Un giorno alle Everglades: come divertirsi tra paludi e alligatori
Il parco Nazionale delle Everglades è un’area paludosa a sud della Florida, unica nel suo genere. Distese di mangrovie, falasco e decine di piante autoctone nascondono anche una fauna molto nutrita e diffusa, da scoprire con attività emozionanti e divertenti.
Con un giorno a disposizione, l’ideale è iniziare la visita dalla Shark Valley, il luogo più adatto per capire perché le Everglades sono chiamate anche il “fiume d’erba”.
È un itinerario di 15 miglia percorribile con tram-tours di 2 ore a 25 US$ oppure noleggiando una bici a 9 US$ l’ora, la soluzione migliore. Al miglio 7 c’è una torre di avvistamento, ma chi è fuori allenamento non dovrà arrivare fin là per godersi questo incredibile ecosistema. Anche con una pedalata di meno di un’ora il divertimento è assicurato: gli alligatori si riposano nell’acqua stagnante e spesso anche sul ciglio della strada. Ritrovarsi a tu per tu con questi lucertoloni è un gioco da ragazzi, basta saper capire quando è ora di sfrecciare via e soprattutto come funziona il freno a pedale. Prudenza, sempre e comunque, avvicinare questi animali non è un gioco! Molto più semplice e meno pericoloso è incontrare aironi, cormorani, volatili di ogni tipo e tartarughe.
La scarica di adrenalina di trovarvi a pochi passi da un alligatore non è stata sufficiente? Quello che ci vuole è un giro in Airboat.
Tra i tanti che offrono questo servizio, c’è Everglades Alligator Farm vicino a Homestead. Con poco meno di 30 US$ vi farà letteralmente volare a pelo d’acqua per circa 25 minuti, su questa piccola imbarcazione con elica e motore a scoppio che fa molto rumore. Più che un giro panoramico sarà una corsa a suon di derapate. La prima fila ha una doccia gratis assicurata e tante risate. Ci sono anche recinti che ospitano la fauna locale: alligatori di ogni dimensione, iguane, volatili, qualche mammifero e si può assistere a spettacoli in cui interagire con alligatori e serpenti per provare l’emozione di tenerli in mano.
Dall’Ernest Coe Visitor Center partono brevi sentieri in cui perdersi per qualche ora. I più semplici: l’Anhinga Trail, più adatto per osservare gli animali, tra cui i famosi uccelli dal corpo nero simili a cormorani, da cui prende il nome, e il Gumbo Limbo Trail. Quest’ultimo si trova accanto al precedente, ma è totalmente diverso: vi regalerà un percorso tra la fitta e intricata vegetazione esotica, fitta di ficus, gumbo limbo, caffè selvatico e palme reali.
Dopo una giornata adrenalinica arriva il momento di un buon pasto. A Homestead, il Gator Grill e Robert is Here offrono soluzioni per tutti i gusti. Il primo è un locale minuscolo che ha come specialità i gator bites, oltre a classici prodotti da fast food americano. Il secondo è un grande mercato di prodotti locali, frutti esotici trasformati in deliziosi frappè o marmellate o semplicemente da mordere appena colti. Tutto intorno una fattoria con gli animali e distese di piantagioni. Per concludere con un po’ di shopping, fate un salto al Florida Keys Outlet nelle vicinanze.
Via terra le Everglades sono raggiungibili percorrendo il Tamiami Trail da Naples a Miami, ma non mancano possibilità di esplorare le zone più remote in canoa. L’ingresso è gratuito solo da Everglades City mentre negli altri accessi si paga la tariffa parchi, valida 7 giorni.
Il periodo migliore per visitarle è in autunno-inverno quando l’umidità e le zanzare non disturbano i visitatori, che però aumentano, e il clima caldo attira più volatili e predatori a svernare. L’estate è la stagione delle piogge, con relativa incertezza meteorologica, tanta afa e zanzare. Homestead è una cittadina molto comoda per avere a portata di mano tutte queste attrazioni. Qui l’offerta di motel a costo inferiore rispetto ad altre zone è ottima.