Irlanda, dalla Wicklow Coast a Tara: 10 mete per catturare lo spirito del luogo
A Dublino salite su uno dei treni della DART e puntate verso sud, direzione Wicklow Coast. Questo è il modo migliore e più scenografico per iniziare una ricognizione tra le mete più iconiche d'Irlanda. Quando sarete alla Collina di Tara, uno dei simboli del paese, vi sentirete in qualche modo a casa.
Vale certamente la pena visitare la costa di Wicklow a sud di Bray e di Greystones, capolinea meridionale della DART (Dublin Area Rapid Transit). Lunghe spiagge sabbiose caratterizzano il tratto di costa in direzione di Wicklow, la località più importante della contea. Ancora più a sud si trovano Wicklow Head, Silver Strand e Brittas Bay, una bella striscia di spiaggia di sabbia chiara. I pescatori si danno da fare, nel mare basso, alla ricerca di merluzzi e pesce persico. Arklow è un grazioso borgo di pescatori, noto per la costruzione di barche. Dopo un giorno tra i monti Wicklow, la strada lungo la costa è l’ideale per il rientro a Dublino.
Wexford è il luogo ideale per il birdwatching, poiché il bacino fangoso di North Slob, formatosi a nord della città dall’alternanza delle maree, è l’habitat di molte specie. Qui svernano 10.000 oche lombardelle groenlandesi (un terzo della popolazione mondiale), insieme a molti altri tipi di oche e anatre. Ci sono anche cigni, acrocefali, migliarini di palude, pantane e pettegole. Il parco organizza visite guidate su richiesta.
Prendetevi il tempo per una passeggiata nella storia irlandese nel Sparco sul River Slaney, 5 km a nord di Wexford. Tra le varie ricostruzioni: abitazioni a pianta circolare dai tetti di paglia di epoca precristiana, un intero crannog (torre di difesa su un’isola nel mare), un cantiere navale vichingo, castelli normanni.
Da oltre due secoli, e ancora oggi, Waterford è sinonimo di cristallo di qualità. La House of Waterford Crystal offre uno sguardo sulla produzione e organizza visite guidate (factory tours) nello stabilimento. Nel negozio annesso, divertitevi a cercare un bel souvenir.
Le rovine dell’abbazia di Jerpoint meritano la breve deviazione a sud di Kilkenny. Esse risalgono a periodi diversi, dalla fondazione dell’abbazia nel tardo XII secolo fino alla sua chiusura circa 400 anni dopo. Doppie colonne sostengono gli archi del monastero e nascondono alcune statue di pietra. Una bella torre merlata sovrasta la navata della chiesa, priva di tetto.
Il percorso di visita conduce su una gradinata (106 scalini) attraverso una serie di grotte ben illuminate nella pietra calcarea. Questo luogo è avvolto da una fama macabra: sembra che nel 928 d.C. i Vichinghi vi abbiano massacrato centinaia di abitanti e che le donne e i bambini nascosti in questa grotta morirono asfissiati per il fuoco appiccato dagli invasori. Sono stati ritrovati infatti scheletri senza segni di violenza, insieme a monete vichinghe. Osservando i gruppi di concrezioni dalle forme bizzarre e grottesche, provate a immaginare come queste cavità hanno guadagnato la loro orribile fama.
Le alte croci di pietra di epoca prenormanna dei borghi di Moone e Castledermot nella contea di Kildare meritano una deviazione. La croce di Moone è alta più di 5 m; le due croci di Castledermot sono situate vicino all’ingresso romanico e alle rovine di una torre circolare. Tutte e tre le croci sono di granito e presentano ricche decorazioni con varie scene bibliche.
Oberst William Hall-Walker era scozzese, ricco ed eccentrico; ereditò un birrificio e nel 1902 fondò la Scuderia nazionale irlandese alla periferia sud della città di Kildare. Per Oberst l’astrologia e le religioni esotiche erano importanti: gli stalloni e le giovenche venivano fatti accoppiare secondo il loro segno zodiacale, la crescita dei puledri era organizzata in base all’oroscopo e i box in cui alloggiavano erano provvisti di aperture sul soffitto in modo che la loro crescita potesse essere favorevolmente influenzata dalla luna e dalle stelle. Tra il 1906 e il 1910 l’appezzamento di terra confinante fu trasformato in giardino giapponese, dove la vita dell’essere umano è rappresentata simbolicamente come un viaggio verso il Giardino della Pace. Prendetevi almeno due ore di tempo per ammirare i cavalli del National Stud, visitare l’Irish Horse Museum e passeggiare nel giardino giapponese.
Nel I secolo d.C. Tara era il centro politico e religioso più importante d’Irlanda: tutti i re e i sacerdoti vi si incontravano ogni tre anni per stabilire le leggi e dirimere liti. Tara è presente in molti miti e leggende irlandesi, ma anche nella storia più recente. Nel 1843 Daniel O’Connell scelse Tara come punto d’incontro per uno dei “Monster Meeting” contro la discriminazione delle Corn Laws. E le oltre 100.000 persone (o un milione?) che arrivarono qui gli diedero ragione. Fatevi un giro e provate a immaginare la storia.
La battaglia sul Boyne sancì nel luglio del 1690 la vittoria del re protestante Guglielmo III sul re cattolico Giacomo II, suo suocero, rappresentando così un punto di svolta della storia irlandese. Il Boyne Visitor Centre sorge proprio dove ebbe luogo l’avvenimento storico, nel terreno della restaurata Oldbridge House (XVIII sec). Un percorso didattico, brevi filmati e un’esposizione di oggetti originali come armi raccontano nei dettagli gli eventi che hanno portato allo scontro decisivo, presentano i protagonisti e la tattica militare di entrambe le parti.