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Madrid, in giro per La Latina: che cosa vedere lontano dai turisti

Redazione Marco Polo

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Avete voglia di perdervi tra le viuzze della capitale o magari di andare alla scoperta dei luoghi meno frequentati dai turisti? Allora non perdetevi La Latina, la parte meridionale del quartiere Madrid de los Austrias, una zona che saprà stupirvi: ad attendervi ci sono tanti vicoli tortuosi, ma anche emozioni e scoperte ad ogni svolta.

Madrid, autunno a La Latina
Madrid, autunno a La Latina. Credits VICTOR TORRES / Shutterstock

A La Latina si trovano diverse piazze incantevoli, come Plaza de la Paja, Plaza San Andrés o Plaza del Humilladero, dove col bel tempo la gente si ritrova a bere sulle terrazas. La differenza con il centro è evidente: mentre lì ci sono soprattutto turisti, La Latina è frequentata soltanto dai madrileni e l’atmosfera è incandescente, capace di cambiare da un momento all’altro. In più, in fatto di storia, Madrid de los Austrias (a cui appartiene anche La Latina) è il quartiere per eccellenza. Il suo nome si deve alla dinastia austriaca degli Asburgo, che salì al trono con Carlo V (in Spagna Carlo I) nel XVI secolo e regnò fino al XVIII, quando fu destituita dai Borboni: fu proprio sotto gli Asburgo, nel 1561, che Madrid fu proclamata capitale della Spagna.

Madrid, Catedral de la Almudena
Madrid, Catedral de la Almudena. Credits V_E / Shutterstock
Catedral de la Almudena: ma è davvero così brutta?

Sembra che alla maggior parte degli architetti venga una crisi di rigetto soltanto a guardarla e non sono gli unici a lamentarsi, tanto che con il tempo questa cattedrale ha acquisito la fama di essere la più brutta di tutta la Spagna. Pensate che ci vollero ben 110 anni per costruirla (compresa una sospensione dei lavori durante la guerra civile) nel corso dei quali l’edificio dovette subire un’orribile commistione di stili che spaziano senza nessuna logica dal neoclassicismo al neoromanticismo. L’importanza che riveste nel paese, tuttavia, è innegabile: nel 1993 fu solennemente consacrata da Papa Giovanni Paolo II e nel 2004 vi furono persino celebrate le nozze del re di Spagna Filippo con Letizia Ortiz Rocasolano. Le vanno riconosciute un’atmosfera particolarmente calda e una buona rappresentanza femminile, considerate le numerose nicchie in cui sono venerate sante di tutte le epoche.

Palacio Real: manie di grandezza

Lo stile asburgico del Palazzo Reale – austero e imponente – non è mai stato adatto a una città come Madrid: secondo gli storici, infatti, quando nel XVIII secolo Filippo V diede inizio al regno dei Borboni in Spagna, la delusione per l’aspetto della sua nuova residenza era tale che glielo si poteva leggere in volto. Dopotutto egli arrivava direttamente dallo sfarzo di Versailles, una reggia nata per volere del nonno Luigi XIV (il Re Sole). Ma uno stile sfarzoso e kitsch era del tutto inammissibile per gli Asburgo e in Spagna dovettero passare 34 anni prima che Filippo potesse finalmente dare sfogo a tutte le sue vanità: a seguito di un incendio, il palazzo reale venne ricostruito secondo i gusti del nuovo sovrano. Il progetto fu completato trent’anni più tardi dal figlio Carlo III, finendo per diventare il palazzo reale più grande di tutta l’Europa sudoccidentale, con una superficie pari a circa 16 campi di calcio.

Le stanze sono ben 3418: un mondo incantato impreziosito da dipinti, arazzi, stucchi, soffitti affrescati, mobili, orologi e ceramiche, spade e armature, libri e carte geografiche. Un vero peccato che dal 1931, anno in cui fu abolita la monarchia (temporaneamente, i Borbone torneranno nel 1975), l’edificio non sia più stato abitato né adibito ad altri usi. Per ora si possono visitare soltanto una cinquantina di sale del palazzo, quelle che appartengono al Museo Reale, tra cui la Sala del Trono e la Sala da Pranzo, la Farmacia Reale, la cappella e una sala che raccoglie alcuni strumenti musicali fabbricati da Stradivari in persona. Oggetti di valore inestimabile che vengono regolarmente suonati da musicisti affinché ne perduri la funzionalità. Da ottobre a giugno, ogni primo mercoledì del mese alle 12, davanti al Palacio Real si può assistere a un pomposo cambio della guardia

Campo del moro: un tesoro quasi introvabile

I Borboni l’hanno escogitata proprio bene: nonostante questo parco, ampio ed elegante, si trovi appena alle spalle del Palacio Real, trovare il suo ingresso è una piccola impresa. Ecco perché è sempre così vuoto! Per arrivarci dal Palazzo Reale, vi consigliamo di camminare sullo stretto marciapiede che scende lungo la trafficatissima Cuesta de San Vicente. Una volta raggiunto il parco ne capirete il valore: quasi certamente lo avrete tutto per voi!

Madrid, Calle Mayor
Madrid, Calle Mayor. Credits Catarina Balova
Calle Mayor: bella e trascurata

La principale strada di origine rinascimentale di Madrid è poco battuta, nonostante che alcuni degli sfarzosi edifici che la fiancheggiano siano la sede di enti o istituzioni importanti come l’Istituto Italiano di Cultura. Plaza de la Villa è una sorta di rassegna storica che abbraccia tre secoli: dal palazzo nobiliare Casa y Torre de los Lujanes del XV secolo si passa, al centro della piazza, alla Casa Cisneros del XVI e poi all’ex municipio di Madrid, la Casa de la Villa, risalente al XVII secolo. Di notte tutti gli edifici sono illuminati, donando alla piazza un fascino incantevole.

Mercado de la Cebada: la spesa dei madrileni

A turno, ogni fine settimana almeno un mercato coperto in città si trasforma in un frequentatissimo market, un posto dove potrete gustare cañas e tapas, fare corsi di cucina oppure curiosare tra le bancarelle di giovani stilisti. Tra i più apprezzati non perdete il Nómada Market e il Madrink Market presso il Mercado de la Cebada.

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