Burgos: viaggio alla scoperta di uno dei simboli della Spagna
Dalla pianura castigliana si erge a 800 m d’altitudine la città vecchia di Burgos, la cui pregevole cattedrale è storicamente connessa ai gloriosi giorni della Reconquista e al pellegrinaggio del Camino de Santiago. Forse le antiche gesta del Cid, legate alla liberazione della Spagna dalla dominazione araba, sono un po' meno 'politically correct' che in passato, ma non hanno perso il loro fascino e conoscerle regalerà un tocco in più al vostro viaggio.
Nel Medioevo Burgos fu per un certo periodo la capitale della Castiglia. Da qui partì Ferdinando III per riconquistare la Murcia, Córdoba e Siviglia in mano musulmana e proprio durante il suo regno ebbero inizio i lavori di costruzione della cattedrale. Se ne ha un bello sguardo complessivo se si arriva a Plaza Mayor dalla zona pedonale. Sotto i portici della piazza, date un’occhiata alle vetrine delle gallerie d’arte.
Il fiume Arlanzón è attraversato da due ponti storici. Chi vuol fare la conoscenza di El Cid, il mitico condottiero dell’XI secolo, passeggi fino al Puente de San Pablo: poco prima del ponte troneggia una statua equestre dell’eroe nazionale.
Da lì potete anche vedere il complesso del Museo de la Evolución Humana sull’altra sponda. Sul Paseo del Espolón – un classico della passeggiata serale – si passeggia di fianco al fiume fino al Puente de Santa María, e al bianco e maestoso Arco de Santa María con merli e torrette. Attraversata la porta si raggiungono le belle piazzette tutt’intorno alla cattedrale, un capolavoro del gotico. La costruzione della cattedrale (che sarebbe diventata la terza più grande di Spagna), iniziò nel 1221, sotto l’egida di Ferdinando III.
Da visitare in primo luogo sono la tomba di El Cid, una delle figure simbolo della Reconquista, e le cappelle laterali. La più bella è la Capilla del Condestable dietro l’altare maggiore, dell’anno 1482, opera in gran parte del maestro Simone di Colonia. Nei pressi si può ammirare nel transetto nord la splendida Escalera Dorada, la scala dorata a doppia rampa. La Capilla del Santísimo Cristo nell’angolo sudorientale della navata è invece decisamente più sobria, ma custodisce un Cristo crocefisso ligneo del XIV secolo estremamente realistico, con le gambe coperte da un largo telo, e venerato come miracoloso. Per arrivare alla cappella si deve entrare dal portale principale; non fa parte infatti del giro turistico della cattedrale. La statua del Cristo, tra l’altro, ha capelli veri!
Questo monastero, alla periferia della città, venne edificato nel 1187 là dove si trovava un palazzo estivo per volontà del re Alfonso VIII e della moglie Eleonora. Il Real Monasterio de las Huelgas è rinomato per la sua architettura in stile mudéjar: osservate i motivi a stella e a pavone. Il museo espone abiti e tessuti, gioielli e oggetti sacri.