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Coimbra: il fascino millenario dell'antica capitale portoghese

Mariarita Persichetti 24 hourstrotter

Mariarita Persichetti

Durante un viaggio on the road alla scoperta del Portogallo più autentico e della sua cultura millenaria, non può mancare una sosta a Coimbra, prima capitale portoghese depositaria di tradizioni, storia e leggende.

Panorama di Coimbra. Credits Mariarita Persichetti / 24hourstrotter
Panorama di Coimbra. Credits Mariarita Persichetti / 24hourstrotter

Sede di una delle più importanti università d’Europa e del mondo, Coimbra è la terza città del Portogallo e non ha nulla da invidiare a Lisbona o a Porto. Il suo carattere solare e accogliente riesce a farsi perdonare le infinite scale e le ripide salite, il suono del fado studentesco vi cullerà e la sua variegata gastronomia è la prova che per i portoghesi non esistono solo bacalhau e pasteis de nata. Ecco una lista di tutti i luoghi da vedere a Coimbra e le esperienze da non perdere.

Università di Coimbra. Credits Mariarita Persichetti / 24hourstrotter
Università di Coimbra. Credits Mariarita Persichetti / 24hourstrotter
Università di Coimbra, Patrimonio Unesco

L’Università di Coimbra, fondata nel lontano 1290, è tra le più antiche d’Europa e del mondo. I suoi studenti girano per l’intera città con fare svelto e orgoglioso, avvolti da lunghi mantelli neri. Si narra che persino J.K. Rowling si sia ispirata alle loro divise per disegnare quelle degli allievi di Hogwarts. L’antica sede universitaria è aperta al pubblico e il biglietto d’ingresso comprende la visita alla Cappella di Saõ Miguel, al Palazzo Reale (era questa la destinazione originaria dell’edificio prima di essere convertito in ateneo), al Museo della Scienza e all’iconica biblioteca Joanina.

Su quest’ultima, una curiosità: colonie di pipistrelli vivono nascoste tra i suoi scaffali da più di duecento anni, con il merito di sottrarre all’azione dei parassiti i volumi più antichi, preservandoli nel tempo. Non distante dal complesso universitario sorge l’orto botanico di Coimbra, serbatoio di biodiversità e meta prediletta dagli studenti per delle passeggiate all’ombra degli alberi.

Coimbra, il chiostro gotico della Cattedrale Vecchia. Credits Mariarita Persichetti / 24hourstrotter
Coimbra, il chiostro gotico della Cattedrale Vecchia. Credits Mariarita Persichetti / 24hourstrotter
La Cattedrale Vecchia

Alfonso Henrique, primo re del Portogallo, scelse Coimbra come capitale del regno. Perciò, molti dei capolavori coimbrensi esistono per suo volere. Tra questi spicca la Sé Velha - una delle più importanti opere romaniche del Paese - costruita nel 1139 dopo la battaglia di Ourique, che sancì l’indipendenza del Portogallo dai cinque re mori che occupavano la penisola iberica. I lavori al chiostro in stile gotico terminarono molti anni dopo

Il Monastero di Santa Cruz

La storia del Portogallo si intreccia con la storia di Coimbra. Se Alfonso I la scelse come prima capitale del regno dopo la conquista dell’indipendenza, non poteva non eleggerla anche a luogo in cui trascorrere l’eternità. Le sue spoglie sono infatti custodite nel Monastero di Santa Cruz, assieme a quelle di suo figlio. La chiesa e il chiostro furono ricostruite nel XVI secolo e tutt’ora il Monastero di Santa Cruz è considerato una delle più importanti opere rinascimentali portoghesi. Da non perdere, al suo interno, le pareti decorate con azulejos e l’imponente organo ligneo a canne.

Coimbra, deliziosi cruzios. Credits Mariarita Persichetti / 24hourstrotter
Coimbra, deliziosi cruzios. Credits Mariarita Persichetti / 24hourstrotter
Il fado al Café Santa Cruz e i crúzios

Di fianco al Monastero c’è il Café Santa Cruz, che tutti i giorni alle 18 ha in programma spettacoli gratuiti di fado nei suoi ambienti con alti soffitti a volte. Il vero fado di Coimbra è leggermente diverso, viene di solito cantato per strada dagli studenti che ricordano la vita universitaria o i loro amori non corrisposti, ma nel Café Santa Cruz si suona il fado tradizionale che predilige il tema della nostalgia. Il locale è famoso anche per i suoi crúzios, gustosi dolci ispirati a quelli preparati un tempo dai monaci dell’adiacente monastero.

Parco Verde lungo il fiume Mondego

Percorrendo il viale principale della baixa di Coimbra si giunge sulle rive del fiume Mondego, luogo della città dimenticato fino a qualche tempo fa. Il Parco Verde è nato per offrire agli abitanti un nuovo spazio dedicato al tempo libero, puntando sul rapporto diretto con la natura e con il fiume. I pontili in legno appoggiati sull’acqua sono delle aree dedicate alla socializzazione, arricchite da caffetterie e ristoranti in cui trascorrere pomeriggi in compagnia e consumare aperitivi glam. Un ponte di ferro intitolato a Pedro e Inês de Castro conduce sull’altro lato del fiume, dove si possono noleggiare canoe e SUP per navigare sul Mondego.

Fonte das Lagrimas: una storia commovente

Camões, in un episodio del poema Os Lusiades - opera rappresentativa della letteratura portoghese - racconta la storia del tragico amore tra Pedro e Inês de Castro. Poiché l’unione tra i due amanti era considerata un pericolo per la monarchia portoghese, il re Alfonso IV (padre di Pedro) fece assassinare la donna nei pressi del Convento di Santa Clara, sul Mondego. La leggenda narra che, durante la sua morte, le lacrime versate nel fiume formarono una fonte, ribattezzata Fonte delle Lacrime. Si trova in un meraviglioso giardino gestito oggi dalla Fondazione Inês de Castro, che valorizza il bene e tramanda ai posteri la tragica storia della donna.

Cenare da Ze Manel Dos Ossos

Non si può lasciare l’affascinante città portoghese senza prima aver assaporato i suoi piatti tradizionali. Ze Manel Dos Ossos è tra i più famosi ristoranti di Coimbra, è frequentato da molti studenti non solo per l’ottimo rapporto qualità prezzo e la straordinaria informalità della location, ma anche per la bontà dei piatti tipici presenti in menù. Si tratta di una tipica taverna portoghese che serve porzioni abbondanti e gustose. Da non perdere per nessun motivo la feijoada (fagiolata) di cinghiale e l’ossos, stufato di carne e ossa ribolliti, al quale il ristorante deve la sua fama. Gli ambienti di Ze Manel sono piuttosto angusti e fuori c’è sempre fila perché non si può prenotare, ma vale qualsiasi attesa ed è la degna conclusione di un viaggio a Coimbra.

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