Isole Baleari: quale delle quattro? Breve guida all'imbarazzo della scelta
Quando si pensa a un viaggio alle Baleari c’è un solo rischio: cadere nell’imbarazzo della scelta. Preferite concentrarvi su movida, natura, storia o dedicarvi al relax assoluto? Ecco i nostri consigli per giocarsi al meglio questo poker d’assi!
Perché sceglierla: Ibiza è l’isola giusta per guardare e farsi guardare. Non ha dimenticato la sua anima trasgressiva e festaiola, quella che l’ha resa celebre nei mitici anni ’60 e ’70. A Ibiza Città, alzate subito il tiro con una puntata al Café Sidney, che i personaggi del jet set raggiungono scendendo direttamente dal loro yacht di iper lusso.
Perché sceglierla: i tempi in cui Formentera era un rifugio per gli hippy sono lontani, è vero, ma l’isola non ha perso la sua vocazione di buen retiro spiriturale. Qui vivrete una grande esperienza a contatto con la natura selvaggia delle Baleari, tra 20 km di litorali sabbiosi, rigogliose pinete, calette rocciose incontaminate, saline e laghi interni. Assaporate il fascino selvaggio di Cap de Barbaria, spingendovi all’estrema punta meridionale dell’isola. Per arrivarci costeggerete campi e pinete e passerete vicino ad alcuni resti megalitici del II secolo a.C. Non stupitevi: non siete certo i primi a desiderare profondamente di mettere radici qui!
Perché sceglierla: dimenticate lo stereotipo che dipinge la più grande isola delle Baleari come meta del turismo di massa o come vetrina del lusso più sfrenato. Sì, a Maiorca potreste incontrare anche rockstar e teste coronate, ma oggi la sua caratteristica principale è la bellezza della natura, tutelata da norme ambientali molto severe. Vivete un’esperienza al top visitanto il Parc Natural Mondragó: il suo comprensorio, la baia turchese e la spiaggia di sabbia fine sono quasi del tutto liberi da insediamenti umani e assomigliano molto a come era il mondo il giorno dopo la creazione.
Perché sceglierla: la sensibilità ambientale è ormai diffusa in tutte le Baleari, ma è Minorca la regina indiscussa della pace e della tranquillità, come sanno benissimo nibbi, aquile, falchi e tartarughe marine che la abitano. Proprio per la varietà di flora e fauna l’isola è stata dichiarata Riserva della Biosfera dall’UNESCO, e quindi è qui che dovete venire per scoprire il volto veramente incontaminato dell’arcipelago. Anche l’uomo, però, ha lasciato la propria impronta, e per una volta nel modo migliore. Vi aspettano tracce della presenza araba prima della Reconquista, ma soprattutto affascinanti vestigia dell’Età del bronzo. Parliamo delle navetas, piccole piramidi che s’incontrano nella parte occidentale dell’isola e che per la forma ricordano navi capovolte.