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León: un mosaico di edifici sacri, luoghi di riflessione e preghiera

Redazione Marco Polo

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Non è solo una delle tappe più importanti del Cammino di Santiago: è anche un mosaico di edifici sacri, luoghi di riflessione e preghiera. León, oggi nella comunità autonoma che porta il suo nome accanto a quello della Castiglia, fu prima un insediamento romano, poi la capitale del regno cristiano più settentrionale ai tempi della Reconquista. I suoi monumenti più belli risalgono a quell’epoca: li trovate soprattutto nella labirintica città vecchia.

La Cattedrale di León. Credits Kristof Bellens / Shutterstock
La Cattedrale di León. Credits Kristof Bellens / Shutterstock
La cattedrale: un tripudio di colori

Iniziata nel 1205, con le sue guglie appuntite, i rosoni e le vetrate, la cattedrale ricorda in modo sorprendente le chiese gotiche francesi. L’interno, grazie alla luce che penetra dalle più belle vetrate istoriate di tutta la Spagna, è un tripudio di colori: luminosi rossi e gialli sostituiscono le tonalità rosa e azzurre. Il portale principale è incorniciato da rilievi elaborati con scene del Giudizio Universale e fiancheggiato da due slanciati campanili.

La facciata di San Isidoro a León. Credits Luidger Wiki Commons
La facciata di San Isidoro a León. Credits Luidger Wiki Commons
Basilica de San Isidoro: romanico al top

Da qui, attraversando la città vecchia in direzione nord ovest si raggiunge in dieci minuti la Basilica de San Isidoro (seconda metà dell’XI secolo), uno dei più importanti esempi di romanico in Spagna. La chiesa è annessa a un più antico Panteón, che Fernando I fece diventare il mausoleo reale. Massici e tarchiati pilastri e colonne, con rari capitelli visigoti, sorreggono la volta con pregevoli affreschi del XII secolo, che rappresentano i cicli liturgici (natività, passione, resurrezione) e i mesi, con i mestieri agricoli associati, metafora dello scorrere del tempo.

Notte al Barrio Húmedo. Credits lunamarina
Notte al Barrio Húmedo. Credits lunamarina
Il Barrio Húmedo: ode al vino e alla notte

Nei vicoli intorno alla Plaza de San Martín si trovano i bar e i ristoranti più animati e pieni d’atmosfera. È il fulcro del cosiddetto Barrio Húmedo, il “quartiere umido”, dove è il vino e non l’acqua a rinfrescar l’ugola.

Hostal de San Marcos. Credits rui vale sousa / Shutterstock
Hostal de San Marcos. Credits rui vale sousa / Shutterstock
Hostal de San Marcos: un parador eccezionale

Un po’ più a ovest, fuori dalla León medievale, si trova l’Hostal de San Marcos, nato nel 1168 come ostello per ospitare i pellegrini. L’edificio originale venne ricostruito nel XVI secolo in stile rinascimentale-plateresco, quando il convento annesso divenne la sede generale dell’Ordine monastico-militare di San Giacomo della Spada. Una parte del complesso è ora un parador.

Casa Botines, un capolavoro di Gaudí. Credits lunamarina / Shutterstock
Casa Botines, un capolavoro di Gaudí. Credits lunamarina / Shutterstock
Casa Botines, dal genio di Gaudí

Di fronte al rinascimentale Palacio de los Guzmanes si erge Casa Botines, opera neogotica firmata da Antoni Gaudí. Costruita nel 1892-93, la Casa ospita ora un museo dedicato, ovviamente, a Gaudí. E il maestro del Modernismo siede lì fuori, sulla piazza, come scultura in bronzo.

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