Viaggio a Budapest, la Parigi dell'Est. Terza tappa di un Interrail da sogno.
La capitale ungherese sarà la protagonista del nostro itinerario per un paio di giorni. Bella e romantica come Parigi (non a caso si è meritata l’accattivante soprannome di “Parigi dell’Est”), giovane e alla moda come le vicine capitali bagnate dal Danubio (Vienna, Bratislava e Belgrado). Ma Budapest è anche storia, arte, cultura, natura e (tanto) divertimento. Le cose da fare – e da vedere – sono molte, proverò a riassumerle nel consueto must see di questo Interrail da sogno.
Budapest è una commistione di due diverse parti, Buda e Pest (che una volta erano città a sé stanti). Seppur oggi unite dal suggestivo Ponte delle Catene, ammirare e distinguere le due porzioni è ancora possibile. Buda è la parte più antica della città, sorta su di una collina quando un popolo di allevatori nomadi scelse quel posto per piantare radici. Per questo è quella che presenta più attrattive storiche: dal meraviglioso – e fotogenico – Palazzo Reale, all’altissima Chiesa di Mattia.
Di tutt’altra fattura è la vicina di casa di Buda, Pest. Quest’ultima, separata dalla sorella maggiore dal Danubio, è la sua controparte ideale: più giovane, più moderna e più “disordinata”. Anche qui, però, le attrazioni non mancano. Potrete perdervi tra i numerosissimi negozietti e boutique di artisti, e dedicare un po’ di tempo allo shopping sfrenato di viale Andràssy (non adatto a tutte le tasche!).
Ma c’è anche la Grande Sinagoga, un museo della tortura e il palazzo del Parlamento, vero e proprio simbolo di Budapest. Le grandiose facciate gotiche si riflettono sulle acque del Danubio: di sera, quando i suoi diciottomila metri quadrati vengono illuminati a giorno, lo spettacolo è garantito!
Come in ogni città d’arte che si rispetti, la tappa al suo museo più rappresentativo è d’obbligo. A Budapest c’è quello delle Belle Arti, che conserva una tra le più grandi collezioni di dipinti al mondo. Il museo (che costa solo 3,20 Fiorini ungheresi) è diviso in sei sezioni: antichità greco-romane, collezione egizia, sculture, disegni, galleria dei maestri antichi e galleria dei maestri contemporanei.
Sono queste ultime a meritare la nostra attenzione, grazie ai capolavori di Giotto, Raffaello, Tiziano, Velázquez, Goya, Rubens, Van Dyck e Rembrandt, giusto per citarne alcuni. E poi – nella sezione dedicata a Otto e Novecento – le inestimabili opere degli impressionisti francesi, come Monet, Renoir, Gauguin e Cezanne. Insomma, un valido modo per mettere in pausa il vostro mood da Interrail e immergervi anima e corpo in una bellezza senza tempo.
Il treno, si sa, stanca parecchio. E allora perché non ricaricare le pile nei bagni termali di Budapest, tra i più lussuosi e antichi d’Europa? La “Parigi dell’Est” è una città termale da secoli, esattamente da quando i romani decisero di sfruttare le calde sorgenti sotterranee per un po’ di meritato relax. I resti di Aqiuncum (il primo bagno termale cittadino) sono ancora visibili in diversi luoghi di Buda.
La passione ungherese per terme e bagni turchi è riassunta in un interessante fun fact: è l’unica capitale europea con bagni termali tutti suoi! Correte subito a immergervi nei 70 milioni di litri d’acqua giornalieri contenuti nei vari Királi, Rudas, Gellért e Rác, i bagni più famosi.
Non fate l’errore di non concedere – almeno – metà giornata alla floreale Isola di Margherita! Al centro del Danubio, e collegata alla terraferma da un bel ponte pedonale, questa oasi è il polmone verde di Budapest. Il consiglio è quello di noleggiare una bici e godervela in lungo e in largo (2,5 km), magari con sosta rigenerante nelle acque termali della piscina all’aperto Palatinus.
Se capitate in agosto, poi, avrete la fortuna di assistere a uno dei più importanti festival musicali del mondo, lo Sziget, che ha sede proprio tra le rigogliose fronde di Margherita. Senza dubbio, il miglior modo per salutare questa incantevole città.