Toscana romantica: viaggio sulle orme di poeti e scrittori sorseggiando un calice di vino
Un itinerario sentimentale attraverso gli amori e i prodotti enologici più intensi e appassionati di questa regione. Tra tutte le regioni d’Italia, forse la Toscana è stata una delle più cantate e omaggiate da artisti, poeti e scrittori di ogni epoca. Al solo pensiero tornano alla mente i versi di Dante e del Petrarca o le pagine di Collodi e di Pratolini. Il percorso letterario tra amori e passioni che sto per proporvi sarà ricco di spunti di viaggio e un’occasione per conoscere vini italiani in grado sempre di raccontare storie e di emozionare.
Quello che stiamo per compiere è un viaggio tra passato e presente per ritrovare alcuni dei luoghi più celebri in cui si sono consumati grandi amori e dolci passioni letterarie. Dall’affetto familiare all’amore desiderato e mai incontrato, fino alla passione carnale che spinge verso comportamenti avventati: ecco 5 tappe da non perdere per un viaggio in Toscana all’insegna della letteratura… e del buon vino perché, si sa, un buon bicchiere è un ottimo compagno di lettura!
Quale destinazione migliore per un itinerario letterario e poetico in Toscana se non Firenze, il capoluogo di regione? La città ha visto passare un gran numero di scrittori e di autori immortali, ma nessuno fu come il Sommo Poeta che ancora oggi guarda la città con sguardo austero dall’alto del monumento posto in Piazza Santa Croce.
Firenze 700 anni fa non era certo come la vediamo ora: la Cupola del Brunelleschi non esisteva, Ponte Vecchio era decisamente diverso e le torri spuntavano più numerose tra le case di quello che oggi è il centro storico. Nonostante questo, ancora oggi a Firenze si prova la sensazione di essere catapultati indietro nel tempo ed è facile immaginarsi come poteva essere passeggiare per le sue strade ai tempi di Dante bambino, quando all’età di 9 anni vide per la volta Beatrice e se ne innamorò perdutamente.
Quello del Poeta per Beatrice Portinari è forse l’amore più famoso della letteratura, un amore che ha ispirato versi meravigliosi come quelli contenuti ne Le Rime e che ha contribuito alla creazione della più grande opera della letteratura italiana: La Divina Commedia.
A Firenze è possibile visitare la Casa Di Dante per ripercorrerne la vita e poi entrare nella piccola chiesetta di Santa Margherita dei Cerchi dove, per alcuni studiosi, Dante incontrò Beatrice per la prima volta. È qui, tra queste mura, che riposa ancora oggi la donna amata e adorata dal Poeta. Vicino alla tomba si nota un cestino: sono i bigliettini d’amore di tante donne che vengono qui a chiedere aiuto a Beatrice.
Quando avrai ripercorso le tappe di questo eterno amore, concediti una sosta al Mercato Centrale o in un’enoteca per gustare un buon bicchiere di Chianti Colli Fiorentini, un vino dal sapore di fiori e spezie, armonico e morbido che riporta alla mente proprio la bellezza di Beatrice cantata dal Sommo Poeta. Se preferisci un bianco, ordina una Vernaccia (di San Gimignano), il vino nominato anche da Dante nel Canto XXIV del Purgatorio.
Spostandoci in Maremma raggiungiamo Bolgheri, piccolo borgo dall’atmosfera medievale particolarmente amato da Carducci. Qui, infatti, il poeta si trasferì con la famiglia nel 1838, all’età di 3 anni, e vi rimase per circa 10 anni.
Quando da adulto ritornò nella graziosa cittadina in cui svetta alta la torre merlata del Castello della Gherardesca, le emozioni si fecero sentire e i ricordi tornarono alla mente.
I cipressi che a Bólgheri alti e schietti
Van da San Guido in duplice filar,
Quasi in corsa giganti giovinetti
Mi balzarono incontro e mi guardar.
Mi riconobbero, e — Ben torni omai —
Bisbigliaron vèr’ me co ‘l capo chino —
Perché non scendi? Perché non ristai?
Davanti San Guido è una bellissima ode in cui Carducci parla dei luoghi della sua fanciullezza e in cui ricorda con nostalgia anche la nonna Lucia che da bambino era solita raccontargli storie.
Le spoglie di nonna Lucia riposano ancora oggi nel piccolo cimitero del paese e una sua statua accoglie con sguardo amorevole ogni visitatore nel centro di Bolgheri.
