Copenaghen, una passeggiata nel futuro?
Se fino a ieri avete sottovalutato l’isola di Amager, un po’ defilata rispetto al cuore della città, è tempo di ricredervi. È qui che Copenaghen, con la complicità dei suoi architetti, studenti e creativi, sta scrivendo alcune pagine del futuro urbanistico d’Europa. Andiamo a fare due passi.
Siete ancora ammaliati dal nucleo storico della città e dai colori delle case di Nyhavn, ma vi basta superare uno dei ponti sullo Sluseløbet per trovarvi in un mondo che pare progettato da urbanisti del futuro: qualcuno considera quel tragitto di dieci minuti in metro (M1) in direzione di Ørestad uno shock culturale, altri sono affascinati dagli scorci urbani e dall’architettura che si sviluppa lungo il percorso all’aperto della metro.
L’area di Ørestad si estende su una superficie di 310 ettari, qui sull’isola di Amager. Si stima che nei prossimi anni vi abiteranno 20.000 persone mentre altre 80.000 la frequenteranno per studiare o lavorare. Si faranno acquisti nel centro commerciale più grande della Scandinavia: Field‘s (Arne Jacobsen Allé 12). Nell’Ørestad Gymnasium già ora più di 1000 studenti siedono dietro i banchi del liceo. Alcuni progetti dei complessi residenziali – dai nomi fantasiosi come Bjerget (monte) o Boligslangen (serpente di case) – hanno già vinto premi prestigiosi. Chissà: tra cento anni le future generazioni saranno forse conquistate da Ørestad come oggi noi lo siamo dalla città vecchia!
Parliamo del Den Blå Planet, da non perdere soprattutto se si viaggia con i bambini. Vi aspettano 7 milioni di litri di acqua e 20.000 specie animali. Una delle principali attrazioni è il tunnel dell’oceano, in cui grandi e piccoli possono guardare negli occhi gli squali. Gli architetti si sono ispirati a un tornado e hanno realizzato una struttura dalle forme sorprendenti. La visita inizia nell’occhio del ciclone (ingresso 170 dkr, bambini 3-11 anni 95 dkr).
I tempi gloriosi dei cantieri navali di Burmeister & Wain sono tramontati, ma il quartiere di Refshaleøen è pronto per vivere una vita nuova. Quest’area dell’isola di Amager è stata per lunghi anni sede di un’importante attività costruttiva. Chi ama il mare e le navi può guardare le antiche stampe che ritraggono i velieri alla fonda, avvolti dall’algida luce del nord. Se invece preferite catturare il vento della contemporaneità, dovete venite qui e guardarvi intorno.
Al posto dei cantieri vedrete deliziosi ristoranti, bar e creativi open space. Con un po’ di fortuna, potrete capitare nel bel mezzo di uno dei festival che si svolgono qui. Per saperne di più, ecco la Guide to Refshaleøen di Visit Copenhagen.
Una curiosità e non da poco: se guardate bene, proprio di fronte ai cantieri vedrete la silhouette di una deliziosa fanciulla: è la statua dedicata alla Sirenetta di Andersen.
Ne avete abbastanza del mood cittadino, anche se in versione iper moderna? Se c’è il sole potete semplicemente salire in metropolitana e raggiungere il mare all’Amager Strandpark: la spiaggia artificiale (completa di laguna) è lunga quasi 5 km ed è il posto ideale per rilassarsi. Non aspettatevi temperature dell’acqua da comfort zone, siamo sull’Øresund, tra Danimarca e Svezia.