Idee di viaggio

Genova: idee di viaggio per un weekend nel porto delle meraviglie

Redazione Marco Polo

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Da quando vi ha messo mano Renzo Piano, in occasione della grande riqualificazione per le Colombiadi del 1992, il Porto Antico di Genova è diventato un'area tutta da scoprire e da esplorare, anche per chi viaggia con i bambini. Vi spieghiamo perché.

Genova, una stanza sul porto. Credits Paolo Alessio
Genova, una stanza sul porto. Credits Paolo Alessio
Galata - Museo del mare

Di solito si viene al Porto Antico per visitare l’aquario più grande d’Europa. Ottima idea, ma è sufficiente spostarsi di qualche metro sulla destra, con la città alle spalle, per entrare in una torta a quattro piani tutta dedicata al mare.

Preparatevi a un'immersione di almeno tre ore al Galata – Museo del mare (vi consigliamo di fare i biglietti online, eviterete inutili code). Girando per le sale del museo e salendo di strato in strato, veleggerete dai fasti della Repubblica di Genova, tra antiche mappe e raffigurazioni della Superba, alle migrazioni degli italiani di fine Ottocento, fino al più clamoroso e inatteso naufragio della marineria italiana.

Ci riferiamo a quello che nel 1956 ebbe per tragico protagonista il transatlantico Andrea Doria, la "nave più bella del mondo', amata dalle dive di Cinecittà e dalla stampa patinata, colata a picco dopo essere stata speronata al largo delle coste statunitensi dalla svedese Stockholm.

La Villa del Principe: tesoro rinascimentale a Genova
La Villa del Principe: tesoro rinascimentale a Genova. Credits maudanros / Shutterstock
Villa del Principe: un salto nel Rinascimento

In Italia per fortuna non mancano gli esempi di architettura rinascimentale, testimoni di uno dei periodi più splendidi (anche se non proprio tranquilli) della nostra storia. Non è facile però incontrare un monumento perfettamente conservato all’idea stessa del Rinascimento. Una costruzione capace di conservare nella pietra, a secoli di distanza, le migliori pagine del Principe di Machiavelli, la saggezza politica dei patrizi genovesi e l’epoca turbolenta che vide regnare sul mondo l'imperatore Carlo V d'Asburgo, il sovrano a capo di un impero "sul quale non tramonta mai il sole". Non è facile, ma il miracolo che fa incontrare questa idea accade lasciandosi alle spalle il traffico della Sopraelevata e il caos della città contemporanea ed entrando, proprio di fronte all’invaso del Porto Antico, nella Villa del Principe.

Oggi il complesso appartiene al Trust Doria Pamphili ma è aperto al pubblico per le visite. Il principe a cui fa riferimento è il Grande Ammiraglio Andrea Doria, che nella sua lunghissima vita (oltre 90 anni, un record per l’epoca) fece in tempo a guidare ogni schieramento offrendo i propri servigi ai francesi, al papà e all’imperatore Carlo V. Oggi qui a Genova il Doria è ricordato soprattutto per aver liberato con un colpo di mano la città dalla dominazione francese, per averla resa più florida e, non ultimo, per aver fatto ampliare intorno al 1528 questa meravigliosa e davvero principesca villa. Curiosità: al tempo di Andrea Doria la villa non si trovava tra le mura di Genova, ma nel Borgo di Fassolo.

Genova, San Pietro in Banchi
Genova, San Pietro in Banchi. Credits Paolo Alessio
Da Prè al Castello lungo la mezzaluna del Porto Antico

Solo in una città meravigliosamente stratificata come Genova si possono vivere tante esperienze in un chilometro e mezzo: è la distanza a piedi che bisogna percorrere per andare dall’antico Borgo di Prè, a ovest del Porto Antico, alla chiesa di Santa Maria di Castello.

Siete pronti a un’esperienza con la macchina del tempo? Bene, procedendo in volo radente tra i palazzi storici vedrete le forme romaniche della Commenda di San Giovanni di Prè, le torri della Porta di Vacca, che segnavano l’ingresso nella città medievale (bellissime, sembrano uscite da un arazzo). A questo punto sarete nella città multietnica, con quell’aria che sa di cibo, gente e traffici così tipica del Mediterraneo. Percorretela lungo via del Campo per un omaggio a Fabrizio De André, che al luogo dedicò una splendida canzone, o per i portici di Sottoripa, tra archi gotici e ricordi di antichi mercanti, marinai e galee.

Scegliendo il percorso che segue le vie del Campo, di Fossatello e San Luca, sbucherete all’improvviso davanti a un concentrato di storia genovese ed Europea, in uno di quei luoghi che sembrano avere un peso specifico superiore ad altri. È la piazza dei Banchi, con la chiesa di San Pietro, che sorge sopra antichi magazzini e botteghe un po’ come se si trovasse al primo piano di un palazzo... Qui nel Medioevo si trovavano i banchi dei cambiavalute e dei prestatori di denaro e non è sbagliato immaginare che la ragioneria moderna sia nata qui.

A questo punto solo pochi passi vi porteranno su in collina, verso la chiesa di Santa Maria del Castello, assegnata nel Quattrocento ai domenicani. Il consiglio è di non perdervi Il Chiostro, che si sviluppa su tre livelli. Dalle Arcate della Loggia dell'Annunciazione, che si trova nel secondo chiostro, vi sembrerà di affacciarmi su una giornata di cinque secoli fa.

Porto Antico: il cartoccio perfetto
Porto Antico: il cartoccio perfetto. Credits Paolo Alessio
Tutti fritti, tutti ghiotti

A questo punto vi sarà venuta fame! Ecco alcuni consigli per uno spuntino in perfetto spirito genovese, restando nel porto antico. Per un cartoccio di frutti di mare indimenticabile, fate un salto al chiosco della tipica friggitoria di Piazza del caricamento e gustatevi sapori senza tempo, dando le spalle al porto e al Banco di San Giorgio.

Volete tornare sulle orme di De André? Portatevi sotto i portici di sottoripa ed entrate nella friggitoria Carega.  Faber ci andava spesso e una celebre foto lo ritrae proprio con il piccolo Cristiano. Ancora voglia di mare, ma nelle forme più consuete del classico panino? Da Panino Marino sotto i portici scoprirete quanti sapori si possono concentrare tra due fette di pane.

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