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Venezia: navigando tra le isole della laguna

Redazione Marco Polo

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Quando si pensa a Venezia spesso ci si concentra su Piazza San Marco e si dimentica che questa città è in realtà un multiforme e variegato arcipelago di isole, ognuna ricca di personalità e non lontane dal Palazzo dei Dogi e dalla splendida basilica. Saliamo in vaporetto e concediamoci il lusso di una navigazione lenta e meravigliata, in uno scenario unico al mondo.

Venezia, l'isola di San Giorgio vista dal bacino di San Marco
Venezia, l'isola di San Giorgio vista dal bacino di San Marco. Credits Marco Rubino / Shutterstock
San Giorgio Maggiore: a tu per tu con Andrea Palladio

Con il vaporetto della linea 2 in pochi minuti arrivate dal 1 molo San Marco-San Zaccaria a San Giorgio Maggiore e nel frattempo potete già ammirare uno degli scorci più fotografati della Laguna: il complesso conventuale di San Giorgio Maggiore, progettato da Andrea Palladio alla fine del XVI secolo su commissione dei monaci benedettini e costruito sull’omonima isola di fronte a Palazzo Ducale. Giunti alla basilica osservate per prima la facciata in marmo bianchissimo, il cui rigore geometrico ricorda un tempio dell’antichità. Non meno impressionante si rivela l’interno a tre navate, decorato con enormi dipinti del Tintoretto.

Venezia, i colori di Burano
Venezia, i colori di Burano. Credits Desizned / Shutterstock
Burano, colori e vecchi merletti

L’isola dei merletti sembra una variopinta Venezia in miniatura che mette di buon umore: qui tutto è un po’ più piccolo, più colorato e più datato. La casetta più bella è quella di Bepi Suà: il suo bizzarro proprietario l’ha dipinta di vari colori. Tra ponticelli e canaletti si arriva alla Chiesa di San Martino. Dopo una passeggiata e un drink sulla riva, cercate di visitare il Museo del Merletto: trascurarlo sarebbe un peccato, se non proprio un delitto.

Lido: una lingua di terra con molte storie da raccontare

La striscia di terra lunga 12 km e larga tra i 200 e i 1700 m che separa la Laguna dal Mare Adriatico difende la città da mareggiate e alluvioni da tempo immemore. Dal XIX secolo è diventato un luogo di villeggiatura per gli abitanti del posto e uno stabilimento balneare amato dai visitatori stranieri. Quando il turismo non era ancora di massa, in spiaggia si incontrava soprattutto una clientela benestante, giovani rampolli stranieri o artisti dediti alla dolce vita, come testimoniano le sontuose ville, gli hotel e i grandi parchi.

Il più bello è il Grand Hotel des Bains, costruito nel 1900, che ispirò a Thomas Mann La morte a Venezia e in cui fu girata la famosa trasposizione cinematografica di Luchino Visconti, oltre al film Il paziente inglese. L’albergo fu chiuso nel 2010 e da allora si sta sgretolando dietro un recinto di lamiere ondulate. Un gruppo di investitori sembrava interessato all’acquisto per ricavarne appartamenti di lusso; adesso si parla di riaprirlo come hotel, ma non si sa quanto tempo ci vorrà.

Almeno il Palazzo del Cinema degli anni ‘30 è stato restaurato e ampliato di una sala. All’inizio di settembre le star mondiali del grande schermo si danno appuntamento qui in occasione della Mostra del Cinema, il festival cinematografico di Venezia. Le frequentazioni aristocratiche sono in gran parte scomparse, ma rimangono l’atmosfera e i luoghi adatti a trascorrere spensierate vacanze in riva al mare. A due passi dal termine di Viale Santa Maria Elisabetta, la via principale, si trovano spiagge con pizzerie, gelaterie e bar, l’ideale per chi vuole trascorrere le proprie giornate crogiolandosi al sole. I nottambuli possono scatenarsi nelle numerose discoteche, gli sportivi nei club di canoa e vela, o sulla pista ciclabile che percorre tutto il Lido e il Lido di Pellestrina.

Sulla punta nord del Lido vale la pena visitare l’Antico cimitero ebraico e il vicino Aeroporto Nicelli, un gioiello architettonico in stile Bauhaus. Chi lo desidera, recandosi a sud ovest dell’oasi protetta Ca’ Roman, può salire a bordo di un traghetto e proseguire poi in autobus, i più avventurosi in bicicletta, fino a Chioggia. A dire il vero questo colorato e vivacissimo paesino di pescatori non fa più parte di Venezia, essendo maggiormente orientato verso la terraferma e sul mare che sulla Laguna.

Venezia, l'isola di San Michele
Venezia, l'isola di San Michele. Credits Trabantos / Shutterstock
Cimitero di San Michele: in visita a personaggi illustri

A metà strada tra il centro storico e Murano si trova l’isola-cimitero. Tra i cipressi che spuntano dai muri in mattoni riposano, oltre a molti veneziani, artisti e personaggi illustri come il compositore Igor Strawinsky, il poeta Ezra Pound e il il coreografo ideatore dei Balletti russi Sergej Djagilev.

Murano: un'isola di vetro soffiato

Costituita da cinque isolette e abitata da circa 1400 anni (oggi conta meno di 5000 abitanti), Murano è celebre in tutto il mondo per la produzione di vetro soffiato. Visitate uno dei laboratori e il Museo del Vetro all’interno di Palazzo Giustinian.

Gli oltre 4000 oggetti esposti, inclusi alcuni vetri di epoca romana, documentano la storia di questa tecnica secolare. Gli amanti dell’arte possono inoltre ammirare l’antica Chiesa dei Santi Maria e Donato con il doppio loggiato del coro e l’originale pavimento a mosaico, e la Chiesa di San Pietro Martire in cui è presente una delle opere principali di Giovanni Bellini.

Sant'Erasmo, l'orto di Venezia

In quest'oasi verde lunga 4,4 km e larga 1,2 km fioriscono i rari carciofi violetti e gli asparagi verdi finissimi. L’unica strada gira intorno all’isola, è praticamente libera dalle auto ed è l’ideale per una passeggiata tra i prati e i campi irrigati da canaletti. Potete noleggiare una bicicletta presso Il lato Azzurro, una cooperativa che gestisce anche un semplice albergo con ristorante. Visitate anche la vigna Orto di Venezia, coltivata da un ostinato vignaiolo francese che per primo riprese a vinificare in questo territorio. Per una pausa al mare fermatevi alla Spiaggia del Bacan, sulla punta sud ovest dell’isola. 

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