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Fuerteventura: cosa non perdere nell’isola del vento “fuerte”

Alessio Mangano

Alessio Mangano

Fuerteventura è la seconda isola per grandezza dell’arcipelago delle Canarie nonché la più vicina all’Africa. E lo si capisce immediatamente, non appena si mette piede fuori dall’aereo. Sembra infatti di essere catapultati in Marocco, che strana sensazione… E questa è solo la prima delle tante sorprese che riserva l’isola.

 

Fuerteventura, tra le dune di Corralejo. Credits Brigida Soriano / Shutterstock
Fuerteventura, tra le dune di Corralejo. Credits Brigida Soriano / Shutterstock
Come spostarsi sull’isola

Fuerteventura è un’isola vulcanica che regala paesaggi incredibili e molto vari fra loro. Lo scenario tipico è quello di una strada nera come il carbone che attraversa dolcemente montagne, vulcani, dune di sabbia e spiagge. Guidare qui è davvero un’esperienza a sé, le strade sono perfettamente asfaltate salvo alcuni tratti un po' sterrati (ad esempio le strade di accesso ad alcune spiagge). A proposito di questo, tengo a precisare che molte compagnie di noleggio sottolineano che, anche in caso di copertura totale, le strade sterrate non sono assicurate (tenetelo a mente). Per godervi l’esperienza al massimo il mio consiglio è quello di noleggiare un’auto ed esplorare tutta l’isola in lungo e largo. Segnalo che è anche presente un sistema di trasporto pubblico chiamato Tiadhe.

Playa de Sotavento. Credits DaLiu / Shutterstock
Playa de Sotavento. Credits DaLiu / Shutterstock
Le spiagge da non perdere

Per raggiungere facilmente tutti i punti di interesse ho preso in affitto una casa in zona Caleta de Fuste nel centro dell’isola: il punto più a sud distava un’ora e mezza mentre quello più a nord quarantacinque minuti. Procedendo da sud a nord vi consiglio di vedere Playa de Cofete, un’enorme distesa di sabbia tra montagne e Oceano. Non è la classica spiaggia in cui fare il bagno perché è sempre molto ventilata, ma da un punto di vista paesaggistico è davvero qualcosa di impressionante. Playa de Sotavento, una spiaggia di sabbia fine e dorata con delle vere lingue di sabbia: vi sembrerà di essere alle Maldive! A nord invece non potete perdere le Grandes Playas di Corralejo. In particolare, vi suggerisco Playa del Moro dove potrete fare un bagno rinfrescante circondati dal deserto. Un’esperienza unica.

Los Molinos. Credits leoks / Shutterstock
Los Molinos. Credits leoks / Shutterstock
Luoghi con atmosfera magica

Ci sono poi alcuni posti che mi sono rimasti nel cuore, Los Molinos è sicuramente uno di questi. Si tratta di un piccolo villaggio situato sulla costa ovest. Una volta parcheggiata l’auto scendendo attraverso alcuni sassi si accede a una piccola spiaggia circondata da case di pescatori. Si respira un’aria fresca e rilassata in contrasto con il mare che è sempre agitato. Qui ho anche scovato un posticino segreto dove mangiare con una vista incantevole sull’Oceano. A un’ora di macchina trovate Ajuy, che vi consiglio di visitare per la sua particolare spiaggia nera e le sue meravigliose grotte. Un altro posto imperdibile è El Cotillo. Non è solo una meta per surfisti come molti pensano, ma un luogo magico con un’atmosfera peschereccia dove il tempo sembra essersi fermato.

Isla de Lobos, Fuerteventura. Credits Sergiy Vovk / Shutterstock
Isla de Lobos, Fuerteventura. Credits Sergiy Vovk / Shutterstock
Isola di Lobos: un angolo di Paradiso a due passi da Fuerte

Se visitate Fuerteventura vi suggerisco di dedicare almeno una giornata all’esplorazione dell’isola di Lobos, una vera perla delle Canarie. L’isola si raggiunge in venti minuti con un traghetto che parte direttamente dal porto di Corralejo. Al molo vi verranno proposti i più disparati tour sui taxi boat ma tirate dritto fino alla fine per prendere il traghetto Nortour, la soluzione più gettonata ed economica. Per visitare l’isola è necessario avere un pass: la procedura per ottenerlo è semplice e veloce (si fa tutto online sul sito lobospass.com). Sull’isola vi consiglio di fare un bagno nelle acque cristalline di El Puertito e Playa de La Concha. Portate scarpe comode perché la strada che gira attorno all’isola è tutta fra terra e sassi. Vi segnalo anche la possibilità di salire in cima a “La Caldera” per avere una bella vista dall’alto.

Cosa mangiare e bere

Il cibo canario richiama molto quello spagnolo. Le tapas sono le vere regine della cucina locale e vengono preparate con prodotti a chilometro zero come il formaggio di capra (queso majorero) e il gofio, una miscela di cereali 100% canaria. Tra le tapas più in voga troviamo le papas arrugadas con mojo picón, il polpo in ogni salsa, la tortilla de patatas e le croquetas de jamon, giusto per citarne alcune. Vi suggerisco due birre locali, la Tropical e la Dorada (non c’è bisogno che scriva sangria de cava, vero?), mentre per quanto riguarda i dolci troverete tanti tipi di torte fatte con gofio e queso majorero. La tarta de queso, o cheesecake, alle Canarie va forte ed è una vera delizia. Ogni locale la prepara in maniera differente, nel dubbio provatele tutte e... buon appetito!

Tirando un po' le somme vi confesso che quest’isola mi ha davvero colpito, a tratti spiazzato. È particolare, mai banale e riserva continue sorprese. Il vento merita una menzione speciale poiché è una costante del posto ma imparerete ad apprezzarlo in quanto parte integrante della natura nonché peculiarità dell’isola. A Fuerteventura si respira aria di serenità e tante good vibes. Qui la gente sembra felice e rilassata, in armonia con la natura e le persone circostanti. Parlando con alcuni expat le mie impressioni hanno anche trovato conferma. 

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