Catania, il meglio della 'perla nera' della Sicilia
Caotica, vulcanica, seducente: Catania, soprannominata “la nera”, è la seconda città più grande della Sicilia. Chi arriva qui pensando di trovare solo l’aeroporto e il litorale si sbaglia di grosso: il capoluogo ai piedi dell’Etna custodisce un centro storico dichiarato Patrimonio dell’Unesco.
L’unico edificio medievale rimasto in piedi dopo il terremoto del 1693 è il Castello Ursino: costruito da Federico II di Svevia nel XIII secolo e ristrutturato più volte, è caratterizzato da blocchi squadrati di lava e imponenti torri angolari. All’interno sono allestiti il Museo Civico e mostre temporanee.
La piazza, con i suoi palazzi barocchi e l’elefante in basalto, è il centro vitale della città: da qui partono le principali vie dello shopping. Pochi passi separano il mercato del pesce da Porta Uzeda. La Cattedrale di Sant’Agata è dedicata alla santa patrona di Catania, di cui custodisce le reliquie: all’interno della sacrestia è presente un affresco che raffigura l’eruzione dell’Etna del 1669, mentre nella navata laterale destra si trova la tomba del compositore Vincenzo Bellini (1801-1835), detto il “cigno di Catania”.
Fiancheggiata da palazzi e chiese, la strada corre parallela a Via Etnea e porta all’università, passando accanto ad alcune ville con giardino e ai locali della movida studentesca.
Questo parco cittadino, di origini ottocentesche, è dedicato al celebre compositore. Al suo interno si trovano giardini, fontane, busti delle più illustri personalità catanesi, una collinetta panoramica con padiglione in stile liberty e un orologio floreale.
Il teatro, inaugurato nel 1890 con una rappresentazione della Norma di Bellini, si trova all’interno di un edificio maestoso riccamente decorato e impreziosito da stucchi, marmi, velluto rosso e un bel soffitto affrescato.