Le acque del Lago Natron, che si trova nella Tanzania settentrionale, sono mortali, a causa dell’altissima concentrazione di carbonato idrato di sodio (noto appunto come Natron). Non preoccupatevi per i fenicotteri di questa foto. Sono gli unici animali in grado di sopravvivere in questo ambiente, grazie a un particolare rivestimento che ricopre le loro zampe. Non è tutto: oltre ai fenicotteri, prosperano nelle acque del lago particolari microrganismi in grado di cambiare colore. Questo spiega la particolare colorazione che vedrete assumere a questo specchio d’acqua… infernale.
I 5 luoghi più terrificanti del pianeta
È vero, nessuno li sceglierebbe per passarci una vacanza, ma visitarli regala una scarica di adrenalina fantastica. Ecco alcuni dei luoghi più terrificanti del pianeta. Vi diamo un solo consiglio: restateci lo stretto necessario!
Volete considerarla un’isola fantasma, abitata da spettri di un passato nemmeno così lontano? Siete autorizzati. Preferite farne il simbolo dell’archeologia industriale del Giappone? Siete i benvenuti. Sì, perché fino al 1974 quest’isola ha prosperato grazie (o per colpa) di uno stabilimento minerario. In quell’anno fu chiuso e su Hashima calò il sipario. Fino al 2015, quando l’Unesco decise di inserirla tra i patrimoni del passato industriale dell’Umanità.
In California madre natura si è davvero sbizzarrita. Ha creato i vigneti della Napa Valley, le meravigliose spiagge di San Diego, il saliscendi di San Francisco (con l’aiuto dell’uomo), ma anche uno dei luoghi più inospitali del pianeta. Parliamo naturalmente della Death Valley, che comprende anche una porzione dello stato del Nevada. Da queste parti le attrazioni sono città abbandonate, miniere in disuso, polvere, sabbia e un sole infuocato. E la sensazione di essere circondati dalla morte, ovunque.
Nella cripta della Cappella Sansevero farete uno degli incontri più macabri che si possano immaginare. Parliamo delle cosiddette ‘macchine anatomiche’: due corpi, un uomo e una donna probabilmente servi del principe Sansevero, i cui cadaveri sono stati completamente scarnificati, per rendere osservabile il sistema circolatorio. Sicuri di voler guardare? Lo spettacolo è davvero inquietante!
Il mondo sotterraneo di Parigi è sconfinato. Oltre ai tunnel della metropolitana e ai canali delle fognature, sotto la città si snodano oltre 300 km di catacombes, l’ossario comunale dove riposano i defunti… I materiali per costruire Parigi vennero estratti da cave sotterranee. Il sistema di tunnel lungo 300 km (in cui oggi si svolgono talora feste “illegali”) è in parte visitabile. Poiché i cimiteri di Parigi fino al XVIII secolo erano perennemente sovraffollati, le amministrazioni che si sono succedute nei periodi seguenti hanno deciso di ammonticchiare qui, nei meandri del sottosuolo, i resti delle generazioni passate. Viste le code, conviene arrivare presto.