Viaggio all'Isola d'Elba: una ricognizione tra acqua e terra
Breve guida alle spiagge più belle e alle tappe da non perdere dell’entroterra.
L’Elba è l’isola delle meraviglie. Le spiagge di sassi bianchi o di sabbia fine; i monti da cui godere di viste mozzafiato; le variopinte cittadine in cui passare serate indimenticabili: il suo esser varia – in appena 200 km quadrati – è ciò che la rende tanto speciale. Per riuscire a percorrerla tutta, però, è necessario spirito di avventura e organizzazione. Ecco che allora questa breve guida potrebbe accorrere in vostro aiuto. Cartina alla mano… si parte!
Siamo nei pressi di Capoliveri: la spiaggia di Zuccale è famosa per i meravigliosi tramonti sul mare. Il piccolo bar sul bagnasciuga, poi, la rende perfetta per l’happy hour. Poco distante, direzione ovest, si apre la maestosa scogliera di Acquarilli: le sue acque cristalline e i vicini scogli fanno sì che questo sia uno dei lidi privilegiati per lo snorkeling, ma non solo. L’impervio e nascosto tragitto per raggiungerla ha trasformato questa spiaggia in luogo ideale per praticare naturismo.
Palombaia – in direzione Marina di Campo – richiederà un piccolo sforzo: la lunga scalinata che parte dalla strada, infatti, è formata da ben 206 scalini. L’approdo alla spiaggia però, con la sua ghiaia fine e l’acqua trasparente, saprà ampiamente ripagarvi. Proseguendo la panoramica strada della Costa del Sole, incontrerete l’affollata ma incantevole Pomonte, che non potrà mancare nel vostro itinerario: a un centinaio di metri dalla costa si nasconde il celeberrimo relitto Elviscot, mercantile affondato nel 1972 e “visitabile” oggi via nuoto, pedalò, o barca.
Proseguendo verso nord si arriva a Sant’Andrea, bella spiaggia di sabbia bianca. Già dalle prime ore del mattino, però, sarà complicato trovare uno spiazzo per il proprio telo. Il consiglio è quello di proseguire lungo il percorso battuto sugli scogli che unisce Sant’Andrea alla meno turistica Cotoncello. Tra snorkeling e relax al sole, difficilmente scorderete questo suggestivo angolo di paradiso. Dopo una sosta veloce a Marciana Marina, potete raggiungere il golfo di Biodola (tra i più belli di tutta l’isola). Le spiagge che qui si affacciano sono tre: Biodola, Scaglieri e la più tranquilla e caratteristica Forno. A voi la scelta.
All’estremo nord dell’isola d’Elba si trovano le spiagge più belle e – di conseguenza – più frequentate. Sansone è, meritatamente, il lido più famoso. Gli scogli di granito bianchi, la sabbia fine mista ghiaia e l’acqua trasparente, rendono questa spiaggia tra le più battute e immortalate. Consiglio spassionato: arrivateci di primo mattino, per riuscire a passare qualche ora tranquilla immersi nelle sue incredibili acque. Dopo Sansone si aprono le spiagge di Portoferraio, simili tra loro ma meritevoli di una visita: Seccione, Sottobomba, Padulella, e soprattutto Capo Bianco, che permette peraltro di godere della splendida visuale sulle fortezze Medicee della vicina città portuale.
A Capoliveri è possibile noleggiare le E-bike per scoprire la parte meno battuta della Costa dei Gabbiani. I percorsi sono diversi: il circuito Calamita (che circumnaviga l’omonimo monte) è quello più consigliato, anche per la possibilità di scovare calette nascoste in cui sostare per qualche rigenerante tuffo. Quelle immancabili sono la spiaggia di Stagnone, a fianco di Capo Calvo, e la caraibica Cannello, che offre peraltro un suggestivo contrasto tra l’acqua cristallina, la sabbia fine e le miniere abbandonate sullo sfondo. Per i più sportivi c’è la possibilità di seguire il percorso della Capoliveri Legend Cup, la gara di mountain bike arrivata quest’anno alla decima edizione.
Restando nella penisola di Capoliveri, è d’obbligo dedicare almeno metà giornata alle impressionanti miniere di Calamita. Nonostante la breve attività (solo dieci anni, dal 1971 al 1981), queste miniere erano un centro nevralgico per l’estrazione di magnetite. Oggi sono visitabili attraverso due percorsi guidati, che vi permetteranno di addentrarvi nei meandri del sottosuolo elbano fino a 24 metri sotto il livello del mare. Le escursioni guidate partono dal museo della miniera del Ginevro, e durano entrambe due ore. Il percorso numero due (consigliato, ma che richiede prenotazione in largo anticipo) è quello che maggiormente vi farà calare nei panni dei minatori originari, grazie alla sola luce delle torce elettriche date in dotazione.
Nell’entroterra elbano non potranno poi mancare due escursioni ad alta quota, in cui poter immortalare le bellezze dell’isola dall’alto. Nella località montana di Marciana (da non confondere con Marciana Marina), si trova l’inizio della cabinovia per raggiungere la cima del monte Capanne. Con i suoi 1019 metri di altezza, è la vetta più alta dell’Elba. In soli 18 minuti di ripida salita ci si trova sulla cima: vista mozzafiato a dominare su tutta l’Elba e aria fresca (portatevi una felpa!). Il biglietto a/r è un po' costoso – 18 euro – ma ne vale la pena.
Una volta scesi, risalite in auto e dirigetevi verso la piccola località di Volterraio, tra Portoferraio e Capoliveri. Già dalla strada inizierete a scorgere l’imponente castello che dal cucuzzolo della montagna domina la vallata: costruito intorno all’anno Mille, raggiunge un’altitudine di quasi 400 metri, motivo per cui potrete godere di una vista a trecentosessanta gradi sulle coste di Portoferraio da una parte, e sull’entroterra elbano dall’altro. Il trekking per raggiungere la fortezza (visitabile all’interno solo previa prenotazione) dura circa quaranta minuti, senza presentare particolari difficoltà.