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Valencia, che cosa vedere nella Capitale mondiale del design 2022

Redazione Marco Polo

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Il titolo di Capitale mondiale del design, che Valencia porterà nel 2022, è una splendida occasione per tornare nella città spagnola. In questo articolo vi raccontiamo che cosa vedere e quali esperienze fare per apprezzare il suo multiforme e poliedrico impianto urbano.

Valencia, Plaza del Ayuntamiento
Valencia, Plaza del Ayuntamiento. Credits BAHDANOVICH ALENA / Shutterstock
Plaza del Ayuntamiento

Il tour inizia alla Plaza del Ayuntamiento, da sempre la piazza principale, con fontane spettacolari e palme, dominata dal maestoso municipio, l’Ayuntamiento. Da qui passeggiate verso nord ovest fino al Mercado Central, uno dei mercati più grandi di tutta l’Europa, dove si trova quasi ogni pesce pescato al mondo, frutta, verdura e carni di ogni tipo. Proprio di fronte si erge un vero gioiellino, un palazzo gotico del XV secolo con un atrio sorretto da colonne e una volta a stella, che ospita la sede della Lonja de la Seda (la Borsa della seta).

La Cattedrale

Andando verso est si raggiunge il complesso della cattedrale, che comprende anche il Miguelete, una torre incompiuta, il Museo della Cattedrale e due piazzette. L’edificio sacro venne costruito tra il XIII e il XV secolo in gotico valenzano. Alle sue spalle si trova la Plaza de la Virgen: sin dal Medioevo ogni giovedì a mezzogiorno si riunisce qui l’istituzione giuridica più antica d’Europa, il Tribunal de las Aguas, formato da otto contadini, che delibera sulle richieste e le lamentele relative all’irrigazione e alle esigenze d’acqua degli huertas della città.

I musei

Da non perdere assolutamente è il Museo Nacional de Cerámica González Martí: vale la pena sia per la splendida facciata barocca sia per la collezione che ospita. Gli appassionati d’arte devono visitare il Museo de Bellas Artes, che offre una carrellata di pittura spagnola nel corso dei secoli, con opere, tra le altre, di Goya, Murillo e Velázquez.

Chi invece è più attirato dall’arte contemporanea, può fare un salto all’Instituto Valenciano de Arte Moderno (IVAM), strutturato in otto sezioni che trattano tutte le espressioni e i media artistici della modernità. Il Museo Fallero espone i ninots (pupazzi) della festa delle Falles (Las Fallas) che hanno vinto la competizione e che per questo non sono stati dati alle fiamme. Les Falles si svolge ogni anno tra il 12 e il 19 marzo, con feste di strada, spettacoli pirotecnici e, naturalmente, enormi pupazzi di cartapesta.

Valencia, l'Oceanogràfic
Valencia, l'Oceanogràfic. Credits Paolo Certo / Shutterstock
Ciutat de les Arts i les Ciències

La Città delle Arti e delle Scienze si trova a sud est del centro storico: il complesso architettonico è stato disegnato dal celebre architetto Santiago Calatrava, valenzano di nascita. La Generalitat ha finanziato questi ragguardevoli edifici bianchi, dalle eleganti linee ricurve che si specchiano sull’acqua, non da ultimo per promuovere il turismo. L’Hemisfèric ospita un enorme schermo che serve come planetario, per proiezioni laser e come cinema IMAX. Accanto, il Museu de les Ciències Príncipe Felipe è un museo scientifico interattivo, mentre l’Oceanogràfic è un acquario con una grande varietà di specie marine. Nel Palau de les Arts si tengono concerti, opere liriche e spettacoli teatrali.

Una dolce conclusione

Non potete assolutamente andarvene dalla città senza aver assaggiato un bicchiere di horchata preparata con acqua, zucchero e chufa (un piccolo tubero). La celebre Horchatería Santa Catalina nei pressi di Plaza de la Reina è il posto giusto per provarla prima di precipitarsi in spiaggia: chilometri di sabbia proprio davanti alla città!

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