Lucera, riflettori accesi tutto l'anno sulla Puglia
La grandiosa fortezza svevo-angioina e alcune perle nascoste da scoprire in un’appassionante caccia al tesoro: Lucera è una gemma del Tavoliere e ha tutte le carte in regola per mettervi voglia di Puglia ben prima dell’estate.
Siete pronti a camminare, camminare, camminare… senza vedere la fine delle mura turrite di questa fortezza? Dritte, ambrate dal sole, imponenti, sono un magnifico esempio di architettura difensiva medievale. Ottime per tenere a bada il nemico, ma solo fino all’avvento della polvere da sparo e, soprattutto, dei cannoni, che con la loro forza dirompente richiesero agli ingegneri militari del Rinascimento un approccio costruttivo differente. Questo capolavoro non è un lascito di Federico II – una volta tanto, qui in Puglia! -, ma di Carlo I d’Angiò, il re di dinastia francese che prese il potere dopo aver sconfitto Manfredi di Svevia (figlio di Federico) nella battaglia di Benevento.
Del palazzo che Federico si era fatto costruire, invece, nulla resta, se non nelle fonti. Questo per anticiparvi che all’interno delle mura non vedrete altro che un’immensa distesa verde, utile solo a darvi l’idea della vastità di ciò che ormai non c’è più. Ma… c’è un ma, perché la tecnologia, anche questa volta, ci viene in soccorso.
Da qualche mese, infatti, gli appassionati di storia hanno uno strumento in più. È l’app ARio, realizzata dalla startup di giovanissimi lucerini di Tera Labs. Prenotate la visita e divertitevi. Questo è il primo gioco in realtà aumentata all’interno di un bene culturale in Italia, come si legge nel sito della fortezza, e vi farà letteralmente calare nella roccaforte al tempo di Federico II. Che ne dite? Siete curiosi di vivere da protagonisti una giornata di otto secoli fa?
Lucera sa valorizzare il proprio passato e riconvertirlo perché sia sempre attuale. Lo capirete visitando il Convento del Santissimo Salvatore, un complesso sorto alla fine del Medioevo per ospitare i pellegrini e oggi trasformato in centro culturale polivalente, biblioteca e pinacoteca. È un luogo incantevole e potrete passare una giornata a girare per le sue sale. Nel chiostro, fermatevi ad osservare gli affreschi del ciclo francescano, dove spicca la lunetta che raffigura l’incontro tra Francesco d’Assisi e il sultano discendente del Saladino. È un fatto storico, ritratto anche da Giotto nella Basilica Superiore di Assisi, ma è allo stesso tempo una scena attuale, perché indica una direzione di dialogo e tolleranza da seguire anche ai giorni nostri.
Nella Biblioteca comunale Ruggero Bonghi, recentemente sistemata, scorrete con lo sguardo i frontespizi e le legature dei preziosi volumi conservati nella Sala delle Cinquecentine: da Tacito ad Ariosto, sarà un meraviglioso incontro con l’arte della stampa nei gloriosi anni del suo nascere.
Completate il giro per le sale del complesso visitando la Pinacoteca, che raccoglie una ricca collezione del pittore lucerino Giuseppe Ar: i suoi quadri, tra ambientazioni e scene di vita quotidiana, sono un’affascinante macchina del tempo puntata sulla Lucera di inizio Novecento.
Poi uscite all’aperto e, come direbbe François Truffaut, “prendete una cinepresa e scendete in strada” per uno degli incontri più emozionanti. Quello con i Mosaici di San Giusto, risalenti al V secolo d.C.: dopo anni di dubbi, ricerche e dibattiti, queste preziose tessere hanno finalmente trovato una degna sistemazione.
Non è finita, perché questa città bella e interessante tutto l’anno nei mesi invernali sa essere irresistibile. Se avrete la fortuna di venire sotto Natale, avrete buone probabilità di essere stregati dalle luci che accarezzano gli edifici del centro, creando un’immensa, colorata e gioiosa sacra rappresentazione, tutta piena di stelle sotto le stelle. Si tratta del Lucera Light Festival, che ha debuttato nel 2018, ma ha tutte le carte in regola per diventare una tradizione. Per i bambini, infine, ci sono gli addobbi, i plastici e le creazioni all’interno della biblioteca Bonghi.
Il tour è stato progettato dai professionisti della società cooperativa Frequenze, in collaborazione con il Comune di Orsara e finanziato dalla Regione Puglia.