A tu per tu con Asti, alla scoperta di un passato illustre e dei fermenti del presente
La città conserva un’atmosfera d’altri tempi, ma tanto è immobile la sua architettura medievale, quanto è esuberante e inaspettata la proposta gastronomica e culturale. La realtà è questa: nel Medioevo Asti era la repubblica più potente e ricca del Piemonte, talmente ricca da evitare la distruzione minacciata dall’imperatore Federico Barbarossa semplicemente pagando un riscatto.
Lo splendido aspetto medievale del centro si è conservato in modo quasi perfetto, solo alcune facciate in stile barocco “disturbano” lo scenario creato dai palazzi nobiliari, dalle torri monumentali e dalle chiese gotiche. Ancora oggi Asti è un vivace centro commerciale per i prodotti agricoli della regione, in particolar modo il vino. La fiera enologica autunnale, la Douja d’Or, è la più importante del Piemonte e la miglior prova che ad Asti non c’è solo lo spumante.
Il figlio più famoso di Asti (anche se il titolo è conteso dal grande cantautore e musicista Paolo Conte) è il poeta e drammaturgo Vittorio Alfieri (1749-1803). Quando era in vita, le sue opere cariche di odio per la tirannia non riscossero molto successo; soltanto durante il Risorgimento, qualche decennio dopo la sua morte, il poeta divenne un eroe e gli fu dedicata la strada principale che attraversa il centro storico di Asti, Corso Alfieri. All’inizio del corso a est, al civico n. 2, si trova il Battistero di San Pietro, a pianta ottagonale, costruito nel XII secolo su modello della chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Dall’altro lato di Piazza Alfieri, ampia ma purtroppo non molto affascinante, inizia il Recinto dei Nobili, l’antico ed elegante quartiere signorile (meritano una visita anche le stradine laterali). In Piazza Roma, a sinistra, si trova la Torre dei Comentini del XIII secolo, una delle leggendarie 125 torri monumentali medievali che un tempo caratterizzavano la città; oggi ne rimangono una ventina.
Dall’altro lato di Via San Martino si trova Palazzo Ottolenghi, costruito nel 1754, arredato in stile imperiale e riccamente dipinto. Restaurato di recente, ospita oggi il Museo del Risorgimento. Nella casa al civico n. 375 nacque Vittorio Alfieri: Palazzo Alfieri (costruito nel 1738 dallo zio Benedetto Alfieri, grande architetto) è la sede del Centro Nazionale di Studi Alfieriani e del Museo Alfieriano (al momento chiuso per restauri). La passeggiata lungo Corso Alfieri termina con la Torre Rossa, la costruzione più antica di Asti situata nella parte più a ovest del corso: la parte inferiore risale al periodo della nascita di Cristo ed era inclusa nell’antica porta occidentale della città.
Pampini stilizzati avvolgono le alte colonne che sostengono l’interno gotico a tre navate. La chiesa, edificata nel XIV secolo, è una delle costruzioni gotiche più importanti del Piemonte, chiamata in gergo “la vigna”. All’interno si possono ammirare due acquasantiere, una preromanica e l’altra gotica (la prima poggia su capitelli romani). La semplice facciata a ovest è caratterizzata da tre portali strombati e da rosoni, superata in bellezza dalla facciata rivolta a sud dove si trovano finestre con cornici a scacchi bianchi e rossi e un portale con ricchi decori in stile gotico francese.
Sulla bella Piazza San Secondo, l’ex piazza del mercato, si affaccia la più antica chiesa della città, costruita nell’VIII secolo e completamente trasformata 500 anni più tardi nella chiesa gotica visibile oggi. La facciata a tre portali assomiglia in modo strabiliante alla cattedrale, ma l’interno ha mantenuto i suoi tratti originari con le cappelle laterali barocche e il pregevole presbiterio preromanico.