno di San Giorgio: cosa ci può essere di più inglese di questo?
Come dicevamo, San Giorgio è il patrono dell’Inghilterra e ben lo testimonia la bandiera di questa nazione. La famosa Union Flag è la bandiera del Regno Unito ma la bandiera inglese è bianca con una croce rossa: la croce di San Giorgio. Anche qui le origini si perdono nella leggenda: sembra che gli inglesi abbiano preso in “affitto” dai genovesi questa bandiera ma le opinioni sono davvero contrastanti.
Quel che è certo è che presso il castello di Windsor si trova la St. George Chapel, ovvero uno degli edifici religiosi più importanti per la Famiglia Reale. Lì, non a caso, è sepolto Enrico VIII con l’unica moglie – dicono – che lui abbia mai davvero amato: Jane Seymour. Non solo: la St. George Chapel di Windsor è proprio il luogo dove trovare molte delle tombe dei reali britannici. Questa cappella è anche la chiesa madre dell’Ordine della Giarrettiera, l’ordine cavalleresco più antico al mondo.
Aprile è anche il mese che ha visto la nascita di William Wordsworth. Era il 7 aprile del 1770 quando il poeta che “inventò”, per così dire, il Romanticismo britannico venne alla luce ai margini di quello che ora è il Lake District National Park. E chi più di lui poteva essere più adatto per parlare di primavera? La sua I wandered lonely as a cloud, per gli amici The Daffodils, è il componimento poetico che più ha reso onore alla moltitudine di narcisi che si possono ammirare anche dalle parti del Lake District.
I posti da vedere? Senza dubbio Grasmere, dove si trova il Dove Cottage in cui Wordsworth visse e scrisse. Sicuramente, merita anche un giro verso Buttermere e l’omonimo lago: lì Wordsworth era solito andare a passeggiare per poi trovare ispirazione per i suoi versi. Strano ma vero, anche William Wordsworth è morto l 23 aprile (del 1850), nel giorno di San Giorgio. Insomma, per essere dei poeti importanti in Inghilterra, occorre chiamarsi William e morire il 23 aprile!