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Riviera di Ulisse: viaggio lungo la costa del basso Lazio

Mariarita Persichetti 24 hourstrotter

Mariarita Persichetti

C’è un luogo a sud di Roma dove mare e terra si intrecciano con il mito e scenari mozzafiato regnano in ogni angolo. È la Riviera di Ulisse, il tratto di costa laziale che si estende tra Latina e Minturno abbracciando acqua cristallina, borghi e tradizioni millenarie.

San Felice Circeo
San Felice Circeo. Credits Wirestock Creators / Shutterstock
La magia del Circeo tra Sabaudia e San Felice

Il Monte Circeo con il suo profilo inconfondibile fa da sfondo all’intera Riviera di Ulisse. È qui che, secondo l’Odissea di Omero, la maga Circe trattenne con un incantesimo Ulisse e i suoi compagni per più di un anno.

Nelle grotte che caratterizzano la bellissima costa, già a partire dal 1939 sono stati rinvenuti reperti archeologici risalenti al paleolitico e al neolitico. Questo legame con la preistoria è raccontato nel Museo del mare e della costa Marcello Zei a Sabaudia e nella mostra permanente Homo Sapiens et Habitat all’interno della Torre dei Templari a San Felice Circeo.

Ma il Circeo non è solo archeologia: è anche natura, trekking e spiagge mozzafiato. Il Parco Nazionale del Circeo, istituito già nel 1934 e Riserva della Biosfera dal 1997, oltre a tutelare una natura straordinaria custodisce sentieri di svariate difficoltà. L’escursione per raggiungere il picco di Circe (solo per esperti) regala un panorama da sogno sulle isole pontine, le dune di Sabaudia e i laghi costieri. La spiaggia di Torre Paola che alterna tratti liberi a tratti attrezzati è tra le più frequentate del basso Lazio.

Fondi dalla terrazza del castello baronale. Credits Mariarita Persichetti
Fondi dalla terrazza del castello baronale. Credits Mariarita Persichetti
Terracina e Fondi: al centro della Riviera di Ulisse

Proseguendo verso sud si incontra la città di Terracina, con il tempio di Giove Anxur a vegliare dall’alto: da qui si gode di un’ottima vista sulla città, sulla costa e sul Monte Circeo in ogni momento della giornata. Nel centro storico sono ancora visibili i resti dell’anfiteatro romano e parte dell’antico foro emiliano risalente al I sec. d.C.

Anche a Fondi gli appassionati di storia potranno rivivere i fasti dell’antica Roma ammirando le mura ciclopiche ben conservate e le terme romane situate a pochi passi dal maestoso Castello baronale di epoca medievale, simbolo indiscusso del comune pontino. Ma le sorprese che Fondi regala non finiscono qui: da non perdere la Chiesa di S.Pietro che custodisce il trono dell’antipapa Clemente VII e il quartiere ebraico La Giudea, con la vecchia sinagoga adibita a museo.

I due comuni centrali della Riviera di Ulisse sono collegati tra loro dalla Via Appia. In alcuni casi, l’antico percorso della regina viarum coincide con il tracciato della Via Francigena che regala scorci emozionanti, affacci sul mare, sul Lago di Fondi e un passaggio a piedi tra le colline.

Sperlonga e Gaeta: due tra i borghi più belli d'Italia

La prima è una minuscola cittadina tutta bianca che si affaccia sul mare, più volte paragonata ai borghi delle isole greche per bellezza e colori. La seconda è un’antica città marinara talmente legata ai Borbone e al Regno delle Due Sicilie che in alcuni casi, nei vicoli di Via Indipendenza, sembra Napoli. A Sperlonga e a Gaeta si respirano i profumi del Mediterraneo, si comprano frutta e verdura fresca dai produttori locali, si pescano e si friggono le alici. Le spiagge di Sperlonga da più di un quarto di secolo vengono premiate con la bandiera blu sia per i servizi offerti che per la qualità delle acque. Gli appassionati non potranno fare a meno di visitare il Museo Archeologico e i resti della Villa di Tiberio. L’imperatore romano scelse questo luogo per trascorrere i suoi momenti d’ozio e adornò la sontuosa dimora con varie sculture legate al mito di Ulisse, i cui resti sono conservati all’interno del complesso. A Gaeta, oltre alle sue sette spiagge e alle cento chiese, merita una visita la celebre Montagna Spaccata. Qui, secondo la leggenda, un marinaio turco miscredente lasciò nella roccia le impronte delle sue dita.

Sperlonga e Gaeta sono collegate dalla Via Flacca, strada litoranea che dona una splendida vista sul più bel tratto di costa del basso Lazio.

Scauri (Minturno) - spiaggia dei Sassolini. Credits Mariarita Persichetti
Scauri (Minturno) - spiaggia dei Sassolini. Credits Mariarita Persichetti
Formia e Minturno: a due passi dalla Campania

Gli ultimi comuni costieri della Riviera di Ulisse sono Formia e Minturno.

Anche Formia è legata all’Odissea: secondo il mito, si dice che qui approdarono le imbarcazioni di Ulisse, ma che solo una riuscì a salvarsi dalla furia dei Lestrigoni, i giganti cannibali. Tuttavia, la città deve la sua fama principalmente allo stretto legame con Cicerone. Pare che l’oratore fece costruire qui la villa dove fu assassinato e all’ingresso di Formia si trova un monumento funerario a lui dedicato. Chi è di passaggio non potrà certo perdersi la spiaggia di Vindicio, luogo ideale per gli amanti degli sport acquatici. Da Formia a Minturno, ultimo comune laziale prima del confine campano, il passo è breve.  Oggi, a testimoniare la rilevanza dell’antica Minturnae, i resti di uno dei comprensori archeologici più importanti del centro-sud. Al suo interno sono ancora visibili il teatro romano, una parte dell’antica Via Appia, resti del foro e del capitolium, l’antico mercato e parte di un acquedotto romano un tempo lungo oltre 11 km. Nella Riviera di Ulisse archeologia, storia e mare si intersecano costantemente per emozionare il turista e non lasciarlo insoddisfatto: prima di tornare a casa è d’obbligo un salto alla Spiaggia dei Sassolini di Scauri (frazione marina di Minturno), località che Nino Manfredi scelse per la sua villa sul mare.

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