La bella delle Fiandre: Bruges e i suoi 5 must
Bruges è un gioiello medievale a 50 minuti di treno da Bruxelles. Soprannominata da molti la Venezia del Nord per la presenza di canali che ricordano la Serenissima, è una meta romantica e affascinante a cui è difficile restare indifferenti.
Io l’ho trovata splendida anche se, per i miei gusti, un po’ troppo… Troppo che? Troppo ordinata, troppo curata, troppo affollata… insomma, troppo tutto! Ma è sicuramente una città che vale la pena visitare, quantomeno per rifarsi un po’ gli occhi.
Va detto che Bruges non è uno di quei luoghi che ti obbliga a correre come una trottola da una parte all’altra per non perderti nulla e ciò ne fa la destinazione perfetta per chi predilige un tipo di turismo lento e rilassato. Il mio consiglio è quello ti sbarazzarvi della guida, o del GPS, e lasciarvi condurre dai sensi attraverso il dedalo di vicoli acciottolati che prima o poi vi porteranno al Markt, cuore pulsante di Bruges.
Io l’ho scoperta in un soleggiato weekend di giugno ed è stata una boccata d’ossigeno per spezzare con il trantran quotidiano milanese. È un centro piccolo e un giorno è sufficiente per goderlo e apprezzarlo a dovere. D’obbligo, a mio avviso, trascorrerci almeno una notte. Quando è illuminata, Bruges assume un fascino particolare ed è di una bellezza disarmante.
Siamo nel cuore di Bruges, quello che in epoca medievale rappresentava il centro commerciale della città. Su questa piazza, dominata dal Belfort del XIII secolo, si affacciano edifici in stile fiammingo che ospitano bar e ristoranti.
Due le cose fondamentali da fare al Markt. Salire i 366 scalini della torre campanaria per regalarvi una bella panoramica della città e gustare una birra belga seduti al tavolo di uno dei tanti locali che danno sulla piazza mentre ammirate il decoro da cartolina. Una cosa non esclude l’altra!
Il Rozen-Hoedkaal, o Molo del Rosario, è un’altra delle immagini iconiche di Bruges, quelle di tipo virale che circolano sui social e ti lasciano con il fiato sospeso. Splendido a qualsiasi ora del giorno e della notte, è impensabile lasciare Bruges senza averlo immortalato con la macchina fotografica almeno una volta.
Dal Rozen-Hoedkaal partono i battelli per il tour dei canali che offrono scorci sicuramente interessanti. Io ho desistito a causa della lunga coda ma se tornassi indietro non lo rifarei. L’impazienza, come la fretta, non è una buona consigliera! Non commettete il mio stesso errore!
Tra le tante cose belle da vedere a Bruges, perché scegliere proprio un’opera di Michelangelo? Beh, perché la statua in marmo della Madonna con bambino è l’unica opera della produzione di Michelangelo ad aver lasciato l’Italia quando l’artista era ancora in vita.
Inoltre, stilisticamente, è un’opera originale e non solo bella! Prestate attenzione allo sguardo triste di Maria e alla posizione “dinamica” di Gesù bambino… io sono rimasta in contemplazione non so quanto tempo!
Una delle ragioni per cui tornerei a Bruges senza pensarci due volte è fare un’altra bella scorpacciata di cioccolata. La zona del centro storico pullula di negozietti in cui entrare, deliziare gli occhi, stuzzicare l’olfatto e infine omaggiare il palato con uno, due o tre cioccolatini… ce n’è per tutti i gusti, di ogni forma e dimensione. L’unica cosa che condividono e l’aggettivo “sublime”!
Scusate se mi ripeto, ma questa credo sia realmente la cosa imprescindibile da fare a Bruges: lasciare a casa la guida e perdersi per il centro storico, affacciarsi a un ponte e osservare con sguardo trasognato l’incedere della vita sui canali. Macinerete chilometri su chilometri senza nemmeno accorgervene, ammaliati da scorci suggestivi che sembrano uscire da una fiaba.
Un unico consiglio, se potete. Scegliete un giorno infrasettimanale perché a mio avviso, senza il flusso continuo e costante di turisti, oltre a godere della bellezza di Bruges riuscirete anche a coglierla nella sua essenza, cosa che purtroppo io non sono riuscita a fare…