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Budapest: viaggio nel cuore dell'Ungheria

Redazione Marco Polo

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Intorno alla collina del Castello, qui a Budapest, si concentra l’essenza dello spirito ungherese. Bellezza, fierezza e un talento innato per i piaceri più nobili della vita. Facciamo un sopralluogo, in vista del prossimo viaggio?

Budavári Palota (Castello di Buda)

In cima alla collina troverete moltissime cose da scoprire! La più impressionante è senz’altro la vista su Budapest, con il Danubio che attraversa la città e con i ponti che uniscono le sue due metà. A parte ciò, troverete statue piene di storia (e piuttosto inquietanti) e cos’altro? Solo il più grande edificio dell’intero paese! Il castello è talmente esteso che anche gli abitanti del posto spesso non riescono ad avere una visione d’insieme. Ma non abbiate paura: l’intero complesso è lungo appena 1,5 km ed è facilmente percorribile a piedi.

Tra il XIII e il XX secolo, il palazzo reale, monumentale baluardo a guardia della città, è stato per ben tre volte distrutto e poi ricostruito nello stile dell’epoca: ai resti della struttura originaria vennero prima aggiunti elementi gotici, poi rinascimentali e infine barocchi. Insomma, un mix davvero unico! Oggi il castello ospita la Galleria Nazionale Ungherese, il Museo di Storia di Budapest e la Biblioteca Nazionale Széchenyi. Inoltre, fino al completamento della ristrutturazione della sede del Museo delle Belle Arti, nell’ala C del Castello vengono esposti circa 50 opere della sua collezione.

All’esterno, non perdetevi il mostruoso uccello Turul! La statua raffigurante un animale mitologico, aggrappato con gli artigli a una spada, si trova sul margine della piazza Szent György tér ed è legato ai miti di fondazione della civiltà magiara.

Budapest, colpo d'occhio del Castello
Budapest, colpo d'occhio del Castello. Credits ZGPhotography / Shutterstock
Várkert Bazár (Bazar dei Giardini del Castello)

Vorreste gironzolare per un po’ liberamente invece di correre in continuazione da un’attrazione all’altra? Allora dirigetevi sulla sponda del Danubio direttamente sotto al Castello. Se, dato il nome, vi immaginate un bazar come quelli di Istanbul non avete tutti i torti. Infatti, questa struttura – progettata da Miklós Ybl, uno dei più importanti architetti ungheresi – dopo la sua inaugurazione nel 1883 venne usata non solo per scambi e commerci, ma anche per ospitare laboratori artigianali e diversi atelier di artisti. Tra il 2011 e il 2014 il bazar è stato completamente ricostruito e oggi ospita mostre e concerti. I giardini sono aperti al pubblico dalle 6 del mattino alle 24 ma risultano particolarmente suggestivi la sera, grazie all’illuminazione suggestiva. Da qui potrete risalire la collina fino al Castello, a piedi o con un ascensore.

Halászbástya (Bastione dei pescatori)

La struttura neo-romanica del Bastione dei Pescatori e la vista panoramica sulla città, tanto bella da ipnotizzare, sono una combinazione così spettacolare che potreste passare delle ore qui sopra. Infatti, la terrazza panoramica, le torri e i portici in pietra grigio chiara, realizzati tra il 1895 e il 1902, sembrano usciti da una fiaba – effetto voluto dall’architetto Frigyes Schulek. Il nome non ha niente a che fare con il complesso, bensì con il luogo su cui esso sorge: la cinta muraria che si ergeva qui nel Medioevo era sorvegliata e protetta dalla corporazione dei pescatori.

Budapest, terme Gellért
Budapest, terme Gellért. Credits aerocaminua / Shutterstock
Gellért fürdő

Un centro termale che sembra uscito da un film di Wes Anderson! Già l’atrio è un tripudio di liberty. Dentro, oltre a stupendi mosaici, troverete molti turisti e qualche anziana coppia ungherese. La vasca esterna a onde di queste terme centenarie era un elemento sensazionale già all’epoca, conosciuto in tutta la regione.

Szabadság Szobor (Statua della Libertà)

Alcuni abitanti prendono in giro la Statua della Libertà, alta 14 m, progettata da Zsigmond Strobls, dicendo che ricorda un apribottiglie. Eppure questa figura di donna che guarda la città è un simbolo importante della sua storia. Leggende urbane narrano che in origine la statua dovesse reggere un’elica, per commemorare la morte del figlio di Miklós Horthy, reggente d’Ungheria dal 1920 al 1944. Fu invece realizzata tenendo in alto una foglia di palma nel 1947 dai sovietici per commemorare i caduti dell’Armata Rossa. Dopo la fine del comunismo, la statua venne poi intitolata alla memoria di tutti coloro che combatterono per la libertà della nazione.

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