Roma, una passeggiata nel verde: Trastevere, Gianicolo e Tevere
Dopo aver visitato i tanti musei della città e aver fatto chilometri sui marciapiedi del centro storico – insomma, se avete bisogno di un po’ di verde e vi manca un paesaggio naturale – allora è il momento di andare sul Gianicolo, il colle alto 84 m dedicato al dio romano Giano bifronte.
Cominciate la passeggiata nel vecchio quartiere popolare di Trastevere, da 1 Piazza Sonnino. Camminate lungo Via della Lungaretta fino ad arrivare a Piazza Santa Maria in Trastevere, chiamata come l’omonima e la più antica chiesa mariana di Roma. Il mosaico aureo al di sopra del porticato esterno della facciata è inconfondibile.
Dopo una buona colazione nei molti bar della zona, prendete Via della Paglia e seguite Via Garibaldi fino alla Chiesa di San Pietro in Montorio. Con un diametro di soli 5,50 m il Tempietto del Bramante, situato nel cortile interno del chiostro dei francescani adiacente alla chiesa, è un vero capolavoro d’arte rinascimentale in miniatura.
Proseguendo su Via Garibaldi conviene prendere la scorciatoia dei gradini di San Pancrazio, finché avvertirete il gorgogliare della Fontana dell’Acqua Paola. Nel 1612 papa Paolo V affidò a Carlo Maderno il progetto dei pomposi giochi d’acqua che rifornivano l’antico acquedotto imperiale ripristinato. La passeggiata del Gianicolo immersa nel verde sale quindi in collina.
Organizzate la passeggiata in modo da arrivare alle 12 in punto a Piazza Garibaldi, dove dal 1904 ogni giorno si spara un colpo a salve. Dal piazzale su cui si erge la statua equestre dell’eroe più rappresentativo dell’Unità d’Italia, la vista panoramica è splendida. Proseguite la strada nel verde e incontrerete la statua di una prode cavallerizza con in mano una pistola e in braccio il suo bambino. In giro per il mondo si trovano numerosi monumenti equestri in bronzo, ma è raro che a cavallo vi sia una donna. Si tratta della brasiliana Anita Garibaldi Ribeiro, compagna di Giuseppe Garibaldi, che combatté al servizio della libertà del Sudamerica e lo seguì fedelmente durante i suoi spostamenti. Fermatevi un’ultima volta a godere dello splendido panorama dal Monastero di Sant’Onofrio e degli affreschi del suo chiostro. Scendete poi lungo la Salita Sant’Onofrio fino a Piazza della Rovere, tornando al Tevere e al traffico cittadino.
Svoltate a destra all’altezza di Palazzo Salviati per imboccare Via della Lungara, in riva al Tevere. Dove prima c’era il chiostro di un monastero oggi si trova il ristorante Luna e l’altra, in cui fermarsi per un aperitivo o un semplice spuntino vegetariano. Il locale fa parte della storica associazione Casa Internazionale delle Donne.
Continuate poi su Via della Lungara fino alla Galleria Nazionale Villa Farnesina. Nel piccolo ma raffinato palazzo rinascimentale potete ammirare il ciclo di affreschi della Loggia di Amore e Psiche di Raffaello, per il quale l’amante del padrone di casa pare abbia fatto da modella. Infine prendete Via della Scala ed entrate nello storico quartiere di Trastevere. Chiudete in bellezza con un bicchiere alla vivace Enoteca Trastevere.