Napoli, viaggio nella Galleria Borbonica e in altri gioielli del sottosuolo
Siamo talmente affascinati dalla luce, dai colori e dalle persone di Napoli che a volte ci dimentichiamo quanto questa città sia interessante anche sotto pelle. Andiamo a fare un giro, partendo da quello che è forse il riferimento più illustre, la Galleria Borbonica.
Il tunnel voluto dal re Ferdinando II per fuggire da Napoli in caso di necessità è stato nei secoli utilizzato in vari modi: come discarica, come ricovero bellico e infine come deposito di veicoli sequestrati (dai detriti sono emerse auto e moto degli anni ‘40, ‘50 e ‘60). Per i più spericolati c’è il percorso avventura, che prevede tra l’altro la visita di una piccola cisterna e la navigazione con una zattera sulla falda acquifera sotterranea di Napoli.
La Napoli sotterranea è un labirinto di gallerie, cisterne e canali scavati nel tufo a partire dall’epoca greca e romana. Di recente sono stati scoperti perfino i resti di un teatro greco-romano. Sono presenti anche le cave da cui furono estratti i blocchi di tufo con i quali si costruirono le case della città. Le grotte furono usate fino al tardo Ottocento come acquedotto, in seguito come discariche per i rifiuti e durante la seconda guerra mondiale come rifugi antiaerei.
Accanto alla Basilica della Madre del Buon Consiglio, salendo verso Capodimonte, s’incontra l’info point da cui si parte per la visita alle Catacombe di San Gennaro, cimitero sotterraneo decorato con affreschi paleocristiani. A breve distanza, sotto la bella Basilica di Santa Maria della Sanità, meglio conosciuta come Chiesa di San Vincenzo, si trovano le Catacombe di San Gaudioso del V secolo d.C. Nella città vecchia si segnala un ipogeo situato sotto la Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco.
La cooperativa sociale La Paranza propone non solo visite guidate alle catacombe di Napoli, ma anche passeggiate attraverso il rione Sanità, una buona occasione per conoscere da vicino la problematica realtà di questo quartiere e le iniziative locali mirate a creare opportunità di lavoro per i giovani, alternative alle attività della camorra.
La nuova linea 1 della metropolitana con le sue undici stazioni dell’arte è semplicemente sorprendente. Le più interessanti sono quelle di Toledo, Dante e Museo, che sono state progettate, tra gli altri, da William Kentridge, Jannis Kounellis, Robert Wilson, Oliviero Toscani e Joseph Kosuth. Al prezzo di un biglietto della metropolitana si possono ammirare opere d’arte contemporanea di alta qualità, e inoltre ogni mercoledì alle 10.30 partono visite guidate gratuite attraverso le singole stazioni.