Idee di viaggio

Viaggio nella Preistoria: 5 esperienze per sentirla attuale

C'è un passato per il quale è impossibile provare nostalgia, ma solo curiosità, interesse, desiderio sconfinato di scoperta. Parliamo della Preistoria, un'epoca remota, ma ancora molto attuale e capace di parlare alla nostra sensibilità contemporanea. Soprattutto se la si indaga viaggiando, come ci aiuta a fare Giovy Malfiori in questo articolo. 

La Preistoria rappresenta un momento storico, da sempre, affascinate. Proprio come accade con tutto ciò che, in parte e per mille motivi, ignoriamo, sulla Preistoria se ne sono dette di tutti i colori. Siamo passati tutti dai disegni sui nostri sussidiari delle elementari, dove trovavamo uomini con la clava e donne agghindate con ossa di chissà che animale. Viaggiare, per fortuna, aiuta a cambiare idea su molte cose. Anche sulla Preistoria. Ci sono luoghi, sparsi in Europa, capaci di raccontarci molto e di stupirci a riguardo di quel dato periodo della vita dell’uomo.

La parola 'Preistoria' racchiude un arco temporale molto ampio, delineato in primis da una grande caratteristica: il fatto che non ci siano fonti scritte arrivate ai giorni nostri. Per secoli, infatti, l’uomo non ha lasciato tracce o documenti scritti. Questo, però, non vuol dire che non “registrasse” in qualche modo l’epoca in cui viveva. La costruzione di una casa con una data tecnica o un gioiello arrivato fortunatamente fino ai giorni nostri hanno la stessa potenza di racconto di un romanzo o di una lettera autografa.

Il diadema in bronzo di Ledro | Credit Giovy Malfiori
Il diadema in bronzo di Ledro | Credit Giovy Malfiori
Le palafitte del Lago di Ledro

Come accade spesso con le migliori scoperte, tante cose che riguardano la Preistoria sono saltate agli occhi dell’uomo contemporaneo quasi per caso. Ne è un esempio il ritrovamento delle Palafitte del Lago di Ledro, in Trentino. Queste costruzioni vennero scoperte nel 1929 in seguito a un abbassamento temporaneo dell’acqua del lago. Vennero, infatti, notati dei pali conficcati vicino alla riva, posti in un modo che non poteva essere casuale. Gli scavi avvennero nei gli anni successivi e riportarono alla luce un qualcosa di spettacolare: un villaggio. I manufatti ritrovati hanno permesso di ragione su quanto quel villaggio fosse importante. Il museo delle palafitte del Lago di Ledro è il posto giusto da visitare per rendersi conto di cosa fosse un villaggio preistorico dell’età del bronzo. Al posto di uomini con la clava, c’erano pescatori e commercianti, così potenti da poter acquistare anche un gioiello in ambra (tipica del Baltico).

Non mancare di osservare una corona in bronzo custodita proprio nel museo. A chi sarà appartenuta? A un re, magari? La carta stradale Marco Polo è un valido aiuto per organizzare il viaggio on the road in Trentino e programmare una tappa sul Lago di Ledro.

Museo delle statue stele di Pontremoli in Toscana | Credit Giovy Malfiori
Museo delle statue stele di Pontremoli in Toscana | Credit Giovy Malfiori
Le statue stele di Pontremoli

Le popolazioni preistoriche avevano un senso estetico? Sicuramente sì. Una delle testimonianze più incredibili di forme artistiche preistoriche in Italia sono le statue stele della Lunigiana, custodite nel castello che sovrasta Pontremoli, in Toscana. Quelle statue segnavano, con tutta probabilità, delle sepolture dell’età del bronzo e del ferro. Finora ne sono state ritrovate 82 e raccontano la capacità delle popolazioni prestoriche di raffigurare gli umani su pietra. Visitare il museo delle statue stele è proprio un’esperienza artistica che insegna quanto l’uomo abbia sempre cercato il bello e abbia sempre cercato di raccontarlo ai posteri. Pontremoli è una tappa perfetta in un viaggio in Toscana. E dove andare poi? L'ispirazione non mancherà sfogliando la nuova guida Marco Polo alla Toscana.

Gli allineamenti di Carnac | Credit Giovy Malfiori
Gli allineamenti di Carnac | Credit Giovy Malfiori
Il senso della Bretagna per la preistoria

Se c’è un luogo in Europa che può esprimere con pienezza il senso della Preistoria, quello è sicuramente la Bretagna, nel nord della Francia. Ci sono pezzi di regione, come la zona del Morbihan, per esempio, dove la Preistoria disegna ancora ora i profili della campagna e dei villaggi. La testimonianza più impressionante, soprattutto in quanto a grandezza, sono gli allineamenti di Carnac. Di cosa stiamo parlando? Si tratta di un enorme sito archeologico dove si trovano allineate migliaia di megaliti. Perché? Non si sa ancora ma l’effetto "wow" è assicurato. Se passate dalla Bretagna, non mancate di visitare un Cairn. Ce ne sono moltissimi. Il più spettacolare è quello di Locmariaquer. Un Cairn è un sito di sepoltura. All’interno delle tombe sono visibili le decorazioni incise nella pietra: altro esempio di grande senso estetico e artistico preistorico. Anche per la Bretagna c'è una guida Marco Polo pronta ad accompagnarvi.

Il sito di Castlerigg
Il sito di Castlerigg
La Gran Bretagna e i suoi henge

Grande espressione del neolitico in Gran Bretagna, gli henge sono i famosi “cerchi” che si possono ammirare in tutta l’isola. Il più famoso è Stonehenge ma ce ne sono di più spettacolari. Henge è la parola che delinea il cerchio, sia esso di pietre o scavato nella terra per “disegnare” una zona sacra o importante. Il più bell’esempio di Henge si trova proprio a poca distanza da Stonehenge. Si tratta di Avebury, un luogo che è un vero e proprio “regno” della Preistoria in Gran Bretagna. Solo lì si riesce a notare la grandezza di una zona sacra preistorica e, sempre lì, si possono ammirare delle pietre grandiose. Il tutto con molta meno ressa turistica di Stonehenge che, va detto, resta una meraviglia ma non è l’unica bellezza preistorica della Gran Bretagna. Un altro luogo da segnare sulla carta stradale Marco Polo è Castlerigg, nel bellissimo Lake District. Il suo cerchio di pietre è un altro mistero da svelare e resta un qualcosa di unico da vivere e osservare.

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