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Napoli: 5 esperienze top per amarla subito

Redazione Marco Polo

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Tante novità, molta tradizione, sapori e atmosfere inconfondibili: benvenuti a Napoli, una delle città più belle del mondo! Seguite il filo rosso delle esperienze che vi suggeriamo in questo articolo e vivete la città fino in fondo con la nostra guida – non vorrete più andare via!

Una scenografia straordinaria

Iniziate con un panorama da leggenda, con uno scorcio che fa di Napoli una delle regine di bellezza del mare, e non solo del Mediterraneno! Parliamo del litorale semplicemente grandioso che gli dèi hanno snocciolato tra la Riviera di Chiaia e via Francesco Caracciolo. È qui che la Napoli elegante e scenografica dà il meglio di sé. La Riviera fu aperta nel segno del fasto alla fine dei Seicento e ospita ancora oggi molte dimore nobiliari, come Palazzo Caracciolo di San Teodoro. Vi consigliamo di visitarlo, per capire di quale raffinata eleganza fosse capace la nobiltà napoletana. Il nuovo allestimento, che sfrutta sofisticate tecnologie digitali, vi offrirà un’appagante esperienza multisensoriale, trasportandovi indietro nel tempo all’epoca gloriosa dei Borboni.

A Napoli la musica nasce in strada, spontaneamente. Credits Enrico Della Pietra / Shutterstock
A Napoli la musica nasce in strada, spontaneamente. Credits Enrico Della Pietra / Shutterstock
Tanta, tanta musica!

Non è un luogo comune: la musica è nel DNA dei napoletani, che la ascoltano ovunque e mescolano con creatività tutti i generi. Uno dei luoghi sacri per ascoltare buone note qui in città è il Teatro Trianon, inaugurato nientemeno che da Eduardo Scarpetta, il grande attore e commediografo che scrisse Miseria e nobiltà. Dopo anni di declino, il Trianon è stato rilanciato all’inizio del nuovo Millennio e oggi è tornato a essere una tappa obbligata per gli appassionati della canzone napoletana, ma non solo. Non è finita: qualunque approccio alla musicalità partenopea sarebbe incompleto senza una puntata al tempio della lirica, il Teatro San Carlo. Non è necessario acquistare il biglietto per un’opera: partecipate a una delle visite guidate e rompete il ghiaccio con questo luogo sacro.

Caffè, sfogliatelle & pizza

La prima cosa da fare arrivati a Napoli è godersi un incontro molto ravvicinato e gustativo con la ‘tazzulella’ per eccellenza. Il miglior caffè si beve al Caffè del Professore, anche se nella stessa Piazza Trieste e Trento si trova la grande star della scena, lo storico caffè letterario Gambrinus: perdetevi tra marmi, stucchi e vita mondana, pensando che hanno fatto lo stesso Wilde, Hemingway e Sartre! La seconda cosa, che di solito si può fare quasi contemporaneamente, è affondare i denti in una sfogliatella. Per andare in caccia delle migliori, provate le pasticcerie Scaturchio e Pintauro (Via Toledo 275), oppure godetevi la brezza del mare e il gelato straordinario di Mergellina, con capatina d’obbligo allo Chalet Ciro. E poi, magari dopo esservi fatti perdonare una pasta di troppo con una bella passeggiata, fatevi una pizza, come consiglia Pino Daniele nella famosa canzone. A Napoli andrete a nozze, è chiaro, perché la scelta è vastissima. Il nume tutelare resta però Da Michele: maestri pizzaioli dal 1870, vi faranno gustare il meglio senza orpelli, su semplici tavoli di marmo.

Il Cristo velato della Cappella Sansevero. Credits marcobrivio.photography / Shutterstock
Il Cristo velato della Cappella Sansevero. Credits marcobrivio.photography / Shutterstock
Arte leggendaria: il Cristo velato e un tocco macabro

Le espressioni artistiche di Napoli sono spesso talmente belle da essere commoventi. Per rendervene conto, visitate il Museo Cappella Sansevero. In questo edificio rococò, voluto dal principe e anatomista Raimondo di Sangro, il culto dei morti napoletano tocca il suo apice nel Cristo Velato, una statua in marmo estremamente suggestiva realizzata da Giuseppe Sanmartino (1753). Se credete che sia impossibile trasformare un blocco di pietra in qualcosa di tanto leggiadro da sembrare trasparente, arrivati qui dovrete ricredervi. Nella cripta si trova anche un dettaglio molto più macabro, le cosiddette ‘macchine anatomiche’: si tratta di due corpi, un uomo e una donna probabilmente servi del principe, i cui cadaveri sono stati completamente scarnificati, per rendere osservabile il sistema circolatorio. Sicuri di voler guardare? Lo spettacolo è davvero inquietante!

La migliore veduta del Golfo di Napoli, dal Monte Faito
La migliore veduta del Golfo di Napoli, dal Monte Faito. Credits tanialerro.art / Shutterstock
Napoli low cost: panorami e ancora arte!

La città non ha perso la sua vocazione popolare e offre anche oggi un bel po’ di esperienze da vivere senza spendere troppo. Le tre funicolari di Montesanto, Chiaia e Centrale salgono al Vomero (una delle zone residenziali di Napoli), offrono una bella vista panoramica alla modica cifra di 1,50€ (sul sito della ANM trovate tutte le tariffe; volendo si spende anche meno) e hanno una struttura liberty piacevolmente conservata. Quest’esperienza vi metterà voglia di vedute ‘aeree’ del Golfo. Prendete la Funicolare del Monte Faito a Castellamare di Stabia per godervi la migliore ed essere davvero al passo coi tempi: l’impianto ha riaperto quest’anno, dopo un periodo di inattività.

Volete rifarvi gli occhi, ma con l’aiuto dell’arte? Continuate con i mezzi di trasporto, ma questa volta fate un’incursione nei sotterranei: le nuove stazioni della metropolitana della linea 1, come Dante, Museo, Materdei, Salvator Rosa, ospitano opere di artisti come Joseph Kosuth, Nicola de Maria e Jannis Kounellis. Non vi sono così familiari? Beh, li scoprirete aspettando la prima metro! Da non perdere, sempre lungo la linea 1, è la fermata della Stazione Toledo: inaugurata nel 2012 proprio sotto il Rione Carità, è stata collocata al primo posto dal quotidiano inglese The Telegraph tra le stazioni della metro più belle d’Europa!

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