Viaggio a Comacchio e nelle sue valli: il cuore del Delta del Po
Abbracciata al delta del grande fiume Po, Comacchio appare come una raffinata signora, elegante e discreta. Spesso viene paragonata alla nobile Venezia, per via di ponti e canali che collegano le tredici isole su cui poggia, ma ha un’identità tutta sua, una storia antica, una natura splendida. A pochi passi dal centro abitato c’è la laguna, con il suo meraviglioso habitat fatto di acque salmastre, canali naturali, paludi. Un territorio unico e affascinante.
Comacchio è una città lagunare, la cui vita è da sempre regolata e sottomessa al volere del Grande Fiume, a volte capriccioso, a volte amico. L’atmosfera che si respira passeggiando per le vie del centro vi porterà indietro nel tempo, in un’epoca in cui i pescatori solcavano le acque dei canali cittadini con le loro piccole imbarcazioni, cariche di pesce. La prima strada per collegare Comacchio alla terra ferma è stata costruita soltanto nel 1821, fino a quel momento le barche erano l’unico mezzo di trasporto utilizzabile.
I ponti caratterizzano ogni angolo della città: il più famoso è sicuramente il Pallotta, meglio conosciuto come Trepponti: un’architettura veramente originale, unica nel suo genere. Fu costruito nei primi anni del XVII secolo a difesa della città ed è il suo principale punto di riferimento.
Il ponte degli Sbirri è anch’esso molto caratteristico e pittoresco: costruito nei primi decenni del 1600 alla confluenza dei due maggiori canali commerciali, è un importante snodo di collegamento tra diverse zone della città. In pieno centro si possono ammirare la Torre Civica (detta dell’orologio) e la Loggia del Grano, di epoca seicentesca, con il suo bel porticato e le colonne in pietra.
Il Duomo di San Cassiano, domina con la sua maestosità piazza XX Settembre; un tocco di fascino è dato dall’adiacente Torre Campanaria, con la sua base in pietra bianca d’Istria. Da non perdere il Museo del Delta antico, ricco di reperti che narrano più di duemila anni di storia di quest’area geografica, dai primi insediamenti Etruschi ai giorni nostri.
Allestito in modo molto creativo, con il suo “percorso sensoriale” permette al visitatore di fare un vero e proprio viaggio nel tempo. Interessantissimo il materiale rinvenuto a bordo di un mercantile romano ritrovato nei pressi di Comacchio nel 1980, il cui naufragio nelle acque della zona è avvenuto intorno al 15 a.C. Il museo è ospitato nell’Antico Ospedale degli Infermi, un palazzo in stile Neoclassico tra i più importanti e belli della città.
L’Antica manifattura dei Marinati è un luogo dove si può apprendere molto su un prodotto tipico della laguna: l’anguilla. Qui tuttora viene lavorata secondo antiche e tradizionali ricette e venduta al pubblico in caratteristiche confezioni. Il palazzo, degno di nota, ospita inoltre un museo che racconta queste storiche tradizioni.
Appena fuori dal centro abitato ecco apparire la laguna: un’ambiente veramente straordinario, ricchissimo di fauna, un vero paradiso del birdwatching.
Molto consigliata una gita in barca nelle valli di Comacchio, tra canali e antichi casolari dei pescatori (alcuni visitabili). La navigazione regala molte emozioni, si viene avvolti da un’atmosfera silenziosa, i colori dell’acqua e del cielo si uniscono all’orizzonte creando un magico gioco di riflessi. Numerose specie di uccelli popolano queste zone lagunari ed è facile avvistarli: fenicotteri rosa, falchi, avocette, beccacce e cavalieri d’Italia sono solo alcuni esempi.
Nelle acque salmastre troviamo numerose varietà di pesci prevalentemente di acqua dolce, ma non è raro scovare branzini, orate e cefali che dal mare penetrano in laguna. Menzione particolare per l’anguilla, da sempre fondamentale per l’economia della zona, le cui carni danno vita a gustosi piatti tipici, come l’anguilla marinata, oppure in agrodolce o alla brace, sempre accompagnata dall’immancabile polenta.
Si possono fare anche belle passeggiate a piedi o in bicicletta, percorrendo sentieri che si inoltrano nella laguna, lungo gli argini del fiume, come fossero sospesi sulle acque. Altra interessante attività è visitare le saline accompagnati da una Guida Ambientale, che vi farà sicuramente apprezzare le meraviglie naturali del luogo e vi racconterà interessanti aneddoti di vita passata. Consigliata l’escursione al tramonto, decisamente suggestiva.
L’ecosistema della laguna è fragilissimo e mai come ora, con l’avvento dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento, è a rischio. Trascorrere qualche giorno in questa deliziosa città, immersa nelle acque da cui ha avuto origine, è un’esperienza che regala consapevolezza di quanto preziosa sia la natura e di quanto sia doveroso proteggerla.