Dopo una passeggiata tra i vicoli del borgo, non posso che consigliarti di accomodarti in una delle tante enoteche della zona per degustare un bicchiere di Bolgheri Sassicaia DOC. Questo vino è tra i più pregiati d’Italia ed è prodotto esclusivamente dall’azienda Tenuta San Guido: un vino unico e speciale, proprio come il dolce ricordo di una nonna, punto fermo nella vita di ognuno di noi.
Il nostro itinerario letterario continua a Siena, vivace città del Palio d ove il tempo si è fermato al Medioevo conservando piazze, vicoli, edifici e torri intatte e immutate. In città l’atmosfera medievale fuoriesce dalle pietre di Piazza del Campo, dagli affreschi di Ambrogio Lorenzetti che all’interno del Palazzo Pubblico rappresentano l’Allegoria del Buono e Cattivo Governo e dalle imponenti chiese, ma anche dalle divertenti e goliardiche storie di cui Siena è ricca.
Viene subito alla mente la Torre del Mangia, chiamata così dal soprannome del campanaro, Giovanni di Balduccio, che fu apostrofato dai cittadini come il “Mangiaguadagni” per essere solito sperperare i suoi soldi nelle osterie. Se hai letto il Decameron non potrai non pensare, però, anche alla novella amorosa raccontata da Elissa nella Settima Giornata.
L’amore, questa volta, è quello carnale tra Agnese e Rinaldo, frate innamorato da sempre della giovane. Quando il marito li troverà insieme, il frate riuscirà a convincere l’uomo di aver salvato la vita al figlioletto in fasce e lo inviterà addirittura a “far porre una statua di cera della sua grandezza a laude di Dio dinanzi alla figura di messer santo Ambruogio” in Palazzo Sansedoni.
Per goderti Siena a tutto tondo, ti consiglio di accompagnare la visita con un bicchiere di Chianti Colli Senesi DOGC, un vino armonico, vivace e vellutato che grazie alle sue note profumate è amato anche da chi non è abituato a bere vino. I suoi sentori freschi e allegri, ricordano lo spirito delle storie del Decameron.
Terra di mare e di colline, simbolo di mondanità e vivacità, la Versilia è un’area della Toscana tutta da scoprire. Nonostante la sua atmosfera spensierata, la Versilia è da sempre un terreno fecondo per artisti e letterati che qui si sono fermati per lasciarsi ispirare. Ad esempio Michelangelo vi sviluppò l’arte del marmo e Puccini visse e lavorò a Torre del Lago.
È di D’Annunzio, però, che voglio parlare. La Versilia, infatti, con i suoi luoghi e i suoi paesaggi ispirarono l’Alcyone e la commovente lirica “La pioggia nel pineto” in cui uomo e natura diventano un tutt’uno. Sono gli anni dell’amore per Eleonora Duse, musa e donna amata dal poeta. La relazione tra i due è un continuo di alti e bassi, di tradimenti ed egoismi che porteranno alla fine della stessa.
Anni dopo, venuto a conoscenza della morte della donna, D’Annunzio esclamerà: “E’ morta quella che non meritai”. Nonostante il rapporto travagliato tra i due, oggi passeggiare a Marina di Pisa e tra le pinete versiliane, non può che portare alla mente i versi del poeta e la forza struggente di un amore doloroso.
Secco, corposo e dai riflessi granato, il Colline Lucchesi DOC Merlot è il vino giusto da degustare a fine giornata per ricordare un amore viscerale che ci è compagno nonostante tutto.
Infine, andiamo a Volterra per scoprire una storia d’amore più recente: quella tra Bella Swan e Edward Cullen raccontata nel libro New Moon, seguito di Twilight. La Volterra di Stephanie Mayer è il centro del potere dei Volturi, storici vampiri che detengono il potere e dettano le leggi. Da loro si recherà Edward per farsi uccidere. Il vampiro, sconvolto e certo che la sua amata sia morta, infatti, è convinto che non valga più la pena vivere. La giovane, in realtà, è viva e cercherà in tutti i modi di salvarlo.
Rosso e intenso come il sangue e come la passione, il Vino Nobile di Montepulciano è il vino giusto per accompagnare la tua visita a due dei più bei borghi della Toscana tra storie di vampiri e di amori pericolosi. Sebbene nel libro si parli di Volterra, se hai visto il film avrai sicuramente riconosciuto Piazza Grande di Montepulciano. Quest’ultimo borgo, infatti, è stata scelto come set per questioni di comodità.
Da Volterra a Montepulciano ci si impiega circa un’ora e mezza di auto: ti suggerisco, perciò, di includere entrambi nel tuo itinerario.