Ibiza, idee di viaggio lontano dalla movida
Sfatiamo un luogo comune, quello che fa dell’isola di Ibiza una meta di divertimento solo per giovani, buono per una vacanza di eccessi e molto cara.
Per riuscirci, ho voluto scommettere sul contrario, comprando un volo per cinquanta euro andata e ritorno da Venezia e affittando un appartamento e un’auto per girarla il più possibile.
Certo, Ibiza è in continuo movimento. Il suo clima mite anche fuori stagione la rende una meta perfetta non solo per la vita di mare, ma anche per chi desidera scoprirla attraverso lati “nascosti” come trekking, la visita a piccoli paesini, cibo ottimo e piccole spiaggette paradisiache. E allora ecco i luoghi imperdibili, secondo me.
Sa Talaia è la montagna più alta dell’isola. Da qui, in condizioni di tempo più o meno ottimali si può godere di una vista mozzafiato. La si raggiunge con un trekking piacevole della durata di due ore e mezzo, con un dislivello di circa 350 m. Il percorso parte dal paesino di Sant Josep e si snoda tra un boschetto e punti pietrosi più esposti fino ad arrivare ad intravvedere il mare in qualche scorcio. Dal pianoro che incontrerete in cima, la vista della costa è splendida.
Portinax è un piccolo centro turistico che si trova a nord est dell’isola. Un paesino vitale, che offre ogni genere di servizio, ma la cosa più bella da visitare è il faro di Moscater. Munitevi di scarpe comode e imboccate il sentiero. Attenzione perché non è segnato molto bene e prima di trovarvi nella retta via potreste fare un giro a vuoto tra gli arbusti. Il percorso è di circa tre chilometri andata e ritorno e si estende su un promontorio sferzato dal vento, a tratti a strapiombo sul mare (fate attenzione in alcuni punti), ma veramente bello.
Il faro si innalza imponente con i suoi 52 metri e le strisce bianche e nere. Non è visitabile, ma arrivare qui merita per ammirare il paesaggio e farsi accarezzare dalla brezza marina!
Punta Galera è un promontorio e un super punto panoramico a pochi chilometri da Sant Antoni de Portmany. Se amate i posti selvaggi questo fa per voi: un sentiero scende fino alla formazione di roccia rossastra che contrasta con il blu del mare. Il paesaggio è circondato da rocce, pini e piccoli capanni di legno costruiti dai pescatori locali. Si può ammirare il paesaggio dall’alto oppure, attraverso sicuri accessi, scendere verso piccole calette da cui accedere al mare per rigeneranti e rinfrescanti nuotate.
Il mare è splendido, la natura pure, ma vi devo anche chiedere di chiudere un occhio per non vedere le abnormi costruzioni vista mare costruite negli anni Settanta. Però tutto il resto le fa cadere in secondo piano. Nel paese di San Miquel si trova la spiaggia principale, spesso molto affollata. Imboccate il sentiero che sale sulla sinistra in mezzo alla vegetazione e percorretelo tra le scogliere e il sottobosco di pini in alcuni tratti a strapiombo sul mare. Superate Cala des Moltons e proseguite fino alla fine, dove scenderete in una lingua di spiaggia con le acque cristalline della baia da una parte e il mare aperto con le onde che si infrangono sugli scogli dall’altra.
Questo è uno dei posti più turistici, lo so, ma lo propongo perché è davvero un luogo meraviglioso soprattutto quando il sole si prepara al tramonto. A Sant Antony de Pormany c’è una scogliera che si affaccia sul mare e che piano piano si riempie di persone verso sera. Qui c’è chi ha una birra in mano o un calice di vino, la mano nella mano in quella del fidanzato, oppure è da solo. Si cerca un posto, ci si siede e si guarda l’orizzonte. Non bisogna fare altro che aspettare e puntare lo sguardo verso ovest tra chiacchiere e risate. Poi all’improvviso, ma nemmeno tanto, una palla infuocata si tuffa in mare, ed è emozione. Ne segue sempre un applauso tutto dedicato al Dio sole.