Viaggio in Provenza. Hyères e l’isola di Porquerolles
Conosciuta anche come Hyères-les-Palmiers, per le oltre 7000 palme ospitate nei suoi giardini, Hyères è una delle più famose e frequentate località balneari della Costa Azzurra. Lo stile belle époque delle sue case salta subito agli occhi.
La città è bellissima, certo, ma forse capiterà anche a voi: dopo il primo giorno dedicato interamente a musei e arte, la voglia di mare sarà troppa! In quel caso correte al porto e imbarcatevi per Porquerolles.
Questa meravigliosa e incontaminata isola, dalle acque cristalline e le spiagge caraibiche, non può sfuggire al vostro itinerario. Fa parte del Parco nazionale di Port-Cros, e per questo motivo le automobili sono vietate, tanto quanto edificare, campeggiare e addirittura fumare! Caratterizzata da coste frastagliate ricche di insenature a nord, e da spiagge bianche e dalle acque turchesi a sud, è lunga 7,5 chilometri, e larga 3. Quindi, noleggiare una bici nel piccolo porticciolo al vostro arrivo sarà fondamentale, quanto meno se come il sottoscritto avrete intenzione di girarla in lungo e in largo.
Se intendete anche voi abbandonare la caotica veste del visitatore cittadino e indossare il costume da bagno, vi consiglio caldamente almeno quattro spiagge che, nell’arco di una giornata intera, potreste avere il tempo di visitare: la Plage de la Courtade, a 500 metri est dal paese; la Plage d’Argent, a 2 chilometri ovest; la Plage du Langoustier, al confine ovest dell’isola; e infine, menzione d’onore per la Plage de Notre-Dame, che dista circa 3 chilometri a est del villaggio. Quest’ultima rappresenta il simbolo dell’intera isola: la sabbia è fine, e il mare sembra uscito da un dipinto di Monet. Armatevi di fotocamera, telo e ombrellone, perché da qui, garantito, non vorrete più muovervi.
Se le gambe sono allenate, e il sole non vi ha ancora strinato a dovere, potete decidere di pedalare fino a Cap des Mèdes, il confine est dell’isola di Porquerolles: si tratta di un sentiero scosceso e con un notevole dislivello, ma che per la pace incontrastata e la veduta spettacolare, merita sicuramente lo sforzo.
Se vi avanza del tempo, non rischiando però di perdere l’ultima nave per il rientro (salpa alle 19), potete concedervi una rapida visita al piccolo centro del paese, adiacente al porto. Anche qui il gioco della Petanque regna sovrano. Per chi da qui non vuole più andarsene (e come dargli torto), è possibile decidere di passare la notte in uno dei pochi hotel presenti (non ho osato informarmi, immaginando i prezzi esorbitanti). Per le tasche più povere, si può affittare una cabina nelle due imbarcazioni attraccate al porto che dispongono di un letto e poco più per i visitatori più avventurosi. La buona notizia? È possibile prenotare direttamente su Booking.