Napoli, città del cinema
Napoli vive e respira cinema come pochi altri posti al mondo. Ogni angolo della città sembra avere una storia da raccontare, una scena da interpretare. Maestri della regia e grandi attori, nell'arco di oltre un secolo, hanno ambientato e girato qui film che spaziano dal drammatico al comico, dal noir al romantico.
È possibile visitare le strade, le piazze e i palazzi che hanno fatto da sfondo alle vicende cinematografiche, un giro alla scoperta di una certa Napoli conosciuta e amata dai cinefili di tutto il mondo. E per cominciare dalla strettissima attualità, Paolo Sorrentino ha firmato una vera e propria lettera d’amore alla città con il proprio più recente film, Parthenope.
Sorrentino è uno dei registi che meglio hanno saputo catturare l’essenza di Napoli. Parthenope conduce lo spettatore nel cuore della città, nei Quartieri Spagnoli, dove tradizione e modernità si intrecciano come le stradine che si arrampicano tra le case addossate una all'altra. Le scene principali si svolgono tra i vicoli stretti e le scale dei Quartieri, con la gente del posto che diventa parte integrante della narrazione. Qui i muri sono decorati dai volti dei grandi personaggi legati alla città: Francisco Bosoletti in particolare, ha dedicato murales a una scultura custodita nella Cappella Sansevero e a Diego Armando Maradona, una leggenda per Napoli e non solo.
Un’altra location simbolica di Parthenope è il Rione Sanità, noto per le catacombe e per il suo fascino decadente. Un ottimo modo per scoprire questa zona è partecipare al "Miglio Sacro" (ogni sabato, domenica e festivi, partenza ore 9), un’interessante visita guidata di quattro ore alla scoperta del rione e della sua storia, con introduzione e visita alle catacombe e all’ex ossario chiamato Cimitero delle Fontanelle.
L’oro di Napoli (1954), di Vittorio De Sica, è un film a episodi che cattura l'essenza della napoletanità. Il centro storico e Spaccanapoli, l'asse che lo divide in due parti, sono il palcoscenico principale: qui si svolgono le vicende di personaggi indimenticabili, come la pizzaiola interpretata da Sophia Loren o il conte decaduto portato in scena da De Sica stesso.
Dello stesso regista, e sempre strutturato a episodi, è un altro grande classico, Ieri, oggi e domani (1963). Tra le protagoniste c’è ancora Sophia Loren, nei panni di Adelina, una venditrice di sigarette di contrabbando nei quartieri popolari. Per evitare di essere arrestata, Adelina ricorre a una lunga serie di maternità. Quando nonostante tutto per lei rischiano di aprirsi le porte del carcere, la generosità del popolo napoletano riesce a risolve la situazione.
«Ci sono posti in cui vai una volta sola e ti basta.. e poi c’è Napoli»: parola di John Turturro, regista di Passione (2010), un film-documentario che racconta la Napoli popolare attraverso la musica, un patrimonio di artisti e gente comune, canzoni e poesia, storia e leggenda. I brani della tradizione, interpretati da grandissimi artisti (basti citare i due che aprono e chiudono il film, Mina e Pino Daniele), rendono omaggio a diversi magnifici scorci della città: Castel dell’Ovo che domina il golfo, il Pio Monte della Misericordia dove si trova una splendida tela di Caravaggio, il settecentesco Palazzo dello Spagnolo al Rione Sanità.
L’itinerario attraverso i luoghi napoletani del cinema può proseguire fuori città, per esempio sull’incantevole isola di Procida, raggiungibile in appena mezz'ora di aliscafo. Corricella è forse il suo borgo più affascinante, con le case colorate e i piccoli pescherecci ancorati in rada. Non stupisce che un luogo come qiuesto sia stato scelto più volte come set cinematografico: tra i diversi film girati qui ricordiamo Il postino di Michael Radford, l’ultima, grandissima interpretazione di Massimo Troisi, e Il talento di Mr. Ripley, di Anthony Minghella, con Matt Damon, Jude Law e Gwyneth Paltrow.