Idee di viaggio

Russia, 10 capolavori della letteratura che fanno viaggiare. Anche in poltrona.

Redazione Marco Polo

Redazione Marco Polo

I grandi romanzi russi sono anche una splendida occasione per viaggiare. Dall'incanto della Prospettiva Nevskij alle distese infinite della Siberia, ci aspettano incontri con personaggi e luoghi leggendari.

Prospettiva Nevskij. Credits sergey lavrishchev / Shutterstock
Prospettiva Nevskij. Credits sergey lavrishchev / Shutterstock
Questione di naso: San Pietroburgo e Gogol'

Iniziamo subito con una puntata al vertice della letteratura di tutti i tempi. Nel racconto Il naso di Nikolaj Vasil'evic Gogol', lo scrittore che può essere considerato il maestro di tutti gli altri, accade un evento memorabilel Una mattina, l'assessore di collegio Kovolyov si sveglia e si accorge di non aver più il naso...

Benissimo, e dove è finito? Primo di essere riacciuffato, il naso va in giro per molti luoghi della bella Pietroburgo. All'improvviso, lo troviamo a spasso per la Prospettiva Nevsklj, in uno degli scorci più scenografici della città. Che dire: un naso raffinato!

Mosca, bella e tenebrosa al tramonto. Credits Elina Leon / Shutterstock
Mosca, bella e tenebrosa al tramonto. Credits Elina Leon / Shutterstock
Il delitto di Raskolnikov, San Pietroburgo e Dostoevskij

Se Fedor Dostoevskij avesse mantenuto per tutto il romanzo il misterioso riserbo dell'incipit di Delitto e
castigo, ogni idagine sul crimine di Raskolnikov sarebbe un'impresa vana. Leggiamo infatti nelle
prime righe, già stregati, ma un po' spiazzati: "In una giornata straordinariamente calda del principio di
luglio, verso sera, un giovane, uscito dalla stanzetta che aveva in subaffitto nel vicolo di s ... ".
Proseguendo la lettura, invece, si scopre che lo studente scellerato uccide la vecchia usuraia nel
quartiere incorno a piazza Sennàja, compiendo il suo delitto in uno dei luoghi al tempo più sordidi. Per il
castigo, invece, bisognerà seguire lo sua storia fino in Siberia, dove Raskolnikov sarò inviato ai lavori
forzati.

Canale Mojka, luce spettrale a San Pietroburgo
Canale Mojka, luce spettrale a San Pietroburgo
A casa di Puskin sul canale Mojka, san Pietroburgo

Abbandoniamo per un attimo le trame romanzesche per incrociare la biografia di un poeta talmente
geniale e avventuroso da fare della propria vita un romanzo. Parliamo di Aleksander Sergeevic
Puskin, che morì nel 1837 a Pietroburgo, a seguito di un duello, nella casa di Nabereznaia Reki Mojki (al
numero 12). Perché un duello? Il Barone d'Anthes aveva importunato la bella moglie di Puskin, Natalia,
e il poeta non era certo il tipo da lasciar correre.

Stagni del Patriarca, Mosca: appuntamento col diavolo

Solo un romanziere russo può portare In scena In modo credibile il diavolo nel XX secolo. Ci riesce Sergej
Nikolaevic Bulgakov nel postumo Il maestro e Margherita. Il diavolo, nella storia ribattezzato Woland,
appare per la prima volta agli Stagni Patriarsie (del Patriarca) di Mosca.

Le sponde della Kolyma. Credits Maksim_Evdokimov / Shutterstock
Le sponde della Kolyma. Credits Maksim_Evdokimov / Shutterstock
Sulle sponde della Kolyma

Fiume della Russia siberiana, la Kolyma è stata purtroppo per lunghi decenni del Novecento silenziosa
spettatrice dei gulag, i campi di prigionia sovietici. Qui il romanziere Varlam Tichonovic Šalamov
ambienta le storie del ciclo I racconti di Kolyma. Da leggere per scoprire fino in fondo gli orrori del
totalitarismo sovietico.

Guerra e pace

Immortale come tutte le grandi epopee, ma anche lungo e sterminato come il corso del Volga, Guerra e
pace
è il compagno perfetto per un (infinito) viaggio nella Santa Madre Russia, ma non solo. Seguendo il
filo della vicenda, intanto, si può viaggiare in tutta Europa, dalla Francia napoleonica agli Urali, come ci
indica questo mappa titanica realizzata do un ricercatore della Stanford University.

Il Dottor Zivago: le illusioni del cinema

Il romanzo del Nobel Pasternak è uno tra i più avvincenti e romantici del Novecento, ma i russi non
furono di certo i primi a goderne. Fu pubblicato in anteprima mondiale da Feltrinelli in Italia nel 1957 e
solo nel 1988 in Unione Sovietica. I motivi per sobbalzare, però, non finiscono qui. Anche la sua
trasposizione cinematografica ha del sorprendente. Se vi ricordate le scene del temporaneo idillio di
Zivago (Ornar Sharif) e Lara Antipov (Julie Christie) nella steppa russa innevata, preparatevi allo stupore:
le riprese furono girate in Spagna, tra i monti a nord di Madrid. Pasternak, Zivago e l'intera vicenda,
infatti, erano ancora banditi in URSS.

Sebastopoli: in Crimea con Tolstoj

Negli anni del suo apprendistato umano e letterario, il conte Lev Tolstoj partecipò alla Guerra di
Crimea, in particolare all'assedio di Sebastopoli. Da quei fatti nacque una serie di novelle intitolata
proprio I racconti di Sebastopoli: sono ancora molto attuali, perché denunciano l'orrore della guerra.

Nabokov, la casa museo

Tra i grandi russi del Novecento e a lungo candidato al Nobel, l'autore di Lol/ta è nato e cresciuto In una
magnifica casa di San Pietroburgo, al n. 47 di via Bolshaya Morskaya. Dal 1997 la dimora è un museo,
che ospita anche parte della celebre collezione di farfalle di Nabokov. Inutile cercare tracce della
Russia in Lolita. perché la storia si svolge tra Francia e Stati Uni, i.

Anna Karenina: l'ultima stazione

La scena finale della vicenda di Anna Karenina, quella che chiude la penultima parte del romanzo con il
suicidio della protagonista, è talmente celebre, anche per le molte trasposizioni cinematografiche, che
si è portati a pensare che si svolga a Mosca, nel fasto della grande città. Invece Tolstoj scelse un'oscura
stazione della linea di Niznij-Novgorod, probabilmente l'odierna Zheleznodorozhnaya, per il balzo
mortale della protogonista, quondo ai suoi occhi tutto "avvampò di una luce più viva che mai". E per lei
fu la pace.

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