Venezia insolita: alla scoperta di Pellestrina
Vale la pena allontanarsi per qualche ora da Venezia per esplorare la quieta bellezza di Pellestrina, una delle isole della Laguna veneta. Questa sottile lingua di terra separa le acque lagunari dal Mar Adriatico e fino a qualche decennio fa era popolata esclusivamente da pescatori e merlettaie. Oggi è molto più comune incontrarvi viaggiatori in cerca di sentieri meno battuti, ma l’isola ha comunque mantenuto il proprio irresistibile aspetto pittoresco.
Definire Pellestrina una "sottile lingua di terra" non è un modo di dire: quest’isola è lunga undici chilometri e larga al massimo poco più di uno, ma nel punto più stretto ci sono solo una ventina di metri tra una sponda e l’altra. È piccola, sì, ma deliziosa: ci sono casette colorate che si specchiano nell’acqua, qualche ristorante tipico, spiagge tranquille in cui fare il bagno e anche un’oasi naturale protetta.
La vocazione marinara di questi luoghi è evidente, oggi come in passato. A partire da Santa Maria del Mare, uno dei borghi di Pellestrina, il primo che si incontra percorrendo l’isola da nord a sud: il suo panorama è caratterizzato anche dalle valli da pesca, quelle aree riparate da argini per l’itticoltura tipiche della Laguna veneta.
Proseguendo verso sud si arriva al borgo di San Pietro in Volta, il più antico, da assaporare visitando la chiesetta del Settecento e passeggiando senza fretta tra le case colorate affacciate sull’acqua. Ancora più a sud si incontrano Portosecco e infine Pellestrina, il borgo principale. È in particolare a Portosecco che si possono notare i segni di un’altra tradizione dell’isola: i merletti a fuselli. Se Burano è celebre per i merletti ad ago, infatti, qui da secoli le merlettaie intrecciando i fili arrotolati su asticciole in legno (i fuselli, appunto).
Spingendosi più a sud si incontrano i Murazzi, fortificazione in pietra d’Istria costruita come protezione dal mare: funge da vero e proprio ponte per l’estremità meridionale dell’isola, occupata dalla riserva naturale di Ca’ Roman. Addentrarsi in quest’area verde, gestita dalla Lipu, permette di osservare il caratteristico ambiente dunale dell’alto Adriatico e, con un po’ di fortuna e di pazienza, anche numerose specie di uccelli: martin pescatore, gruccioni, sparvieri, svassi, falchi pellegrini, fratini, fraticelli e tante altre.
I sentieri-natura dell’oasi di Ca’ Roman, dove la Lipu organizza visite guidate su prenotazione, sono uno dei motivi per cui gli abitanti della Laguna e i turisti raggiungono Pellestrina. È piacevole, in alternativa, camminare o andare in bicicletta tra i borghi e sul lungomare, percorrendo l’isola per intero (ci si può spostare da un punto all’altro anche in ferry boat o in autobus). Se il tempo lo consente, vale la pena concedersi una nuotata e un bagno di sole sul litorale ad accesso libero. Per conoscere meglio la storia di Pellestrina bisogna visitare il Piccolo Museo della Laguna Sud, aperto a San Pietro in Volta nel 2007.
Se si capita nel borgo di Pellestrina a inizio agosto, invece, è d’obbligo partecipare alla Festa della Madonna dell’Apparizione, che prevede spettacoli, specialità gastronomiche e regate. Secondo la tradizione il 4 agosto 1716, nel luogo in cui oggi sorge il Santuario della Madonna dell’Apparizione, la Vergine si mostrò a un giovane isolano preannunciando la vittoria dei cristiani sui turchi. Pellestrina è collegata a Chioggia da una motonave e a Venezia da un ferry boat: in questo caso bisogna prendere il vaporetto fino al Lido, poi l’autobus 11 fino agli Alberoni e da qui l’imbarcazione per Santa Maria del Mare.